La funzione d'onda
(indicata con la lettera greca Psi - ψ) è la descrizione dello stato di un
sistema quantistico in tutte le sue componenti, in pratica contiene tutte le
informazioni dinamiche di quel sistema. A livello matematico la funzione d'onda
corrisponde alla soluzione dell'equazione di Schrödinger. La funzione d'onda è una funzione "complessa" cioè costituita da
numeri reali e da numeri cosiddetti immaginari (numeri molto utili in
matematica, ma che non rappresentano delle "cose" reali, ma appunto immaginari
in quanto radici quadrate di numeri reali negativi . Essa quindi descrive un
insieme di possibilità ma per poter trasportare queste possibilità nel mondo
della possibilità concreta occorre elevare al quadrato le varie derivate di
proiezioni espresse
ψ = l'insieme delle possibilità che una grandezza fisica del sistema in esame
può assumere (ampiezza di probabilità)ψ2 = le probabilità concrete di dove questo un certo dato potrebbe essere (Densità di probabilità)
La funzione d'onda descrive un insieme di possibilità copresenti e sovrapposte,
in fisica si dice che sono in "superposizione". Matematicamente gli
stati quantistici in superposizione sono elementi di un cosiddetto "Spazio
di Hilbert", cioè di uno spazio astratto fatto di infinite dimensioni che
alcuni fisici definiscono, appunto, come "spazio delle possibilità".
Interpretazione probabilistica della funzione d'ondaPer mezzo dell'equazione di Schrödinger è possibile studiare ad esempio degli
elettroni come dei pacchetti d'onda attorno al nucleo, piuttosto che come
particelle in movimento su delle orbite precise. In effetti questo approccio è
stato al centro di un acceso dibattito negli anni '20, da una parte de Broglie
e Schrödinger erano orientati ad un approccio ondulatorio alla MQ, dall'altra
fisici come Heisenberg e Bohr erano dediti ad un approccio corpuscolare, alla
fine si comprese che erano due facce della stessa medaglia Il fisico tedesco
Max Born propone l'ipotesi che la funzione d'onda non rappresenti un'onda
fisica - come lo sono le onde del mare o le onde luminose - poichè in tal caso
l'elettrone diventerebbe una sorta di pulviscolo in definito, ma piuttosto che
rappresenti un'onda di probabilità! In pratica la funzione non misura il reale
stato di una particella in un determinato istante, ma solo la
"probabilità" che quell'elettrone si trovi in quello stato in
quell'istante. Lo stato esatto sarà determinato solo al momento della
misurazione.
Rappresentazione di un pacchetto d'onda che corrisponde a una particella
localizzata,da qualche parte, lungo la dimensione x. Dove l'onda è più ampia è
più probabile trovarla nel momento in cui si effettua la misura.La probabilità
fa così il suo prepotente ingresso nella visione del mondo della fisica e
questo mette seriamente in crisi la visione deterministica classica.
L'interpretazione probabilistica della funzione d'onda materiale (come quella
di un elettrone) mina alle fondamenta il modello meccanico newtoniano, secondo
cui è teoricamente possibile, conoscendo la condizioni iniziali e le leggi del
moto, prevedere l'evoluzione nel tempo di qualsiasi sistema fisico. In questo
caso, una volta conosciute le condizioni iniziali, è possibile solamente
calcolare quali configurazioni sono maggiormente probabili lungo il corso del
tempo. Einstein, convinto che la realtà fisica dovesse essere rigorosamente
deterministica, si oppose dicendo che "Dio non gioca a dadi"!
Ricapitolando...Grazie all'equazione di Schrödinger (che descrive la funzione d'onda psi) siamo
in grado di descrivere l'evoluzione, nel tempo e nello spazio, dello stato di
un sistema quantistico, che è composto - in realtà - da una sovrapposizione di
stati tutti copresenti (superposizione).Per ciò che concerne la derivata poi essa rappresenta il tasso di cambiamento
di una funzione rispetto a una variabile, vale a dire la misura di quanto la
crescita di una funzione cambi al variare del suo argomento.La derivata di una
funzione è una grandezza puntuale, cioè si calcola punto per punto. Nel caso di
funzioni a una variabile nel campo reale, essa è la pendenza della tangente al
grafico della funzione in quel punto e ne rappresenta la migliore
approssimazione lineare. Nel caso in cui la derivata esista (cioè la funzione
sia derivabile) in ogni punto del dominio, la si può vedere a sua volta come
una funzione che associa a ogni punto proprio la derivata in quel punto.
Il concetto di derivata è, insieme a quello di limite e integrale, uno dei
cardini dell'analisi matematica e del calcolo infinitesimale. Il suo
significato pratico è il tasso di variazione di una certa grandezza presa in
considerazione. nel nostro caso può benissimo essere l'intero sistema sociale
con tutte le sue proiezioni (derivate) reali e immaginarie
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