C’è uno storico che qualsivoglia sia il periodo che affronti nei suoi saggi, riesce sempre a farti sobbalzare dalla sedia. Sto parlando di uno storico italiano, sconosciuto ai piu’ o perlomeno , mettiamola in altri termini, molto poco conosciuto anche da noi in Italia , Guglielmo Ferrero, che come detto qualsiasi periodo affronti ti colpisce per la sua originalità e per le sue argomentazioni che gettano sempre nuova luce su eventi e personaggi affrontati. Gia’ parecchi anni fa la rilettura di un suo saggio sulla prima campagna d’Italia di Napoleone quella del 1796/97 “Avventura”, mi illumino’... eh si !.... "quasi d’immenso" ribaltando completamente l’opinione, un po’ da libro di scuola e da filmati agiografici tipo il famoso film Napoleon di Abel Gance, che avevo sul cosidetto “grande Corso”. Ma quale grande generale? Uno squattrinato militare asceso a gli alti gradi in un periodo e contesto in cui le carriere vertiginose (che solo molto tempo dopo furono da lui appunto definite napoleoniche) erano quasi la norma, dovute tra l’altro sempre alla presenza di una sorta di pigmalione, nel suo caso l’influentissimo Paul Barras che appunto nel 1793 in seguito ad una operazione che questi gli aveva affidato durante l’assedio di Tolone e che lui da giovane capitano di artiglieria aveva condotto con una certa brillantezza (la conquista del forte dell’Eguillette), gli fece conferire la nomina diretta a Generale di brigata. Barras fu l’anno seguente uno dei principali artefici della deposizione di Robespierre e non fece troppo caso alle voci che indicavano il giovane generale nell'entourage nell’entourage del fratello del Dittatore, ricordandosi di lui lo scelse per sedare una rivolta di realisti presso la Chiesa di san Rocco dove nuovamente fece il suo dovere di esperto di artiglieria, sparando questa volta sulla folla . Ma piu’ di queste gesta di perizia prettamente militare, Napoleone ancora Buonaparte e non Bonaparte, si era messo in mostra con il sempre piu’ potente oramai accreditato protettore, condividendone l’amante ovvero una avvenente e anche intelligente creola che era stata la moglie di un generale ghigliottinato Alexandre de Beauharnais. Per carita’ trattavasi di una condivisione per nulla segreta, anzi Josephine Beauharnais , era famosa per la spregiudicatezza con la quale era solita cambiare partner e il fatto di essere sempre legata a Barras era diventato per lui un vero e proprio peso.
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PROLOGO AL CDO D'ARMATA |
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