Eh si! un futuro anteriore prossimo venturo, e’ quello che gli uomini di ragione, che non si sono lasciati prendere da alcun sonno, dogmatico o meno, in questi ultimi tre anni (2020/21/22 e strascichi ancora in questo 2023) e quindi nelle loro menti non si sono materializzati mostri, che invece hanno scorrazzato in lungo e largo per l’intero pianeta, i soliti Rotschild, Rockfeller, Morgan, Carnegie bottegai antesignani coi loro garzoni con diverso livello di servilismo: Soros, Schwab, Gates, Fauci, Biden, Macron, Trudeau, il papa Francesco e da noi in Italia i vari ragionierucoli e avvocaticchi o ancor peggio i cosidetti esperti da Carosello: Monti, Conte, Draghi, Speranza, Bassetti, Burioni, Pregliasco e via dicendo, e’ proprio quello il tempo della tradizione, che questi uomini “altri” che ancora non abbiamo nominato, hanno bene o male perseguito, differenziandosi dal resto del mondo, quello che ha pedissequamente seguito l’impero del male e della menzogna. Una tradizione indicata parecchi anni fa da uno dei grandi veri filosofi della storia Julius Evola in ispecie per un suosaggio del 1953 “Cavalcare la tigre” dove si faceva riferimento ad una tradizione senza tradizione, ovvero non suffragata storicamente quindi non “ex-sistente”, ma insita nell’uomo che riusciva appunto a differenziarsi dal contesto di menzogne e falsita’ facendo leva soprattutto su se stesso, quindi “in-sistente” e che oggi e’ stata recuperata da alcuni pensatori, ovviamente ferocemente osteggiati e ostracizzati dalla pseudo cultura dominante liberista e globalista nonche’ ipocritamente sinistrorsa; parlo in prima battuta dei vari Aleksander Dugin, Giorgio Agamben, Alain De Benoist , che ovviamente sono tra i primi a meritare la qualifica di uomini di questo prossimo venturo “futuro anteriore”, che dovra’ fare piazza pulita di tutte le falsita’ di tutte le menzogne, di tutte le “parti” a bella posta costruite e non solo di questi ultimi decenni, ma un po’ di tutta la storia dall’avvento della cosidetta eta’ del bronzo o dei mercanti (meta’ secolo XIV) per precisarsi con maggiore incisivita’ trecento anni dopo, con la cosidetta rivoluzione industriale (meta’ secolo XVIII), che ha posto la tecnologia a docile servizio del principio economico (la macchina al servizio del denaro). Ovviamente il solo pensiero, la sola teoria non sono sufficienti per incanalare una nuova prospettiva di concezione mondiale, occorre la pratica (chi e’ che ha detto che un’oncia di pratica vale piu’ di cento cerretti di teoria ?), una pratica operativa, fattiva e ben congegnata dalle persone opportune: e’ questa la condizione necessaria perche ‘ una credenza possa sostituirsi ad una precedente, quasi sempre, come ha osservato Kuhn nel suo famoso paradigma a proposito del cambiamento correlato alle “rivoluzioni scientifiche” antitetica, addirittura opposta. Se ad esempio nel negativo, espresso dal momento presente possiamo ravvedere quella continuita’ necessaria tra la teoria e pratica dell’opera teorica del sedicente filosofo Karl Popper in ispecie nel suo famoso saggio “La Societa’ Aperta e i suoi nemici” e la prassi sistematica e operativa della struttura economica e finanziaria con la medesima denominazione The open Society”del suo allievo George Soros, che tanto si e’ adoperata per diffondere liberalismo, sinistrismo di maniera e speculazioni per fomentrare sommosse, rivolte, colpi di Stato negli ultimi trent’anni, non possiamo non ravvedere oggi, nel campo opposto della giustizia della verita’, della tradizione, la correlazione tra il citato filosofo Dugin con le sue idee di Mondo Multipolare, di Quarta via politica e di una emergente societa’ Euroasiatica che sia pero’ rispettosa di tutte le altre civilta’, la concreta opera di uno statista come Vladimir Putin il Presidente della nuova inusitata Russia, none erede della Russia Sovietica, ne’ di quella degli Zar, ma neppure di identificazione con il sempre piu’ unilaterale mondo liberista di derivazione bottegaia anglosassone e di totale esplicazione statunitense, che ha rappresentato il leit motive della continua opposizione tra potenze di mare e potenze di terra, acutamente analizzato dal pensiero geopolitico di Karl Schmitt (1942). Tra gli uomini di pratica si può anche aggiungere l’Ex Presidente degli USA Donald Trump, vero e proprio uomo di Futuro anteriore così come era stato un altro Presidente degli USA John Fitzegerald Kennedy, entrambi con un qualcosa di profondo in comune : la provenienza dalla classe sociale verso poi la quale si sono scagliati contro, operando in senso opposto. Per il primo fu scelta la strada dell’eliminazione fisica tramite attentato, per il secondo si e’ mobilitato tutto l’establishment liberista e sinistrorso (il sedicente George Soros in prima istanza) per contraffarre le elezioni e invalorare con l’espediente del voto per corrispondenza, dove la manipolazione ha interessato milioni di voti, il netto trionfo che dell’unico presidente USA che non ha mai fatto una guerra. Viene anche da pensare che tutta la buriana allestita, dai soliti noti, con la pandemia, il virus inventato, il contagio tipo peste nere del 1348, sia stata allestita con il compito, si di fare una prova generale di asservimento al principio economico e ipertecnologico di tutto il mondo , ma anche quello specifico e piu’ immediato di potere, con la scusa del contagio, accampare il ricorso al voto per corrispondenza, proprio per scongiurare la sicurissima rielezione di Trump, e quindi dover desistere da tutte le velleita’ di “Great reset” così come stabilito da Klaus Schwab l’ideatore del termine/processo, nonche’ presidente del Centro di Davos dal 1971, che nella tabella di marcia di realizzazione, aveva chiaramente sostenuto che senza gli USA non sarebbe mai stato possibile realizzare tale meccanismo per realizzare il sogno dei nuovi bottegai, ovvero la societa’ aperta alla Popper ma anche alla Orwell/Huxley. Il presente articolo esula comunque dalla pretesa del saggio sia pure esplicativo, ma rappresenta solo il tentativo di riconoscere quei personaggi che Kuhnianamente potrebbero e dovrebbero rappresentare la possibile realizzazione di qualcosa di profondamente diverso da quello che i mostri del capitale e anche delle loro emanazioni, comunismo e fascismo, da troppo tempo stanno cercando di apparecchiare per un mondo sempre piu’ irretito da menzogne e falsita’, di cui proprio questa sorta di prova generale della pandemia di covid 19, ha rappresentato un pericolosissimo precedente. Dopo aver espresso alcune figure fondamentali a livello internazionale Dugin, De Benoist, Putin, Trump, Oban, Luckacensko, Bolsonaro, quindi retaggi di tradizione tipo la filosofia di Evola, di Guenon, di Jungher, di Eliade, di Schmitt, tutti soggetti che sono investiti dalla qualifica di uomini al futuro anteriore, un futuro anteriore che ci si augura possa essere al piu’ presto “prossimo venturo” viene da valutare quanti della nostra compagine nazionale, che non dimentichiamo e’ stata in prima fila in quanto a servilismo di questa espressione di malefatta internazionale, quanti si siano sottratti a questa infamia ed invece si siano portati con quel minimo di dignita’, di onore, di senso della verita’ e di liberta’ da poter essere ascritti alla qualifica di uomini al futuro anteriore? Sono pochi, pochissimi e, per il momento, scelti esclusivamente tra personaggi piuttosto noti che nel frangente di questa sordida prova generale di soppressione di liberta' e instaurazione di un terrorismo sanitario, si sonosottratti all'abominio della collusione con il potere neoliberista e sinistrorso e non hanno avuto paura di denunciarne le malefatte. Anzitutto il giornalista e addirittura ex senatore del Movimento 5 Stelle Gian Luigi Paragone, che da membro di uno dei movimenti politici che piu' si e' distinto nell'opera di repressione delle liberta' civili, dopo l'abbandono di tale Gruppo e' stato uno dei piu' solleciti e appassionati difensori della ragione accanendosi anche contro la UE, coacervo delle peggiori malefatte perpetrate contro le popolazioni, fondando un nuovo movimento l'ITALEXIT che appunto proponeva il subitaneo abbandono dell'Italia dall'infame comunita', purtroppo non premiato dagli elettori nel 2022. Subito dopo il celeberrimo Vittorio Sgarbi che al di la' delle intemperanze verbali e comportamentali degli ultimi decenni e anche di certi cedimenti di impegno ( l'ammirazione per Mario Draghi, l'accettazione del principio del virus, e quindi del vaccino, anche se da sempre contrarissimo all'obbligatorieta') e' stato sempre un paladino della liberta' e della ragionevolezza. Infaticabile l'azione contro i luoghi comuni, l'ignoranza il fanatismo di giornalisti come Maurizio Belpietro , Alessandro Sallusti e in parte anche Vittorio Feltri, veri e propri vessilliferi di buon senso e giustizia a fronte del marasma di menzogne e falsita' della quasi totalita' della stampa nazionale. Anche Daniele Capezzone merita l'inclusione in questa ristretta e, si spera non completa, schiera di grandi personaggi che si sono distinti come paladini della liberta', proprio per le sua analisi lucide e corrette, scevre da fanatismo e volgarita', peculiarita' che caratterizzano i rappresentanti della parte opposta specie dagli schiavi del buonismo ipocrita e sinistrorso Giorgio Agamben e' gia' stato citato a proposito dei grandi e veri intellettuali che senza "se" e senza "ma" hanno denunciato la vergognosa situazione in cui bottegai e i loro servi politici hanno cercato di imbrigliarci , accanto a lui possiamo mettervi il grande attore Enrico Montesano (l'ultimo della grandissima tradizione dei Gassman, dei Sordi, di Toto', Fabrizi, Manfredi) che si e' giusto rifatto ad Agamben leggendone dei passi e si e' sempre portato con grande dignita' professionale e di uomo, non incedendo mai al "servo encomio" ma anzi ribadendo il proprio talento e la propria professionalita' partecipando ad un programma televisivo dal cui e' stato proditoriamente allontanato previa una banalissima scusa (la censura del potere costituito dei bottegai e loro garzoni trova sempre una strada per nuocere alla liberta', in particolare la delazione ) . Ci si ferma qui, come detto, sperando di difettare per conoscenza, dispiace altresì di non poter mettere nessuna donna in questo novero di illustri personaggi, ecco magari una eccezione per Eleonora Brigliadori per aver pubblicamente rifiutato di prestare la sua persona ad uno spot pro-vaccini, e magari per la cantante Laura Pausini per essersi rifiutata di cantare la falsissima canzone Bella Ciao, spacciata per un inno partigiano della Resistenza , ma composta solo nel 1964 in occasione del Festival dei due mondi di Spoleto, dal Gruppo Nuovo Canzoniere Italiano erede dei famosi Cantacronache, un gruppo musicale non nuovo a questo tipo di manipolazione della storia (altro esempio con la Canzone "Gorizia tu sei maledetta" spacciata per un canto della Grande Guerra, ma composta dallo stesso Gruppo ben quasi cinquant'anni dopo (1916-1964). Tra i personaggi non famosi, ma diventati tali per un singolo gesto, una azione che vale mille e piu' stampelle tirate al nemico,quella di quel Mario Ferri che fugge nella spiaggia a fronte dei poliziotti. E' vero che si dice che tale personaggio si sia poi pentito, addirittura invitando la gente a non fare come lui, e anzi a tenersi rinchiusa a casa, ma questa confessione a posteriore sa tanto di imposizione ricattatoria, per cui non c'e' da prestarvi fede e ritenere invece il gesto della fuga un qualcosa che ricorda quella "Fuga dalla Liberta' di Erich Fromm" sostituendovi pero' la preposizione "dalla" con "per" : FUGA PER LA LIBERTA'