venerdì 30 giugno 2023

STRINGHE E SUPERSTRINGHE in SUPER SIMMETRIA

 Eccoli qui insieme  i due grandi delle stringhe e delle superstringhe Gabriele Veneziano e Ed Witten (1968 - 1995), che ci rendono edotti su forse la piu' promettente (e plausibile) teoria del tutto, che ci dia finalmente una spiegazione esaustiva dell'universo.

In principio fu la corda, che subito iniziò a vibrare e la sua musica, una sinfonia cosmica diede corpo e forma a tutte le cose del mondo. Questo è l'universo che "i fisici di superstringa" propongono alla fine del Ventesimo secolo ed ha un sapore greco. È un universo geometrico , proprio come il frontespizio dell'Accademia di Atene "QUI NON SI ENTRA SE NON SI E' GHEO-METRHES" ( misuratori della terra) È un universo in cui l'armonia ritorna come essenza fisica. Forse è questo antico ed etereo sapore greco che rende così affascinate il cosmo che ci propone quella nutrita comunità scientifica che si è posta alla ricerca ed è convinta di aver afferrato la "teoria del tutto", la teoria finale della fisica. La teoria delle stringhe considera lo stato vibrazionale di una stringa come determinante la materia e le sue proprietà: è la vibrazione stessa a costituire la stringa che in ultima analisi è puro movimento come lo è il Prana per l'Ayurveda. Nella cultura vedica, infatti, il movimento e quindi il suono, la parola e la vibrazione vengono considerati la radice della creazione e sostentamento dell'universo.La
vibrazione primordiale rappresentata dal suono OM è paragonabile alla stringa primaria. D
a almeno tre quarti di secolo la fisica teorica è dominata da due grandi teorie. Una, la relatività generale, che descrive il comportamento dell'universo su grande scala. L'altra, la meccanica quantistica, che descrive il comportamento dell'universo a livello microscopico. La situazione è alquanto imbarazzante, perché entrambe sono teorie molto precise ed entrambe sono teorie che ambiscono a definirsi teorie generali e, quindi, "ultime". Eppure la relatività generale e la meccanica dei Quanti risultano tra loro incompatibili. In oltre 75 anni ogni tentativo di riconciliarle è naufragato. Cosa significa questo? Che forse la realtà sfugge a ogni possibilità di essere descritta in modo unitario? Che dobbiamo rassegnarci a visioni frammentate del mondo?... La gran parte dei fisici teorici non è disposta a rinunciare a una visione unitaria e coerente dell'universo, o meglio, del Cosmo: il "Tutto armoniosamente ordinato" degli antichi Greci. Ed è per questo che, malgrado le frustrazioni di uno sforzo titanico tanto prolungato quanto finora vano, è ancora alla ricerca della teoria unica, della "teoria del Tutto". I "fisici di stringa e superstringa" , che giustappunto possiamo esemplificare in Veneziano e Witten sono convinti di avere finalmente intrapreso la strada giusta, dopo decenni di sforzi alla ricerca della teoria in grado di unificare la fisica. Grazie a due svolte decisive realizzate rispettivamente nel 1968 e nel 1995. La prima ad opera di un italiano, Gabriele Veneziano, e di una sua brillante intuizione. "Poniamo che la realtà ultima del mondo non sia costituita da particelle puntiformi, ma da stringhe, da piccole corde, insomma, da
qualcosa di molto simile a dei lacci di scarpe infinitamente piccoli, che si estendono nello spazio a una dimensione. Applichiamo a queste cordicelle le leggi della meccanica quantistica e vediamo cosa succede". Beh, non senza meraviglia di Gabriele Veneziano, quelle stringhe iniziano a vibrare. A suonare, come corde di violino. E a ogni modo di vibrazione, a ogni nota di quelle corde del violino cosmico, corrisponde una particella o una forza della Natura. La musica delle stringhe è la forza creatrice del mondo. E questa sinfonia è così rilassante da concretizzare, finalmente, l'attesa riconciliazione tra relatività generale e meccanica quantistica. Tra micro e macro. Dobbiamo immaginarci una stringa come una corda di pianoforte o di chitarra, compatta, che rappresenta la componente primordiale dell'universo invece della classica particella di materia. La stringa tuttavia deve sottostare alle leggi della fisica quantistica, il che significa che anche per lei deve esistere una indeterminatezza, come si afferma nel principio di Heisenberg. Per la stringa questo significa vibrare perennemente, come se qualcuno avesse pizzicato la corda. Una simile vibrazione non ha una sola possibilità, ma tutta una serie di frequenze armoniche. Dai calcoli dei fisici è emerso che per ciascuna di queste diverse frequenze armoniche risulta esattamente una delle particelle elementari oggi note, per esempio un elettrone, un quark, un fotone, un neutrino ecc. I fisici si sono sorpresi quando una di queste frequenze ha portato ad una particella di cui nessuno prima era mai riuscito a dimostrarne l'esistenza, il gravitone: l'ipotetico trasmettitore della forza gravitazionale. Quella delle stringhe è quindi la prima teoria che non solo non è in contrasto con la gravitazione, ma che addirittura la presuppone. Tutto risolto, quindi? Nient'affatto. Per almeno due motivi. I fisici teorici riescono a descrivere solo con equazioni approssimate l'universo delle stringhe. E inoltre nel corso degli anni sbocciano una, due, cinque diverse teorie di stringa: troppe per poter parlare di "teoria ultima". La seconda svolta avviene nel 1995, quando l'americano Ed Witten, in forze a quell'Istituto di Studi Avanzati di Princeton ove Albert Einstein spese oltre venti anni a cercare la "teoria del tutto", dimostra che le cinque teorie di stringa e un'altra teoria, quella della gravità quantistica, sono espressioni diverse di una medesima e più fondamentale teoria soggiacente: la teoria che egli battezza "M-Theory". Secondo Witten la "M" può significare "Magia, Mistero o Matrice, a seconda dei gusti". L'universo della M.Theory ha undici dimensioni, dieci spaziali e una temporale, e in esso vibrano non solo corde unidimensionali, ma anche membrane o "brane" a due, a tre e a più dimensioni. L'universo elegante della M-Theory è una sinfonia suonata da un'orchestra a infinite dimensioni. e le stringhe sono divenute Superstringhe secondo la interpretazione di Witten È dunque l'armonia delle Superstringhe che soggiacciono ad una Supersimmetria la teoria finale? Viviamo davvero in un universo pitagorico? E' ancora presto per dirlo: forse i fisici hanno imbroccato la strada giusta verso la teoria in grado di fornirci una visione unitaria e coerente del mondo. Ma si tratta di una strada lunga e ancora tutta da percorrere. Le equazioni della M-Theory sono ancora tutte equazioni approssimative, siamo in presenza di una elegantissima costruzione matematica che però non e' ancora in grado di fare previsioni verificabili sperimentalmente. Anzi, qualcuno dispera che la teoria possa essere mai verificata.
Il dr. Deepak Chopra, nel suo libro rivoluzionario "Quantum Healing", a proposito delle superstringhe e del potere terapeutico dei suoni primordiali, dice "Le particelle subatomiche più fini sarebbero onde di forma, vibrazioni chiamate 'superstringhe', ovvero corde ultrasensibili, perché reagiscono esattamente come le corde di un violino…". Queste superstringhe sono infinite e si trovano dappertutto nell'universo. Questa rete subatomica si situa oltre la nostra realtà materiale limitata a quattro dimensioni e attualmente non esistono strumenti di laboratorio per osservare le superstringhe, nonostante la loro potenza. Questa moderna teoria fisica si avvicina sorprendentemente alle affermazioni dei testi vedici che specificano che ogni manifestazione cosmica è sostenuta da un Potere Creatore, come le perle di una collana sono sostenute da un filo. Ogni organo umano è sostenuto da una superstringa che dovrà essere "accordata" affinché l'organo non "stoni".

giovedì 29 giugno 2023

LA COSCIENZA COME ORIGINE DEL MALE

E' la coscienza la responsabile del male del mondo, la coscienza intesa come consapevolezza dell’uomo di essere in situazione  con il proprio ambiente, ovvero il contesto che lo impegna. Siamo in presenza di una analogia tra uomo e ambiente , giustappunto un analogo,  solo che invece di fare riferimento tra due significati, uno piu’ conosciuto, uno meno, come avviene normalmente nel procedimento linguistico per ampliare ed arricchire una lingua, fa riferimento a se stesso in analogia al contesto, quindi un “analogo io”  il che sostanzialmente puo’ essere detto in altri termini, come un qualcosa di origine metaforica quindi di derivazione strettamente  linguistica. Se ne deduce che senza linguaggio articolato e senza metafora di condensazione uomo-ambiente, non vi e’ malvagita’ intenzionale, ma solo meccanismi istintuali del tutto simili a quelli del mondo animale. Altro elemento di fondamentale importanza nella eziologia del male nel mondo e’ la possibilita’ di tale consapevolezza di interazione fra uomo e ambiente  che puo’ non solo essere raccontata a voce, ma puo’ essere tramandata in quanto fissata con la parola scritta: eh si! anche  la scrittura , puo’ essere ascritta come  co-archetipa del male nel mondo. Possiamo anche dire che la nascita della storia, possibile solo attraverso il meccanismo dell’analogo.io, cioe’ la coscienza, corrisponde in tutto e per tutto all’Esser-ci Heideggeriano (Desein) sul teatro del mondo  e di avere il potere di cambiare le regole del gioco  - diciamo  che i tentativi di tali cambiamenti  buoni o cattivi che siano , vengono registrati, dapprima in un linguaggio orale, che ha ancora larghi margini di variabilita’ in virtu’ del carattere volatile della parola, per poi essere fissato con la parola scritta in un qualcosa di molto piu’ definitivo (il famoso verba volant, scripta manent,  suscettibile di farsi secondo l’ancora piu’ famosa Ode di Orazio un vero e proprio monumento  “piu’ duraturo del bronzo” ovvero lo “Èxegì monumèntum àere perènnius ”. Comprensibile l’orgoglio del grande poeta che ha come la sensazione di aver raggiunta l’immortalita’ “Nòn omnìs moriar  mùltaque pàrs mei vìtabìt Libitìnam  ùsque ego pòstera crèscam làude recèns”, peccato pero ‘ che a parte le lodevoli ma poche manifestazioni di grandezza ascritte all’arte, in parte alla tecnica, molto a buoni sentimenti umani tipo l’amore, la lealta’, la giustizia, la liberta’  e parecchio anche a faccende di solito non contemplate dalla tradizionale narrazione storica tipo l’alimentazione, il buon cibo, il vino, la birra, il formaggio, la cioccolata, un piatto di bucatini alla amatriciana o una bouillabaisse.

Il racconto della coscienza e quindi di un po’ tutta la storia umana,  sia essenzialmente un racconto  di guerre, eccidi, massacri, violenze, brutalita’ sopraffazione tra popoli e intolleranza. Quasi tutti gli antichi storici hanno descritto questa prima manifestazione della coscienza come l’eta’ dell’argento  per porre netto il distinguo con la precedente eta’ dell’oro, di cui però non era dato di sapere alcunche’ e che difatti non era solo una eta’, ma una totalmente differente organizzazione, addirittura biologica con un differente funzionamento del cervello umano, quello che lo psichiatra Julian Jaynes ha denominato “mente bicamerale” e che non contemplando ne’ la coscienza umana ne’ tanto meno la scrittura, non aveva modo di essere raccontato, ne’ tantomeno storicizzato : gli dei erano indicati come i rappresentanti dell’eta’ dell’oro, ma questo solo a posteriori, non sapendo niente di tali dei  e solo in virtu’ di quella messa in situazione tra io e ambiente che la coscienza aveva potuto effettuare, ma solo con la scomparsa della precedente organizzazione neuronale, quindi facendo ricorso all’immaginazione e incedendo alla fantasia. Così era venuto naturale, cercando di riportare quell’ordine e quella definizione che non era possibile trovare nel precedente periodo,   scegliere un metallo,  meno nobile dell’oro, meno splendente, soggetto ad invecchiamento e annerimento come l’argento e che trovava corrispondenza in una specifica classe sociale, quella dei “guerrieri” ovvero  coloro che  si trovavano ad esercitare con l’impiego di armi e strumenti appositi proprio quella specificita’ che meglio si adattava a esercitare il dominio della nuova organizzazione mentale, la coscienza. Per millenni si sono succedute societa’ e singole persone distintisi nell’esercitare le precipue specificita’ della coscienza e cioè la violenza, la sopraffazione, la distruzione;  per millenni abbiamo avuto continue guerre, popoli in lotta tra di loro e spesso e volentieri in  lotta dentro di loro, guerre di conquista, di annessione, guerra civili, e tutto questo ben lungi dal darne un giudizio di riprovazione, ma anzi….si e’ conferito il titolo di “grande” a personaggi distintisi un tale abominio, i re Orientali della Persia, degli assiri , quindi anche per uno venuto dalla culla della ragione  e del sapere: il re di Macedonia Alessandro che ebbe come 
precettore il filosofo Aristotele e che nessuno ancora oggi nomina se non con quell’epiteto di “Magno” valutando cioe’ questa supposta grandezza solo in termini di battaglie e conquiste militari, e non prendendo in minima considerazione il fatto di trovarsi al cospetto di una persona fortemente disturbata, malato, irascibile, psicopatico, dedito a droghe, morto giovanissimo per i suoi eccessi. Procedendo nella storia della coscienza  si perviene a periodi sempre piu' oscuri e vili, dove l'argento cede ad un metallo ancora meno prezioso, il bronzo e i guerrieri cedono la supremazia  ai mercanti, laddove non diminuiscono le violenze e le sopraffazioni, ma si fanno solo meno evidenti, piu' mascherate, piu' ipocrite
e l'elemento che era gia emerso nella eta' precedente, ovvero il denaro si fa prioritario.  Il "vir" del periodo di massima dell'eta' dei guerrieri cede il posto all'homo oeconomicus dell'eta' dei mercanti o come dico io, dei "bottegai", di una societa' equiparata ad un mero esercizio commerciale di compravendita su di un unico valore di scambio,  con pochi padroni ed una pletora di garzoni come 
 vili  servitori.
 Uno schema addirittura piu' odioso di quello dei guerrieri, aggravato dallo sviluppo della tecnologia che abilmente perseguita e promossa dai padroni delle ferriere e diffusa dai loro garzoni, sopratutto con l'avvento della Rivoluzione industriale di meta' secolo XVIII, sostituisce progressivamente la specificita' umana con quella della macchina.  

domenica 25 giugno 2023

ARIDAJE CON QUESTA BAGGIANATA DEI VIRUS

 

Con tutta probabilita’ la parola “virus” e’ stata la piu’ usata in tutto il mondo negli anni dal 2020 al 2022, coincidenti con l’esplosione di una supposta epidemia giustappunto a causa del famigerato Coronavirus o più schematicamente  Covid 19, che ha provocato quel po' po' di baraonda mediatica condita di paura, panico, isolamento sociale, conflitti territoriali, lasciapassare,  segregazione coatta, false informazioni e tante altre questioni, che come abbiano toccato con mano, sono state capaci di innescare  profondi meccanismi di dipendenza e idiozia  generalizzate, tanto piu’ esasperate quanto meno rispondenti ad una effettiva emergenza, essendo alla fin fine tutto ridotto ad una banale influenzetta, spacciata come epocale pestilenza dai poteri costituiti finanziari, economici, finanziari e tecnocratici  e lo stuolo di battitori, molto poco liberi, ma veri e propri docili servi, della compagine dei mass media. Si e' creato lo spauracchio del mostro-virus correlandolo di quanto di peggio possa essere esperito nella storia del genere umano, al cui confronto i mostri di qualsiasi immaginario dall'orco, alla strega. al lupo mannaro agli addirittura letterari Frankestein, Dracula, Hide, fanno la figura di mammolette. Come spesso avviene pero' i mostri non vanno ricercati all'esterno , ma all'interno di noi, in particolare da quel sonno della ragione che il pittore Goyaindividuava appunto come generatore di qualsivoglia mostro.
In realta' i virus  potrebbero davvero  essere  delle formazioni create dallo stesso individuo e fare la loro comparsa nell'organismo umano  come sottoprodotti dell'attivazione di uno specifico programma biologico.  Possiamo asserire tale ipotesi grazie alle scoperte del Dottor Hamer, in particolare  nella sua relazione all'embriologia e alla connessione mente/corpo dove  e’ stato ipotizzato che i programmi originati nell'ectoderma, cioè nella corteccia cerebrale, utilizzerebbero determinate  formazioni biologiche, che lo stesso Hamer in prima battuta ha attribuito al termine virus come messaggere e fornitrici  di materiali per completare la riparazione cellulare: un processo che inizia nella fase di guarigione  quindi nella PCL della fase vagotonica che si servirebbero di tali formazioni biologiche per  fornire tutto il materiale e le informazioni necessarie per riparare le ulcerazioni  generatesi  durante la fase attiva del conflitto.  Tuttavia, cosa succederebbe se i virus non esistessero come anche Hamer in studi successivi e piu’ approfonditi  e’ andato sostenendo, o perlomeno, come ho fatto cenno sopra, quelli che denominiamo arbitrariamente virus sono tutt’altra cosa? Come potremmo esaminare, studiare, analizzare ed emettere giudizi su qualcosa che non esiste in quanto tale?
Accettiamo che esistano strutture con RNA o DNA, arbitrariamente denominate  virus dalla scienza accademica, ma comprendiamo che la loro funzione è quella di fornire gli elementi necessari per la riparazione completa a un gruppo di cellule, provenienti da uno specifico strato embriologico (ectoderma)., ma avendo sostenuto che quelli che la medicina chiama virus sono in  realta’ delle formazioni  create dal nostro stesso cervello  per avviare un processo di riparazione di un corpo sollecitato, se ne evince che non puo’ esistere alcun contagio,  ma si può programmare uno speciale e significativo programma biologico, anzi si puo’ fare anche di peggio, come dimostrano i recenti fatti del 2020/21 e 22, perche’ con la propaganda e la diffusione della paura  si puo’ indurre un generalizzato stato di allarme con perenne emergenza,  incentrato appunto sulle sintomatologie specifiche  che  grandi quantita’ di  persone sperimentano lo stesso conflitto nello stesso contesto e con gli stessi sintomi: si puo  davvero ipotizzare che  la comparsa di nuove “malattie infettive” e anche di “nuovi virus” quale appunto il sedicente corona virus o covid 19 va di pari passo con la comparsa di nuovi problemi sociali e parimenti la ricomparsa di vecchie malattie corrisponde alla riattivazione degli stessi problemi del passato.
Fondamentalmente, ciò che dobbiamo capire da questa affermazione è che le pandemie sono correlate a quelli che chiamiamo shock biologici sociali , vale a dire che un gran numero di persone in una popolazione subirà uno specifico shock biologico e che quando sarà risolto
darà origine a presunte malattie infettive specifiche, che si diffonderanno in ampi segmenti della popolazione. Certo, a questo punto si parlerà di epidemia o pandemia.
Sebbene esistano alcune fotografie da microscopi elettronici a scansione, dove si possono osservare formazioni che potrebbero corrispondere a un virus, non si può nemmeno differenziare se si tratta di detriti cellulari, vescicole cellulari isolate, materiale genetico libero e le particelle osservate al microscopio elettronico, le cui caratteristiche sono simili a un retrovirus, erano state descritte nel 1970 e nel 1972, identificate come particelle della famiglia di tipo C (presenti in immagini di placenta umana e altri tessuti sani e senza infezioni virali). Nessuno è riuscito a dimostrare l'esistenza di un virus, nemmeno attraverso la manipolazione in terreni di coltura, tanto meno in tessuto sano e se ci sono immagini che corrisponderebbero a "virus", oltre a detriti cellulari, vescicole cellulari, resti di genetica codice, esosomi, ecc.).

sabato 24 giugno 2023

SUM-BALLEIN (ri-mettere insieme, re-cuperare, guarire ) e la QUINTESSENZA di HAMER


Continuiamo ad analizzare  sintomo per sintomo e  programmi di riparazione punto per punto  scegliendo una interpretazione un tantino piu' plausibile e ragionata come ci offre la teoria di Hamer : ecco ad  esempio raffreddore e l'influenza sono affezioni delle prime vie aeree  che la riduzionista  medicina tradizionale adduce a batteri o addirittura a fantomatici virus: le loro manifestazioni sono caratterizzate da starnuti, naso che cola, febbre, tosse, mal di testa e malessere generale.  Il raffreddore comune, in genere caratterizzato da catarro si riferisce  ad una irritazione  che di solito colpisce il naso, i seni paranasali, la laringe ed e' leggermente diversa dalla influenza  in quanto non presenta  stati febbrili e non arriva ad interessare come invece spesso fa l'influenza, i tratti piu' profondi dell'apparato respiratorio (bronchi, alveoli, polmoni) . La riduzionista medicina  tradizionale adduce  a tale sintomatologia, spesso e volentieri assommando le due affezioni, una eziologia esterna andando a rispolverare la cialtronesca teoria dellaa perniciosita' dei micfrobi di Pasteur e saltando a piè pari, non dico Hamer, ma financo il grande biologo Claude Bernard che contrariamente e in netta contrapposizione  con Pasteur,  affermava gia' nella  prima  meta' dell'ottocento che "il microbo e' niente, il terreno e' tutto" Forti di tale assunto, possiamo ritenere che per la medicina ufficiale  sia il raffreddore che l'influenza  sono caratterizzati dalla presenza di tutta una serie di patologie  che possono essere comprese in un un ben definito quadro clinico con un unica causa responsabile dell'affezione (dei microbi che agirebbero non si sa bene per quale scopo, quasi stabilendo un patto di aggressione al corpo umano, con eventi climatici in sintonia coi quali essi si attiverebbero ) Noi che ci riteniamo esseri ragionanti "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza" diceva il sommo Poeta, non ci contentiamo di questa giustificazione che definire riduttiva e' farle un omaggio, andiamo ad analizzare  nel dettaglio questo razzaffonato  quadro clinico, e immediatamente rivolgendo la nostra attenzione a ben altre interpretazioni possiamo distinguere, a seconda del territorio colpito, piu' programmi biologici che agiscono in sintonia e trovano la loro plausibilita', proprio in quella stretta assoluta correlazione, che Hamer ha scoperto,  tra cervello e  organi del corpo dove ogni sintomo trovera' la sua ragione d'essere e la sua profonda spiegazione, giustappunto nel tipo di conflitto che la persona ha subito. Se ad esempio mi viene diagnosticata una rinite , si capisce che è dovuta alla fase di guarigione di un programma della mucosa nasale appartenente all'ectoderma correlato a un conflitto del tipo "questo ha un cattivo odore" che può essere dovuto a una minaccia nel territorio. Quando predomina la tonsillite , possiamo affermare che si tratta di un programma biologico dell'endoderma correlato alle tonsille. Nel caso della laringite possiamo parlare di un programma ectodermico della laringe correlato a un conflitto di paura con paura. È sempre utile tenere a mente  che secondo Hamer e le sue 5 Leggi Biologiche, naso che cola, catarro, febbre non 
sono  malattie in sè, ma fanno parte di un preciso programma biologico di riparazione del corpo che ha la sua eziologia unicamente nelle modalita' di rapportarsi con l'ambiente, che vanno affrontate e comprese, proprio cominciando a discernere nelle Leggi Biologiche  - la prima legge Biologica  ovvero che ogni sintomo e' legato ad un conflitto con l'ambiente, 
 la seconda legge biologica, ovvero le due fasi dell'elaborazione della conflittualita' da parte della connessione cervello/corpo  la quale spiega che dopo la prima fase di impatto del trauma, detta "simpaticotonica"  dove non ci sono sintomi per il semplice motivo che il corpo deve mantenere il suo stato di massima all'erta, vi e' correlata una seconda fase detta "vagotonica" dove il corpo cessato lo stato di allarme deve giocoforza  recuperare tuttaa l'energia e gli sforzi profusi per far fronte all'evento problematico   lo stato di stanchezza, decadimento e febbre si manifesta solitamente con un significato specifico.  E proprio durante questa fase vagotonica che si manifestano i sintomi e quindi la malattia, che in verita' non sono altro che dei sensatissimi programmi di riparazione  di un corpo che e' stato sollecitato oltre il suo funzionamento ordinario. Da una spassionata  riesamina delle Leggio Biologiche - dopo le prime due,  c'è la terza Legge Biologica che ci guida alla individuazione del corrispondente "foglietto embrionale " che verra' innescato a secondo del tipo di conflitto e quindi la Quarta Legge Biologica che ci guidera' nella comprensione del tipo di microbi che si metteranno in moto per aiutare il corpo a recuparare il suo stato di normotonia . Microbi che non hanno niente di nocivo, ma anzi sono i nostri maggiori alleati per il recupero del corpo e che spesso e volentieri lo
stesso Hamer ha usato la metafora dei pompieri per descriverne l'operato: come i pompieri, diffatti  i microbi ( funghi, batteri, mico batteri. ma non  virus della cui esistenza neppure Hamer e' stato mai convinto) intervengono sempre  solo dopo che e' scoppiato un incendio, mai prima, il che potrebbe far pensare ad una mente abituata al ragionamento della medicina riduzionista e cosidetta ufficiale, che siano proprio essi, i pompieri i responsabili dell'incendio - non ci stupiamo: e' proprio il tipo di ragionamento seguito da Pasteur e  dai suoi accoliti, nonche' da quanti hanno immesso la mercificazione proprio nella prassi farmacologica che sulla credenza di microbi nemici dell'umanita' ha costituito la sua impalcatura.   Tramite la  5^ Legge Biologica, datta  la "Quintessenza" possiamo anche capire  perche' raffreddore e influenza non sono la stessa cosa ; difatti la comparsa di programmi relativi  ai bronchi o ai polmoni non è il prodotto di una infezione di chissa' quale nefando virus, ma si riferisce sempre alla presenza di conflitti con temi e anche interpretazione diversi  e questo avviene proprio per la 5^ Legge della quintessenza che ci ricorda sempre che
ciò che chiamiamo "malattia" è una porzione di un preciso programma biologico e sensato della natura, che può essere osservato parallelamente a livello di organo, psiche e cervello, e che si attiva con il fine di conservare la vita.

domenica 11 giugno 2023

AFFEZIONE PER AFFEZIONE - IL SIMBOLICO DI HAMER

 

L’Alfa e l’Omega della medicina come scienza e non certo come mercimonio e piaggeria verso il denaro e le lobbies farmaceutiche, ci e’ data dalla teoria delle 5 Leggi Biologiche di Hamer che qualcuno insiste a voler continuare a chiamare “nuova” e addirittura a posporvi la qualifica territoriale di “germanica”: Non c’è nessuna nuova medicina, ne’ tantomeno delimitata territorialmente,  c’è una medicina sola e vera , quella che si rifa’ alla stretta connessione tra cervello e corpo e stabilisce  prassi di intervento e terapia solo nell’osservanza di tale principio, come appunto dal 1978 fino alla sua morte ha   perseguito Rick Geerd Hamer, il piu’ grande dei medici ed anche il piu’ grande dei filosofi per  l’apporto fondamentale dato dalle sue scoperte e teoria all’essenza stessa della vita fatta come diceva il grande poeta “per seguir virtute (la prassi medica appunto) e conoscenza (che e’ il sapere nelle sue composite accezioni) . Non e’ certo questo il primo articolo che faccio su Hamer e le sue Leggi Biologiche, ma ora voglio specificare con maggiori ragguagli una prassi e conoscenza  fatta per singoli argomenti, non secondo la nosologia riduzionistica della medicina cosidetta ufficiale, sempre agli ordini e al servizio di lucro e interessi commerciali, ma secondo la suddivisione operata da Hamer  in foglietti embrionali  e la origine di ogni affezione sempre
 in relazione al vissuto dello individuo e al suo relazionarsi con un ambiente che lo costringe sempre all’impegno: Partiamo in questa prima specifica dalla linfa del corpo umano : il sangue e vediamo quali sono le conseguenze che  uno scorretto rapportarsi con giustappunto tale linfa possa rappresentare per l’organismo.Tutte le cellule del sangue derivano da cellule staminali ematopoietiche pluripotenti, note come cellule staminali. Si trovano nel midollo osseo rosso, tra il tessuto spugnoso delle ossa piatte (parte interna di ossa come lo sterno, le costole, le vertebre e il bacino).Il midollo produce circa 500.000 milioni di globuli rossi al giorno, produce anche globuli bianchi e cellule produttrici di piastrine. Ogni cellula del sangue ha la sua funzione specifica e la sua emivita nel sangue, quindi i globuli rossi si occupano degli scambi gassosi e vivono più a lungo, circa 120 giorni; i globuli bianchi fanno parte del cosiddetto "sistema immunitario" (vivono pochi giorni a seconda della loro tipologia) e le piastrine, necessarie ai processi di coagulazione, rimangono in circolo per circa 6 giorni.
Uno degli spauracchi piu’ forti della medicina convenzionale e’ la malattia chiamata leucemia che viene definita cancro del sangue  che ha origine nel tessuto molle che forma il midollo osseo. Il termine si riferisce al sangue bianco (leuco = bianco) dovuto all'aumento dei globuli bianchi presenti nel circolo sanguigno e nei linfonodi, al di fuori dei parametri di laboratorio ritenuti normali. La diagnosi si basa su questi dati, insieme all'aspirazione del midollo osseo. Le cause sono considerate sconosciute e teorizzano cambiamenti a livello genetico e ambientale. Il trattamento più aggressivo consiste nella distruzione totale del proprio midollo osseo (cellule staminali) e nel conseguente trapianto di midollo osseo da donatore compatibile. Il trattamento proposto dalla medicina convenzionale è vario, tra cui: Chemioterapia - Terapia mirata con farmaci - Radioterapia - Trapianto di midollo osseo. vale la pena notare che prima del trapianto di midollo osseo vengono somministrate dosi molto elevate di chemioterapia o radioterapia per distruggere il midollo osseo stesso. Molto diverso l’approccio a tale malattia proposto da Hamer , anzitutto niente principi assiomatici e soprattutto niente resta  affidato al caso : tutto ha una ragione e un profondo significato che resta radicato nel profondo dell’individuo e nel rapportarsi con un ambiente piu’o meno ostile che lo impegna costantemente e al quale lui e’ tenuto a dare sempre una pronta risposta. – ecco quando questa risposta non e’ congrua, o e’ troppo dilazionata nel tempo, il corpo interviene, su comando del cervello che innesca uno dei quattro foglietti embrionali,  scatenando il sintomo che a ben vedere non e’ propriamente quell’indistinto e sconosciuto indicato dalla medicina riduttiva, ma sempre un discorso sensato di riparazione di organi sottoposti a troppe sollecitazioni . Affrontando il problema in termini di foglietti embrionali che Hamer pone alla base del funzionamento dell’organismo biologico,  le ossa, i muscoli scheletrici, le cartilagini, i tendini, le cellule del sangue, i linfonodi e il tessuto connettivo appartengono embriologicamente al nuovo mesoderma, deputato alle funzioni di sostegno e mobilità. Le ossa, che fanno parte di questo strato embrionale, rispondono con uno speciale e significativo programma biologico ai conflitti di autosvalutazione. Il programma, all'inizio, inizia una fase caratterizzata dalla necrosi del tessuto interessato (fase attiva) per poi ripararlo con miglioramenti funzionali (fase riparativa), una volta risolto il conflitto. Per questa ragione Hamer si riferisce a questo strato embrionale come "il gruppo del lusso". Il significato biologico del programma è quello di rendere più forte l'area interessata, risultato ottenuto al termine della fase di riparazione, il che significa che l'intero programma deve essere completato per ottenere il beneficio biologico. Durante la fase attiva del programma, cioè quando il programma inizia a seguito di una DHS(trauma originario dell’intero processo)in relazione a qualche svalutazione (conflitto o shock biologico), si verifica la necrosi del tessuto che produce le cellule del sangue, con la conseguente anemia, leucopenia o trombocitopenia. Dopo la conflittolisi, il corpo inizia con la riparazione biologica. Durante il processo di riparazione si possono osservare cellule immature (ad esempio reticolociti se la linea dei globuli rossi è interessata) e cellule preposte a questi processi che sono transitorie e funzionali, sebbene siano considerate cancerogene dalla medicina convenzionale. Molte delle diagnosi si basano su questi cambiamenti nelle cellule del sangue, sia nella quantità che nella forma. Da questi dati di laboratorio nascono le diverse diagnosi della medicina convenzionale. Secondo la nostra comprensione, possiamo includere le seguenti patologie all'interno di un programma osseo: leucemia acuta e cronica, leucemia mieloide acuta e cronica, leucemia neutrofila cronica, leucemia eosinofila cronica, policitemia vera, leucemia mastocitaria, leucemia linfoblastica, leucemia linfatica cronica, leucemia cellulare, tra le altre, altre diagnosi mediche. Si e’ fatto cenno che al momento del conflitto biologico si verifica la necrosi del tessuto che produce le cellule del sangue, con la conseguente anemia, leucopenia o trombocitopenia. Ciascuno di questi segni e diagnosi appare a tempo debito. Se prendiamo in considerazione l'emivita di ogni cellula del sangue, saremo in grado di calcolare il tempo necessario per la sua espressione in uno studio, nonché il tempo necessario per il recupero dei parametri. Comprendendo i tempi del programma in relazione alla 2^ legge biologica, saremo in grado di analizzare i dati dal laboratorio secondo il comportamento standard dello strato. Ciò significa diminuzione della funzione/tessuto per necrosi durante il conflitto attivo (CA) e conseguente aumento del tessuto per riparazione con miglioramenti nella fase di soluzione (PCL)  : Parametri diminuiti = fase CA - Parametri aumentati, cellule atipiche e immature = fase PCL .  Un'autosvalutazione è una sensazione di incapacità di risolvere un conflitto, se si è consapevoli del conflitto in questione. Possiamo anche intendere come segni di autosvalutazione il sentirsi sminuiti, senza strumenti e sopraffatti dalle possibili situazioni, senza trovare una via d'uscita dai problemi che la vita pone. Questi temi contrastanti innescano un programma osseo, con la conseguente diagnosi di alcune leucemie durante la fase di riparazione, interrompendo il normale sviluppo e la riparazione biologica per ignoranza medica. Rivedendo tutto ciò che è stato risposto in precedenza, possiamo fare l'analisi in base a ciascuna legge:

1° Legge Biologica: la causa è un profondo conflitto di autosvalutazione, con sentimenti di responsabilità per tutto e/o cercando di risolvere una situazione importante propria o di qualcun altro.

2a Legge Biologica: Diminuzione dei parametri = Fase AC. Parametri aumentati, cellule atipiche e immature = fase PCL

3a Legge Biologica: Nuovo mesoderma (gruppo di lusso)
Fase di conflitto attivo (fase CA): necrosi (perdita di tessuto).
Fase post-conflittuale (fase PCL): Ripristino della necrosi (aumento cellulare) con più tessuto alla fine della fase PCL.

4a legge biologica: i batteri non sono solitamente reclutati per la riparazione biologica, il reclutamento è cellulare associato ai meccanismi di infiammazione.

5a Legge Biologica: Il senso biologico si osserva alla fine della fase di riparazione dove c'è un aumento dei globuli bianchi nel sangue. L'aumento dei globuli bianchi ci permette di rispondere meglio a qualsiasi processo infiammatorio, il programma "ci rende migliori dentro (biologicamente) per poterci prendere cura di tutto ciò di cui ci sentiamo responsabili". Il significato biologico è sempre legato al tema del conflitto :  la sensazione di sentirsi responsabili di tutto  e’ sempre all’origine di tale tipo di affezione innescata difatti dal Mesoderma recente (o nuovo) ovvero quello che si diparte dal midollo centrale e sovraintende a comportamenti di far parte di un gruppo e sentirsi adeguati. Oltre a ciò va rilevato  che ogni persona è individuale e vive i conflitti in modo diverso, quindi potrebbero esserci tanti sottotemi quante sono le persone.  Quello che deve essere mantenuto e adeguatamente indagato e’ la linea di pensiero legata al tema del conflitto descritto appunto da Hamer. L'evoluzione dipenderà dal momento o fase biologica che si sta attraversando, dall'identificazione o meno del conflitto e lo stesso dalle memorie sensoriali ad esso associate, dalla massa conflittuale accumulata fino alla conflittolisi, alle ricadute o alle risoluzioni in attesa.

Molto importante e'  evitare le recidive. Per fare questo occorre andare alle cause bio-emotive di questa affezione :  svalutazione, inadeguatezza, paura di non conseguire i risultati che altri si aspettano  da te. Occorre considerare la propria percezione del proprio valore, la sensazione di essere incapaci o inadatti, la convinzione di non essere accettati o di non riuscire ad accogliere qualcuno o qualcosa. Occorre considerare la pressione a cui ci sentiamo sottoposti per ottenere ciò che gli altri chiedono o che crediamo possano chiedere.

IL RISVEGLIO DELLA RAGIONE NEL FUTURO ANTERIORE

  Io un buon libro di di saggistica lo leggo mediamente dieci quindici volte, con punte di oltre cento e magari duecento, per saggi davvero ...