mercoledì 5 novembre 2025

L'INTEGRALE SULLE ROTTE

In verita’ la primordiale e non soggettiva  scelta di integrale su di un altro cammino e’  a livello della grande demarcazione, vero e proprio nodio di Gordio, tra civilta’ di terra e civilta’ di mare, fatta  dal grande geo-fisico tedesco Carl Schmitt nel suo libello Terra mare del 1942 e nella successiva ratificazione nel poderoso saggio Il Nomos della terra . Dobbiamo purtroppo constatare e proprio sulla base della teoria Schmittiana che le potenze di mare capitanate dall’Inghilterra con il suo atavico spirito bottegaio anglosassone e’
riuscita ad avere, in questi nostri tempi moderni  e anche post moderni  ovvero inizio di nuovo millennio, il fatidico 2000, partita vinta un po’ su tutta la linea : La fluidita’ del mare come metafora di un mondo di soli interessi economici, senza confini, senza limiti, dove gli unici valori sono appunto il denaro, i mercati, il commercio, niente piu’ scambio di valori come le antiche comunita’ e che tutto sommato ancora erano manifestati dalle civilta’ terricole, con le loro tradizioni, i propri confini, la propria s
olidita’ terrena  ma un unico solo valore di scambio a decidere delle sorti di un mondo equiparato ad una grande bottega. D’altra parte tutto puo’ essere condensato in una sorta di boutade espressa da Palmerston un politico inglese degno rappresentante della sua terra di bottegai “noi inglesi non abbiamo nemici eterni, non abbiamo neppure amici eterni, noi abbiamo solo interessi eterni”  - che schifo eh? Ebbene questo e’ lo spirito che ha finito per dominare in quasi tutto il mondo conosciuto, anche quello che apparentemente dovrebbe essere alquanto ostico al principio economico e bottegaio (La Cina comunista, l’Islam, l’India e anche la Russia di cui tuttavia sono da rimarcare alcune sollecitazioni in senso diametralmente opposto emerse nel corso dell’aria Putin grazie anche ad una forte influenza del filosofo Alecxander Dugin che si rifa’ ad una concezione diversa , denominata “euroasiatica”  nella ricerca di una modalita’ di cilvilta’ multipolare e non bipolare o unipolare come quelle cui abbiamo assistito negli ultimi 80 anni  da lui denominata “quarta teoria politica” in relazione alle precedenti tre espresse dalla cultura occidentale : Liberalismo, Socoialismo e Fascismo. L’offensiva del,le potenze di mare contro quelle terricole incomincia grosso modo con il Regno della Regina Elisabetta I detta  la Grande nel XVI secolo  che giustappunto sceglie il mare e la potenza economica del commercio  facendone l’assoluto protagonista della vita sociale del Paese  e mettendo in sott’ordine tradizione, lealta’ , onore , prova evidente un  delinquente comune di  un certo ingegno e abilita’, il pirata Francis Drake viene creato nobile grazie alle sue ruberie  devolute pero’ al suo Paese, inaugurando così quella mercificazione della distinzione  che perde il suo carisma nobiliare  e che dura ancor oggi (non sono i campioni di incassi: attori, campioni sportivi, intellettuali di successo, industriali, commercianti e quant’altro sempre legato all’interesse,  ad ascendere al titolo di Sir, da Drake appunto,  ai Beatles, a Popper, a Alec Guinnes a Jackie Stewart, a Tom Jones,
ovvero  l’aristocrazia di chi riesce a portare profitti? 
Sono due gli eventi, sempre in ambito anglosassone  che danno una marcia in piu’ a questa marinizzazione e conseguente commercializzazione  del mondo:  la rivoluzione industriale e la nascita della massoneria,  entrambi databili al secondo decennio del XVIII secolo, giusto  trecento anni prima di forse l’ultimo tentativo di prevalere nel dominio del mondo intero tramite l’invenzione di un virus  e  spacciare una falsa pandemia per una calamita’  ovvero una scusa per sottoporre l’umanita’ ad una vera societa’ distopica tramite un terrorismo di tipo sanitario. Con un mezzo (l’industrializzazione e mecca
nizzazione delle
risorse) e una istituzione settaria ( supporto al bottegaismo) l’Inghilterra comincia sistematica a tessere le fila del suo mercimonio  fomentando rivolte rivoluzioni ovunque con grande dispendio dell’unico valore ammesso come  scambio, cioe’  il denaro. Non partecipa alle guerre tra Stati terricoli come Prussia e Austria, ma in America fomenta una rivolta contro se’ stessa (quella dei coloni americani) per costituire una sorta di unione vassalla che un giorno potrebbe rivelarsi continuatrice del suo principio  bottegaio . (vedi in tal senso le acute considerazioni sempre di Carl Schmitt sul concetto di “isola piu’ grande” per continuare a perseguire i suoi “interessi eterni”; subito dopo se la prende con la Monarchia francese da tempo immemorabile sua principale rivale  nella  lotta per la supremazia continentale dell’europa ed ecco che fomenta la tristemente nota sanguinaria Rivoluzione francese. Con Napoleone diciamo che la cosa le sfugge di mano (un po’ come succedera’ con Kennedy nel XX secolo e con Trump nel XXI - speriamo con pero’ esito piu’ positivo per noi tradizionalisti e terricoli) . Napoleone che pure era stato affiliato alla Massoneria ed era il  frutto piu’
Buonaparte dovette tutto il suo successo a Barras fin da Tolone
e sopratutto durante 1^ campagna d'Italia
 
appariscente dell’arci massone Paul Barras che ne aveva fatto il suo pupillo , abbagliato dai suoi non troppo chiari successi (c’era stato dietro sempre Barras specie nella prima campagna d’Italia,  e sai, quando sei riuscito a convincere uno che sei una sorta di semidio invincibile vedi le stesse dichiarazioni del Generale Buonaparte subito dopo la battaglia del Ponte di Lodi, e’ difficile poi fafrlo tornare nei limiti della sua figura di Generaluccio squattrinato e neppure particolarmente dotato, ma tutto costruito), si era ben presto “montato la testa
“ e aveva subito pensato di non  sver bisogno di aiuti esterni (niente
piu’ Barras col nuovo secolo e neppure niente piu’ Inghilterra e Massoneria, specie dopo essere entrato nella parte del Generale piu’ che fortunato - vedi Marengo nel giugno 1800  e le conferme del biennio di cinque anni dopo (1805-1806), quando perfino Hegel  vedendolo sul suo cavallo bianco dopo la battaglia di Jena  lo considero’ l’incarnazione dello spirito della storia (gli storici non ci dicono pero’ se il filosofo conservo’ questa impressione dopo la battaglia di Eylau (gennaio 1807) dove solo una forzatura nel
mantenimento di truppe sul campo, impedì di valutare l’esito di questa battaglia un disastro.) Ricomposto il passo falso Napoleone  dopo la battaglia di Waterloo,  questa volta pero' le mire inglesi sul continente furono sistematicamente frustrate da un appartenente alla piena tradizione terrestre conservatore, tradizionalista e estremamente efficace e capace  senza i velleitarismi di Napoleone : il Principe Klemens von Metternich che per oltre trent'anni riusciì a perseguire un ordine puramente terrestre  nel pieno rispetto della tradizione recuperata e dell'ordine.  Fu lui molto piu' di Napoleone la vera bestia nera dell'Inghilterra  che le impedi' sistematicamente di intromettersi negli affari continentali. Fu all'incirca  dopo oltre trent'anni di questo tipo di smacchi che Massoneria
e Regno d'Inghilterra (molto piu' correlati e interconnessi di quanto potrebbe immaginarsi) concepirono una strategia che avrebbe loro permesso di insinuarsi con maggiore efficacia negli affari degli Stati Continentali :  appoggiare le proteste, le istanze cosidette liberali, i motivi di insoddisfazione e quindi anche di ribellione di ogni singola entita' nazionale, o statarello che sia : dalla Francia, l'Austria, la Grecia, la Turchia, i singoli Stati  e statrelli cui era composta l'Italia . Occorreva quindi una dose molto elevata di quello che oggi chiamiamo buonismo, ovvero una generale diffusa ipocrisia che faceva prendere le parti dei cosidetti diseredati , ma solo per il loro potenziale di sovvertimento che queste frange di popolazione avevano in nuce, equesto profondendo in tali iniziative  una altresì  elevata capacita' di finanziamento, ovvero capitali disponibili per foraggiare appunto tali movimenti.   Una prassi, che non e' difficilile riconoscere fattasi piu' che comune nel corso degli anni e diventata un vero e proprio modus operandi di tutte le cosidette elites fondate sul denaro e sullo spirito bottegaio di cui l'inghilterra aveva  profuso tutta se stessa. Se dunque Feynman in fisica quantistica pone un integrale sui cammini per addivenire a diverse possibilita' di rapportarsi con un fenomeno, l'Inghilterra la nazione bottegaia per eccellenza ha sempre posto nella sua prassi di potere  un integrale sulle rotte del suo sviluppo marittimo e commerciale, teso a dominare le nazioni del continente  europeo a tendenza terricola.  

 

 

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