mercoledì 17 settembre 2025

IL PERCHE' CI SIAMO SALVATI

 

Quando eravamo ai tempi più crudi della farsa pandemica, c'è stato in me un momento di grande sconforto, in particolare nel periodo della vittoria di Biden in Usa (nov. 2020), col suo carico di assurdita’  e paradosso ( un demente alla guida del Paese piu’ potente del mondo) perché credevo che oramai ci fossimo in tutto e per tutto allineati alla non piu’ fantascientifica distopia Orwelliana e che  i vari Soros, Gates, Schwab, Rotschild, Morgan e altri magnati, tutti quelli insomma che stavano perpetuando quella sorta di macchinazione, non piu’ nella nostra immaginazione, ma nella piena realta’ del nostro quotidiano, avessero oramai partita vinta (se sono riusciti a far passare questo” mi dicevo e dicevo a tutti quei pochi che ancora avevano conservato un briciolo di ragione
(l’oramai simbolo a livello di summa di negativita’ di Biden),  il mio amico Paolo Letizia ribatte’ "No! Non hanno vinto perché non si metteranno d'accordo! - Se la concorrenza e’ il motore del nostro mondo a capitalismo avanzato e quindi il mercato, anzi i mercati e sempre piu’ globalizzati, sono l’asse portante del suo funzionamento, come e’ possibile che riescano a costruire una societa’ che contempli questa eventualita’ del loro annullamento? In effetti è questa la chiave per capire come mai dalla seconda metà del 2022 la soluzione distopica abbia
cominciato a
mostrare le sue crepe. In effetti come giustamente osserva Costanzo Preve inuno dei suoi pregevolissimi saggi, il capitalismo avanzato a forte strutturaconsumistica, quella che io continuo a chiamare con il massimo disprezzo “bottegaia” vive di concorrenza, che va a lambire tutte le manifestazioni della società:  se questa concorrenza e’ di fatto  azzerata con tutte le idiozie tipiche di quel periodo (distanziamento, isolamento, confino a casa, lasciapassare (l’infame green pass, che come tutte le cose infami ha un idioma anglosassone) per andare in giro e accedere a negozi, luoghi di lavoro, di ritrovo, di svago, privazioni e imposizioni assurdi (il caffe’ seduto al bar ma non in piedi o viceversa, il virus cioe’ il contagio
della terribile pestilenza (mai identificata) capace di balzi
stratosferici, ma solo da una certa ora, proprio come una puttana con camera aore  o tipo il film del 1962 di Varda  “Cleo’ dalle 5 alle 7”. Condividiamo dunque l’assunto di Preve anche a livello filosofico  laddove si dice a chiare lettere che “non può esistere alcuna pianificazione centralizzata dell'estorsione del plusvaloreeconomico, sociale,  geopolitico”  e neppure sanitario, aggiungo io come l'esperimento del 2020 poteva lasciar intendere. Difatti se ci fossero organi o persone pianificatrici centralizzati (per intenderci tipo dr. NO della Spectre) l’intero potere  capitalista diverrebbe subito riconoscibile e automaticamente più debole. Il turbo capitalismofinanziario, economico, strutturale è tanto forte proprio perché indistinto, sconosciuto:  se ci fosse una Bastiglia o un Palazzo d'Inverno da assaltare, perderebbe buona parte della sua forza, proprio come successe ai tempi delle due rivoluzioni più famose della storia. Soros, Gates o Blakrock, la UE, le lobby farmaceutiche e i fabbricanti d'armi, non sono più fortezze da assalire, ma un gas velenoso che avvolge tutta l'atmosfera, e come i gas della grande guerra, hanno ognuno una sua composizione letale che però non e cumulabile una con l'altra. Ecco dunque disvelato il motivo del perche' ci siamo salvati e i cialtroni del virus, della pandemia e di tutte le colossali fregnacce che hanno cercato di farci ingoiare, potranno ancora con patetici espedienti (spot demenziali di ridicolo allarmismo sui vari social, articoli paleesemente sponsorizzati anzi del tutto finanziati da Case farmaceutiche, e altri mezzucci del genere)  cercare di farci tornare all'idiozia  di quegli anni, ma oramai non convincono piu', e ripeto  e qui debbo tornare all'affermazione di quel mio amico "non si metteranno d'accordo" che vale  mille, milioni di volte di piu' di presente prese di coscienza della popolazione mondiale (italiana in particolare stante il grado di convincimento del nostro Paese con quel vergognoso 95% di persone che si sono fatti inoculare un del tutto inutile  vaccino - inutilita' dimostrata al 100 % senza ombra di dubbio e persino con un meno sbandierato effetto iatrogeno ad alta letalita') .  

A questo punto , assodata la vera motivazione del perche' la distopia non e' stata un trionfo per il sistema liberalista (spirito bottegaio coi loro padroni e padroncini ) coi suoi servi scientisti della sinistra (servi e garzoni di bottega) , andiamo ad analizzare come mai l'impianto sanitario con quel viscerale archetipico terrore della malattia, sia stato l'elemento trainante del tentativo distopico  Sono 50 anni buoni che ragiono sul motivo della malattia, e del terrore che con  essa si  riesce a mettere in atto : ho messo in campo praticamente tutti,  Ippocrate ovviamente, ma anche più recentemente i vari cialtroni della medicina ufficiale che però non erano medici tipo Pasteur, Koch, Flexner e soprattutto Rockfeller che col suo petrolio e derivati (e immancabilmente il profitto del mercimonio può essere considerato l'alfa e l'omega di tutta la medicina moderna altamente iatrogena per lo sconsiderato impiego di farmaci e vaccini. Poi sono venuti , nel mio apprendimento gente più seria, un pizzico di Freud e Jung, quindi Groddeck, Reich, Lowen, Matte'Blanco, Lacan e finalmente lui, il grande disvelatore dell'arcano della malattia Rick Geerd Hamer che ha

scoperto che la malattia non è la malattia, cioe' quello che con sacro terrore viene denominata appunto malattia, ma solo il tentativo di recuperare l'integrità corporea compromessa dal conflitto tra gli organi preposti al confronto con l'ambiente e il contesto esterno (tramite i 4 foglietti embrionali dell'endoderma, mesoderma arcaico e recente, ectoderma) ma allora ecco che e' malattia tutto quel negativo con tanto di annesso dolore e debilitazione che  sostanzialmente prende il posto della mancanza, cioè il vuoto della reazione, da cui appunto origina  la paura ed ecco il proliferare dei sintomi che sono sempre sintomi di conversione che qualcuno potrebbe anche chiamare di proiezione: sostanzialmente possiamo affermare senza tema di errore, che e' la paura, l'essenza della malattia, la paura che incutono i vari sintomi di conversione che giustappunto si proiettano sugli organi preposti al confronto dai foglietti embrionali  C'è da aggiungere qualche postilla alla filippica contro la malattia che nel suo sintomo non è altro che paura. Tutto può essere considerato malattia in quanto paura del sintomo di conversione sull'organico con tanto di proiezione. Ad esempio la vecchiaia è un classico esempio di paura alla reazione del corpo, e lo stesso l'ingrassare il cui sintomo di vedersi aumentare la ciccia ingenera paura (a quale foglietto embrionale vogliamo addurla? Direi il mesoderma recente (midollo cerebrale), cioè il relazionarsi con un contesto nel quale sei compromesso come presenza, un po' lo stesso dell'invecchiare) la verità è che tutta la vita fino alla morte abbiamo a che fare con sintomi di conversione che sono effetto del connubio /conflitto del corpo con il contesto, la cui proiezione riflette sempre un buco dell'io, una mancanza, essendo l'io il sintomo per eccellenza

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