
Valdo Vaccaro e'una persona molto vicina al mio modo di intendere : ecco cosa diceva agli inizi della farsa di pandemia di un inventatissimo virus denominato Covid 19 : "il clima di incertezza e di confusione di questi mesi è tale che si sente la necessità di riflettere su cosa è la salute e cosa la malattia, su cosa bisogna fare e non fare e davvero per venirne a capo. Molta gente, a ragione o a torto lascio a voi decidere, mi accredita di aver introdotto la Health Science Igienistica in Italia, una scuola dirompente e alternativa rispetto alle teorie sanitarie che si rifanno a Pasteur e al famigerato rapporto Flexner del 1909 propiziato dalla massiccia entrata nel settore medico delle famiglie Rockefeller (re del petrolio) e Morgan (re dell’acciaio e delle ferrovie americane). Una Health School Igienistica che mette in seria discussione e in imbarazzo simultaneamente i pilastri che reggono la Medicina Sintomatica sul Sintomo e la Medicina Batteriologica-Virale. Pilastri che in questo paese sono intoccabili e dogmatici, forse anche per l’assoluto-geloso-esclusivo dominio delle tante Università Mediche italiane, con in testa Bologna, Padova, Pisa, Pavia, Roma (Sapienza, Bambin Gesù, Cliniche stile Spallanzani).

ESISTE ORMAI UNA LOTTA EPOCALE TRA IL REGIME SANITARIO E LA SCUOLA IGIENISTICA : LA MALATTIA È AMICA E NON VA CURATA Da una lunga esperienza personale di oltre 50 anni,(dice Valdo Vaccaro ma io Mario Nardulli molto meno, ma a livello di sintomo e relativi dubbi, risalente addirittura a prima : 1959 cioè 62 , ma anche da millenni di storia della medicina naturale, E SOPRATUTTO UNA SPASSIONATA ESAMINA DELLE 5 LEGGI BIOLOGICHE DI UN RIVOLUZIONARIO DELLA MEDICINA DEL CALIBRO UNICO DI GEERD RYKE HAMER) ; si è capito senza alcun dubbio che è impossibile eliminare le malattie con mezzi artificiali ed invasivi. Se si vuole guarire davvero in modo sicuro e stabile, senza effetti collaterali, si deve ricorrere soltanto ai mezzi che Madre Natura ci offre, non escluso un uso corretto del cervello e quindi della ragione e della conoscenza Sorge la domanda che Hamer si è fatta all'inizio della sua Rivoluzione Copernicana : è giusto e razionale curare una malattia, guarire da una malattia, combattere una malattia?”. Come vedremo nelle prossime righe la risposta per quanto sbalorditiva possa sembrare è NO, poiché la malattia è amica e non va curata, a parte ovviamente gli interventi di emergenza e di pronto soccorso. Se stabiliamo il fatto che la malattia non è il sintomo per quanto fastidioso ma qualcosa di ben diverso le cui cause vanno cercate nei fattori causanti che stanno a monte, e che la malattia rappresenta addirittura il percorso guaritivo, ossia la cura vincente della malattia stessa, allora comprendiamo perfettamente che curare una cura appare essere un controsenso, una contraddizione in termini. Qualunque sia la tua situazione tu potrai uscirne in modo brillante, a patto di credere in te stesso e nelle tue risorse interiori, e di non fare affidamento su interventi e cure estranee, esterne e non naturali. Se vuoi guarire da solo,

LA SALUTE NON RIENTRA AFFATTO NEGLI OBIETTIVI DELLA MEDICINA, anzi come e' stato più volte osservato il desiderio indistruttibile della medicina, con ancora più forza di quella infanzia posta da Freud alla base della felicità , è di fare di ogni sano un malato (oggi in questo periodo di cattività da un virus inventato, o meglio più che inventato, adattato a recitare tutte le infami parti che un potere infame ha deciso di far recitare, ne abbiamo una riprova lampante : che cosa è la scoperta dell'asintomatico nell'ambito del contagio da corona virus se non un sano che viene giudicato un malato?) La verità è che la Natura pensa a tutto, ed ecco spiegato perché la malattia è una reazione di conservazione che l’arte medica dovrebbe favorire e mai contrastare, come sta invece continuando a fare in modo testardo e impenitente. I lettori pensano ancora che questi ragionamenti per quanto logici, veritieri e condivisibili interessino alla Medicina? La risposta è che non le fanno né caldo né freddo. Anzi, le danno un grosso fastidio. Sta facendo di tutto e di più per farli scomparire dalla mente umana, per boicottarli e farli naufragare. Non dimentichiamoci che l’obiettivo primario del Regime Sanitario non è la salute umana e dell’ambiente, ma il danaro e il potere, ed ecco perchè ad esempio Hamer e i suoi seguaci continuano ad essere avversati, derisi perseguitati : essi non hanno paura e niente e nessuno fa paura al potere costituito come chi non ha paura e insegna al prossimo a non averne Da rilevare ad esempio e questo è uno dei punti fermi della rivoluzione Hameriana che non bisogna temere la febbre, trattandosi di un mezzo naturale che l’organismo adopera per avvertire l'organismo che è stato toccato un limite, ridurre o respingere la febbre con dei medicinali è un delitto imperdonabile in quanto si paralizzano le difese naturali dell’organismo, caricandolo di veleni che ne ostacolano la vera e stabile guarigione. La febbre è conseguenza diretta della intensa fermentazione interna. Trattasi di un processo infiammatorio. e le le infiammazioni, insegna sempre Hamer non vanno soppresse con dei farmaci anti-infiammatori. Le infiammazioni sono altrettanti processi di guarigione. Tutto l’opposto di quanto pensa, dice e fa la medicina ufficiale. Incredibile ma vero. Non appena l’organismo si accorge di avere al suo interno uno scomodo e ingombrante deposito di tossine (superiore al suo personale limite di tolleranza ai veleni), se ha forza vitale sufficiente, cerca di liberarsene con una azione violenta, con una fase acuta, dove ad esempio l’intestino trasforma le sostanze putrescibili in liquido o gas che si espande su tutto il corpo e cerca di uscire tramite i canali cutanei mediante traspirazione. Sudare infatti fa benissimo. Lo stesso dicasi per la tosse che ha sempre una correlazione con la paura e il suo appuntarsi sui foglietti embrionali deputati alla gestione della paura ovvero il sistema respiratorio Il lavoro ripulitivo, di qualsiasi tipo esemplarmente descritto da Hamer con le sue 5 Leggi Biologiche, le due fasi simpaticotoniche e vagotoniche, e l'attivazione dei microbi preposti al riordino della compromessa funzione d'organo, compromessa sempre e solo da un da un trauma di qualsivoglia entità esige e consuma energie e può rendere a volte il malato più debole e perplesso, oltre che sfiduciato.

Quando sarete diventati sani, sereni e dotati di “comune” buon senso, ogni paura di contagio sarà bandita dal vostro spirito e dal vostro modo di pensare, e per voi non esisterà alcuna malattia contagiosa. Laddove c’è salute e intelligenza non v’è posto per la malattia e la paura, così come in una stanza dove penetra la luce del sole non vi può essere posto per l’ombra. Tutte le malattie sono guaribili se solo si sa ritornare alle Leggi Naturali. Le malattie inguaribili non esistono, mentre esistono e sono in tanti i malati inguaribili, persone normali diseducate e distorte mentalmente dalle falsità evidenti e ripetute della scienza medica. Persone che si aspettano la guarigione dai medici e dai loro medicinali, o magari da un dio che ascolta le loro preghiere e le loro invocazioni. Ma quel dio non li aiuterà. Il dio autentico non si può degradare a a dispensatore di regali e di riti vudù. La Natura non ha previsto organi speciali per eliminare e depurare i veleni contenuti nelle sostanze chimiche e nei vaccini. Qualsiasi medicinale, qualsiasi cura sul sintomo volta a tacitarlo e sopprimerlo, rappresenta per il corpo una dannosa interferenza tanto più grave se tale sostanza viene presa a piccole dosi e passa nel corpo senza dolori e senza sconvolgimenti, con la convinzione e l’illusione (l’effetto placebo) che farà bene. Allopatia e omeopatia in questo senso si equivalgono. Vero è che molti omeopati usano chiamarsi tali per convenienza, anche se poi nella realtà tendono ad essere alternativi, naturalisti e igienisti. L’inghippo dell’omeopatia sta proprio nel voler allenare e preparare il corpo ai veleni per motivi preventivi, che è poi il tipico concetto della vaccinazione. Il meccanismo delle cure è sempre deviante. Se un medicinale, che è sempre un veleno estraneo per il corpo umano, viene ad aggiungersi alle tossine del male pre-esistente, l’organismo è costretto a bloccare il suo lavoro eliminativo per neutralizzare prima, nella misura del possibile, il nuovo veleno introdotto L’intossicazione causata da medicinali e vaccini è ben più grave di quella provocata dai mali stessi che si vorrebbero neutralizzare. Quando i medicinali calmano, essi in realtà provocano grossi inconvenienti:
Arrestano assieme al dolore e ai sintomi tutte le reazioni utili dell’organismo
Annientano le difese del sistema nervoso
Paralizzano l’azione del fegato
Bloccano pure i reni
Aggiungono alla malattia il fardello della ulteriore tossicità.
In conclusione vanno a caratterizzare la medicina con l'appellativo che a tutt'oggi è quanto mai appropriato e informante MEDICINA IATROGENA. la malattia e non è che un campanello d’allarme, un avvertimento della Natura per avvertirci che traumi, portamenti scorretti, residui tossici, si sono accumulati oltre la tolleranza e la sopportabilità del corpo. Il nostro dovere a quel punto non è di silenziare il campanello ma di accentuare il suo richiamo e di comprenderne il significato, aiutando la Natura con dei mezzi naturali ad eliminare queste scorie mentali e fisiche e non a nasconderle con delle sostanze chimiche. La malattia non è una sventura che ci colpisce a caso, ma è al contrario la giusta e logica conseguenza dei nostri sbagli e delle nostre mancanze verso le Leggi Naturali alle quali siamo tutti sottomessi. Quanto alle vaccinazioni, i medici degli ultimi decenni erano molto franchi e diretti, e nessuno aveva il coraggio di minacciarli o radiarli. “Questa terapeutica aggressiva contro il microbo vivo e morto, lede l’organismo, falsando e sconvolgendo il gioco delle relazioni difensive”, dice il dr Jottras. Più specifico ancora il dr Carton, per il quale “Le vaccinazioni multiple di cui oggi infuria la mania nella medicina infantile (vaccini, sieri, iniezioni anti-tossiche) costituiscono una grave insidia per la resistenza futura del bambino. Ogni iniezione di un veleno microbico porta una tara morale, disorganizza la specificità individuale, sporca il sangue, stanca gli emuntori, prepara sfinimenti e trasformazioni morbose a non finire”. Le iniezioni hanno in teoria il vantaggio di non stancare l’apparato digestivo, ma il medicinale o il vaccino che entra direttamente per intravena nel sangue venoso o per intra-muscolo vi resta come veleno e non sarà mai assorbito dal sangue o dall’organismo. La natura non sopporta violenze o interferenze di alcuna specie. Se un malato ha bisogno di ferro non è che iniettandogli della ferritina potremo guarirlo. Vaccini, farmaci e integratori sintetici sono dei veleni che è molto difficile in seguito sloggiare ed evacuare. Per eliminarli completamente bisogna seguire lunghi anni di cure naturali per farlo. Occorre rieducare l’organismo, insegnandogli ad estrarre da sé il ferro inorganico assunto. L’azione stessa dell’iniezione è ancora più dannosa della assunzione del farmaco per via orale. Avete mai visto un malato desiderare una iniezione? Al contrario la gente sana e malata ne prova giustamente disgusto, paura e sospetto. Per eliminare dall’organismo il veleno delle iniezioni dei vaccini, della penicillina, della streptomicina e di altre cose simili, occorrono dai 10 ai 20 anni di cure naturali, mentre le malattie in genere, se affrontate nel modo giusto, si risolvono nel giro di 3 anni. Se vi è ancora in voi un senso di pulizia e di dignità non sopporterete alcuna iniezione, trattandosi di un brutale e innaturale atto di violenza alla natura, oltre che un atto indegno da essere umano. La Medicina non ha ancora capito la necessità di confrontarsi, di evolversi, di progredire. Non ha capito ancora l’importanza di riconoscere i suoi errori di base. La Medicina si è messa su una falsa strada, una strada che sta degradando moralmente, spiritualmente e fisicamente l’Umanità. Bisogna che essa cambi in modo drastico e radicale, se non vuole affondare in modo definitivo ed irreparabile.

sono io Mario Nardulli, non medico, non scienziato, ma persona che dal 1959 persegue questa diatriba con gli stati, anzi flussi organici di salute e malattia, cercando spasmodicamente una comprensione e che come fa mostra nel presente articolo ripreso da Valdo Vaccaro, utilizza nella sua ricerca tutti gli apporti degni di nota sulla base di una conoscenza più articolata e profonda che fa capo a studiosi qui citati come Bernard, Bechamp, Rife, Hamer , ma anche meno scienziati e più filosofi come Freud, Groddeck, Jung, Steiner e perfino romanzieri sensibili a tale tematica quali Dante Alighieri, Boccaccio, Manzoni, Cervantes, Melville, Poe, Stoker, Thomas Mann, Calvino, aggiungendovi altresì le più ardite formulazioni della fisica quantistica coi suoi rivoluzionari principi, effetti, esperimenti e "quanto" altro da Plank, Maxwell, Einstein, Bohr, Heisenberg, Schrodinger, De Broglie, Dirac, Bohm, Bell, Feynman, etc. utilizzando altresì il paradigma di alternanza della scienza di Kuhn


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