E’ uno dei piu’ triti luoghi comuni quello di affermare che la medicina moderna avrebbe allungato la vita della gente - si riportano dati che dicono che l’età media di vita, chesso’ dei tempi dei Romani o ancor peggio del medioevo non arrivava ai trent’anni di vita, salvo pero’ a rimarcare che un Giulio Cesare non era considerato affatto vecchio all’eta’ di 56 anni e per toglierlo di torno erano stati costretti ad assassinarlo, così lo stesso per la piu’ parte dei personaggi famosi, quando non uccisi in congiure o pronunciamenti, quasi tutti arrivati ad una eta’ piu’ che ragguardevole (Scipione, Catone, Cicerone, Augusto, Tiberio etc.) e lo stesso dicasi per i cosidetti “secoli bui” del Medioevo (i vari Papi, i Reali, i Dogi di Venezia molti dei quali ancora attivi superato i novantenni), fino ai secoli successivi antecedenti la Rivoluzione Industriale di meta’ secolo XVIII con la quale si suole indicare l’inizio della eta’ moderna. Abbiamo fatto cenno della longevita’ì di Papi, Reali, Dogi e comunque persone di spicco: un Dante indicava il limite di “nostra vita” nei settantanni e siamo nel 1300, nei secoli successivi ci sono stati politici, artisti ottuagenari e addirittura novantenni ancora perfettamente attivi come Michelangelo, ribadendo comunque che la maggior parte delle persone di agiatezza o anche di media agiatezza, arrivavano tutti abbondantemente sopra la soglia della sessantacinque anni, eta’ che ancor oggi e’ giudicata di limite alla soglia della vecchiezza e questo molto molto prima dell’affermarsi della medicina cosidetta moderna. Sembra insomma che la statistica non si applichi alle persone con un certo tenore di vita, ma solo alla massa di diseredati, che vivevano per lo piu’ in disastrose condizioni di igiene ed anche di enorme penuria alimentare, aggiungendovi a questo le fatiche e i pericoli del vivere quotidiano cui erano esposti contadini, manovali, financo artigiani e soldati di basso grado, tra carestie, guerre, assedi . Insomma per farla breve considerando l’eta’ media delle persone si sarebbe piu’ che raddoppiata quella famosa eta’ media di vita, ma nulla o quasi nulla si sarebbe aggiunto all’eta’ di una persona benestante.
Quindi precisiamo che la medicina moderna, ovvero quella serie di scoperte, invenzioni, anche nozioni e nuove abitudini, che ha cominciato ad affermarsi parecchio dopo la Rivoluzione Industriale e soprattutto col positivismo del XIX secolo, riguarda non la vita in generale come fenomeno biologico, che ripetiamo non ha aggiunto un giorno di piu’ a quello che e’ sempre stata - ottantenni, novantenni, come abbiamo visto anche arzilli, ce ne sono sempre stati e neppure sono mancati i centenari, per cui lo straordinario allungamento non puo ‘ essere addotto ad una qualche nuova pratica di chissa’ quanto nuova straordinaria scoperta, ma piuttosto ad una diffusione di uno stato che prima era di pochissimi e via via col tempo e’ cominciato a diffondersi: potremmo azzardare ad una sorta di democratizzazione, di emancipazione di uno stato d’essere privilegiato, divenuto sempre piu’ comune : quello della persona ben nutrita, non oberata da pesanti lavori, non sottoposta a ripetuti disagi. Non si tratta quindi di efficacia, ma piuttosto di diffusione e per la verita’ in questo la medicina c’entra poco, anche perche’ quella che si considera al massimo grado medicina moderna non e’ quell’insieme di conoscenze, abilita’ che farebbero si che la qualsivoglia affezione venga subito contrastata e respinta , ma piuttosto una serie di rimedi a posteriori che pochissimo incidono sul decorso di una patologia. Quando questa medicina ha voluto poi cimentarsi sulla prevenzione di tali patologie o malattie, come sempre piu’ tali stati sono stati denominati, ha mostrato tutta la sua pochezza. Non parliamo infatti piu’ di quel famoso “occhio clinico” cui faceva riferimento anche il grande Medico dell’antichita’ Ippocrate, di cui i medici di vecchissima generazione quelli che la nostra generazione (nati intorno alla meta’ del XX secolo) ha fatto appena a tempo a conoscere nell’infanzia, esercitavano con naturalezza e vera competenza e neppure di quella medicina fondata sulla fattualita’ del pronto intervento su organo colpito da trauma, come l’anestesia e la chirurgia, che in effetti hanno risolto molti problemi, legati alla contingenza dell’evento, secondo il detto da alcuni attribuito sempre ad Ippocrate, ma da altri a Galeno, del “Divinum est sedare dolorem”, parliamo in verita’ della medicina affermatasi grazie al nume tutelare del denaro e di societa’ fondate sulle speculazioni commerciali e di mercato, quella che ha origine nella Rivoluzione industriale e nello spirito bottegaio della cultura anglosassone, affermatasi soprattutto nel XIX secolo con lo sviluppo di quella cultura positivista e tutto sommato commerciale cui avevano dato impulso una serie di teorie di pensatori prevalentemente inglesi (Smith, Malthus, Say, Ricardo, Stuart Mill, Spencer, etc) , ma di ispirazione hegeliana, il cui corpus filosofico al di la’ delle apparenze si sposava appieno ad una concezione di compravendita anche di idee; così soprattutto nel conflitto “servo-padrone” della Fenomenologia dello Spirito, o vieppiu’ in tutte le morti rituali della storia, dell’arte, scandite dalla famosa dialettica ed anche di risibili incontri con personaggi, improbabili rappresentanti di un certo spirito come ad esempio il mediocre e gonfiatissimo genio militare di Napoleone Bonaparte, visto
all’indomani della battaglia di Jena, che avrebbe incarnato lo spitito della storia (sarebbe stato curioso vedere come si sarebbe portato il nostro super filosofo avesse avuto lo stesso incontro con Napoleone, ma appena qualche mese dopo, ovvero dopo Eylau e non Jena ). L’unico vero spirito che sta alla base della medicina moderna e’ come abbiamo detto, quello commerciale, bottegaio che ha i suoi prodromi nella mentalita’ bottegaia anglosassone, il cui testimone e’ stato piu’ che degnamente raccolto dagli Stati Uniti d’America come ulteriore elemento di potere e dominio talassico e non terricolo secondo la illuminante interpretazione di Carl Schmitt in “Terra e Mare”. Diciamo che l’atto di nascita della medicina moderna e allopatica si ha con le pseudo scoperte di Louis Pasteur un vero e proprio arruffone della scienza che aveva spacciato delle teorie di suoi maestri (soprattutto Bechamp) per sue al fine di acquisire credibilita’ non tanto per desiderio di gloria, quanto di vil denaro, favorendo una concezione di perniciosita’ dei microbi, che ben si adattava alle speculazioni di un onnipotente industriale del petrolio come Rockfeller che con la sua fondazione e l’avallo di prezzolati scienziati intendeva dominare il mondo della farmacologia scagliandosi contro la medicina naturale e favorendo l’impiego della chimica e quindi del petrolio nei farmaci. Io non credo come e’ stato ipotizzato da qualcuno, che la fondazione Rockefeller con l'invenzione della medicina moderna avesse intenzione di ridurre l'età media di vita della gente, rendendo sempre più deboli e malate le masse, questo e’ un fenomeno indotto ed e’ un po’ di contrappasso a quanto osservato su eta’ media di vita e vita biologica . A Rockfeller e ai suoi accoliti delle lobbies farmaceutiche, soprattutto dopo il famigerato Protocollo Flexner del 1910 (siamo quindi arrivati al XX secolo, cioe’ appena ieri) importava sancire la fine di ogni naturalezza dei trattamenti terapeutici e stabilire il primato assoluto del farmaco chimico derivato dal petriolio, proprio facendo leva sulla teoria di una perniciosita’ dei microbi, invisibili e spesso e volentieri neppure esistenti animaletti nemici del genere umano, la teoria appunto che gli aveva confezionato a bella posta Pasteur contraddicendo platealmente l’assioma del grande fisiologo Claude Bernard “il microbo e’ nulla, il terreno e’ tutto!” E’ stato detto anche questo che attraverso farmaci, vaccini e piu’ recentemente chemioterapia la fondazione Rockefeller ha avuto, e anche questo testimone e’ stato prontamente raccolto (Big Pharma, OMS, Bill Gates, Open Society di Soros, etc.), e ha intenzione di eliminare gran parte della popolazione mondiale( sorta di ritornello dei vari eredi di Rockfeller, di Schwab, Kissinger, Gates, insomma i soliti noti) Eppure come spiegare il fatto che proprio la popolazione mondiale intesa come massa e non come singolarita’ biologica Eppure paradossalmente e’ proprio l'età media si innalzata. Come è possibile ciò? In realtà se noi diamo uno sguardo ai libri di storia vediamo che l'età media di vita delle classi agiate del passato (Roma antica, medioevo, età dei lumi, ecc.) si aggirava - come oggi - intorno agli 80 anni. Per lo più - vedendo quanto riportato dai libri di storia - la vita di condottieri, monarchi, nobili, scrittori, filosofi e di tutti gli appartenenti alle classi superiori era molto lunga e terminava in media intorno ai 70 - 80 anni. Chi moriva prima erano gli uomini appartenenti alle classi inferiori, alle classi disagiate e senza redditi. Ma perché questa gente moriva prima? Forse perchè la medicina antica era meno efficace della medicina moderna? La medicina antica non era per nulla meno efficace della medicina moderna, anzi, considerando quel famoso “occhio clinico” la perizia acquisita sul campo da medici di buona volonta’, forse era anche migliore. Ma allora perchè l'età media della gente si è innalzata e le aspettative di vita si sono fatte così dilatate ? ? La risposta è più semplice di quanto si creda: l'età media si è innalzata perchè sono stati inventati l'Istituito delle pensioni, i servizi sociali e tutto l'insieme di misure di sostegno che lo Stato prevede per le classi più umili e disagiate. L'erogazione delle pensioni ha fatto sì che le persone non più in età di lavoro potessero vivere più a lungo una volta espulsi dal mondo del lavoro. Ciò che faceva morire prematuramente queste persone infatti era - non il fatto che non fosse stata ancora inventata la medicina allopatica - ma il fatto che non disponessero di alcun reddito una volta buttati fuori dal mondo del lavoro. Se queste persone non muoiono più a 50 o 60 anni è perchè essi adesso hanno di che vivere, perchè hanno un reddito sicuro. Togli a queste persone la pensione (o la disoccupazione prevista per chi perde il lavoro) e vedrai come da subito l'età media di vita della popolazione si riduce bruscamente di 20 o di 30 anni. Lo stesso discorso si deve fare per bambini orfani, vedove, handicappati, mutilati, ecc. Senza l'aiuto dello Stato queste persone non avrebbero nessuna possibilità di sopravvivere. Dunque non è stata la medicina moderna ad innalzare l'età media di vita della popolazione ma semmai, l'invenzione dello Stato Sociale, la creazione di istituti quali la pensione, la disoccupazione e dei servizi sociali, tutto un insieme di istituzioni che specie i Paesi che non si sono fatti irretire dal populismo buonista e ipocrita delle ideologie di sinistra, hanno sviluppato proprio in concomitanza con l’affermarsi purtroppo della malefica medicina moderna fondata sulla chimica e sul petrolio In uno stato di estrema povertà e di miseria la funzione della medicina e' praticamente inesistente, non solo la cosidetta medicina tradizionale, ma anche quella omeopatica , la Ayurvedica, i vari metodi terapeutici, le strumentazioni piu' sofisticate e, udite udite... persino l'unica medicina valida escientificamente fondata, in quanto riposante sulla connessione cervello-corpo-organo come la medicina di Hamer potrebbe fare fare ben poco; difatti la gente muore ugualmente di fame, di abbandono di disperazione... nonostante Hamer e le sue 5 Leggi Biologiche…una persona senza mezzi e senza prospettive di vita, senza reddito e senza lavoro, abbandonata a se stessa è praticamente impossibile, che non cada malata, aggredita da tutti i traumi, da tutte le DHS di questo mondo.
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