sabato 30 dicembre 2023

HUME E IL COVID19 (KANT ED IO)

 

Non credo che potro’ mai dimenticare la farsa pandemica, perche’ tra l’altro, oltre l’orrore, il disgusto il vero e proprio ribrezzo che essa mi ha fatto provare per determinate categorie di persone  (i medici in primo piano, per il loro profittare di un certo status e supposto sapere, e a seguire i politici, i giornalisti, tutti gli addetti alla comunicazione ed anche allo spettacolo e intrattenimento sociale che per la stragrande maggioranza si sono miseramente venduti, novelli giuda da trenta denari,  al potere) e’ pero'  anche vero che  grazie ad essa ho preso coscienza da che parte stessero i veri nemici dell’umanita’, quindi diciamo che la pandemia e’ stato un po’ il mio Hume per Kant che lo risveglio’ dal suo sonno dogmatico. Io non sono di certo un filosofo e quindi non mi sono dovuto misurare con un qualcosa di tanto complicato e elevato come la filosofia di Hume, anzi il mio risveglio e’ stato dovuto ad un qualcosa di talmente abietto, infimo e nemico di ogni razionalita’ , da vergognarsi anche un tantino  che possa essersi innescato così tardivamente ( marzo 2020 avevo ben 71 anni e 9 mesi). Si d’accordo certe cose le ho sempre sapute:  che il mondo fosse dominio di quattro bottegai divenuti così potenti da incanalare eventi, opinioni, idee e quant’altro al servizio di meri interessi economici, che la medicina fosse al servizio di vere e proprioe lobbies farmaceutiche anche queste pilotate da quei soliti noti..............
(Rockfeller, Carnegie, Morgan , Gates, etc.) che avevano decretato la fine della medicina naturale
  e fondata sul talento (due caratteristiche molto poco lucrose) per spingere farmaci a base di chimica e sperimentazione, avevo conosciuto sia la accezione psicosomatica di Groddeck alla malattia sia altra medicine altrernative, sia soprattutto quella vera e propria rivoluzione rappresentata dalle Leggi Biologiche di Rick Geerd Hamer fondate sulla assoluta identita’ tra cervello, organo e sintomo, e poi si tante fandonie sulla storia mi erano ben chiare anche prima della “grande menzogna e manipolazione “ chesso’ la falsita’ della Spedizione dei Mille finanziata da sporchi interessi della solita bottegaia Inghilterra, i Rotschild che avevano finanziato un sovrano tentennante come  Carlo Alberto nel
IL FALSO PITTORICO DI VITTORIO EMANUELE II E RADETZSKY
1848, la verita’ dell’incontro a Vignale tra Vittorio Emanuele e Radetzsky, il subdolo ruolo del lacche’ Camillo di Cavour esecutore degli interessi massoni e sempre dei Rotschild in particolare , la spaventosa inettitudine dei generali savoiardi (La Marmora, Persano, Cadorna ) o anche presi
 dai moti rivoluzionari (Fanti, Cialdini, Baratieri) i politici da burla sia della cosidetta destra Storica (D’Azeglio, Minghetti, Sella) sia della sinistra (De Pretis, Crispi) e vai fino ad arrivare a tempi meno antichi ( la Grande Guerra:  Badoglio, Caporetto, la vittoria per telegramma quindi il fascismo e la caricaturale figura di Mussolini. Insomma non si può dire che fossi proprio uno che si lasciava imboccare dalle menzogne del sistema, eppure un fondo, una parvenza di decenza e di correttezza non le avevo del tutto perse. Mi sembrava che un professor Di Bella in medicina potesse essere salvato, non parliamo ovviamente di un Hamer, pensavo anche che nella storia militare ci fosse anche posto per un Maresciallo  Caviglia, nel giornalismo per un Indro Montanelli, nella politica delle persone degne e leali come Italo Balbo o Grandi o magari anche in repubblica per un Cesare Merzagora, nell’imprenditoria per  un Enrico Mattei. Quello che e’ avvenuto nella farsa pandemica ha messo in crisi anche queste poche isole  di salvezza, in quanto letteralmente sovrastate da personaggi inqualificabili e al soldo dei bottegai di turno, da Badoglio a Mussolini, dai Re di casa Savoia  dai politici bacia pile del secondo dopoguerra e anche ai sinistri asserviti al capitale, fino all’attuale liquame odierno dove tutto ma proprio tutto e’ assimilabile ad una grande putrida cloaca.  

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