Non cessano le polemiche sull'uso alimentare di insetti, sia apparecchiati direttamente in tavola a mo' della tradizione cinese, sia sotto forma di farine, polveri essiccate e quant'altro: le riprovazioni specie da noi in Italia sono numerose e anche accorate, ma non manca qualche adesione, non a caso sempre da parte dei soliti noti/idioti pseudo buonisti e iper democratici, che si riempiono la bocca con parole coniate a bella posta dal vocabolario della ipocrita sinistra, molte prese a prestito dall’idioma made in English/USA, ma qualcuna anche autoctona tipo quel termine “sostenibile” che gia’ uno degli antesignani servi della mentalita’ neoliberista dei bottegai al potere, Enrico Berlinguer l’uomo dei reiterati fallimenti, quello che non ne ha azzeccata una, assurto a modello carismatico del sinistrismo democratico, molto poco comunista , ma tantissimo consumista e neo liberista, aveva utilizzato per caratterizzare uno sviluppo che doveva rivelarsi una ennesima sua “toppata”. Sono stati visti degli spot pubblicitari di fabbriche dedite appunto a questa "sostenibile" attivita' e come fatto cenno precedentemente cio' ha ulteriormente acuito la polemica tra chi continua a sostenere la tesi secondo cui mangiare insetti aiuterebbe a combattere l'inquinamento ambientale e a sfamare più persone in modo "sostenibile" appunto (eh si gli insegnamenti degli incompetenti e falliti sono duri a morire) e chi ritiene che si tratti di un vero e proprio orrore alimentare, anzi diciamola tutta : una vera e propria schifezza. Ma proprio questa secondo tipo di reazione , che specie in un paese come il nostro (e comunque stante la tradizione culinaria io ci metterei anche la Francia, la Spagna, la Grecia e perche’ no anche le ottime tradizioni in tal senso dell’Ungheria, della Boemia, un po’ di tutta l’area balcanica ) induce a nutrire qualche dubbio. Possibile che le multinazionali della UE si dispongano ad una commercializzazione di prodotti così controversi, con obiettivamente poco riscontro negli usi e nelle abitudini alimentari di una buona maggioranza delle popolazioni europee? C’e’ un filmato che viene diffuso in questi giorni sui social che mostra una fabbrica di questi pseudo imprenditori che gia’ sono avviati in una simile operazione, ma la cosa da piu’ di falso di “un bollettino di guerra napoleonico”, si diceva un tempo, oggi diremmo meglio: di un articolo di Repubblica, o della Stampa o anche del Corriere della Sera, di un Tg della Tv pubblica o privata che sia, di una dichiarazione di tragica emergenza da parte di un politico o ancora peggio di un pseudo esperto virologo,che appare a mo’ di spot pubblicitario. Ed anche le varie fabbriche che richiamano appunto quel vocabolo alla Berlinguer "sostenibile" anche loro sembrano piuttosto farlocche. Perche’ i miei appunti e assai spesso degli articoli di altri personaggi ovviamente di valore, non vadino perduti o comunque non finiscano nel dimenticatoio di qualche vecchio notes o di un social che accavalla i cosidetti post con velocita’ quasi galattica, ho preso l’abitudine di trasferirli su uno dei miei blog, magari non il principale, sicche’ per quanto possa essere prolifica tale abitudine, ci sara’ sempre un ordine e una notevole facilita’ di reperimento.Così nel presente caso, ho riportato larghi tratti di un articolo dell’ottimo giornalista e opinionista Giorgio Bianchi, che e’ molto piu’ esperto e piu’ addetto ai lavori di me di me in numerose faccende, specie quelle agro-alimentari. Ebbene Giorgio Bianchi in merito a questa faccenda della commercializzazione di insetti e schifezze varie si chiede “Davvero pensate che le grandi multinazionali alimentari “alleveranno insetti” e li venderanno, congelate, in pasta o essiccate? Non avete idea dei costi di un simile processo; io SI ... e anche LORO!” Tutta questa manfrina e can can sulla commercializzazione di insetti, serve a ben altro e l’ottimo Giorgio Bianchi ce lo spiega al dettaglio : “Per lavoro ho avuto a che fare con diversi produttori di pasta, i quali mi hanno spiegato come funzionano i meccanismi di approvvigionamento.Se una partita di grano proveniente dal Canada mostra muffe e funghiquel grano DOVREBBE essere distrutto e non utilizzato per impieghi alimentari. Un doppio costo: perdita della materia prima e smaltimento del rifiuto. Ed allora cosa fanno? Mischiano il grano con altro, fino a raggiungere una “soglia” di “accettabilità”; chiaramente, diversi enti oscuri si impegnano a “ritoccare” i limiti di legge, così da facilitare l’operazione. CHIARO? Ora, per favore, vogliate comprendere che qui siamo di fronte allo stesso meccanismo: grandi partite di farina per uso alimentare SVILUPPA I VERMI (che poi divengono farfalle); a chi non è successo di vederlo in casa propria? Invece di scartare la farina come “prodotto non idoneo all’uso alimentare umano”, s’inventano l’arricchimento proteico! In buona sostanza, vogliono rifilarvi un prodotto marcio, compromesso e inutilizzabile, che le leggi fino a ieri imponevano di non impiegare e smaltire come rifiuto. Come lo fanno? Decidendo, PER LEGGE, che quella merda è “arricchimento proteico”!!! E voi … giù a discutere di grilli e cavallette! Poi, quando fra qualche mese si vedrà che … niente cavallette e grilli negli scaffali, qualche tonto esulterà pure, dicendo “abbiamo vinto noi”. In verità, vi starete già MANGIANDO QUELLA MERDA, ma nelle merendine, nel pane, nella pasta e in ogni altro prodotto che includa le farine”
In buona sostanza quello che sostiene Bianchi e’ che si tratta solamente di una questione di gradualita’ : prima c’erano delle leggi che in qualche modo ci salvaguardavano, imponendo standard di tolleranza, con il via libera della UE, ci sara’ piena liberta’ di commercializzare farine, prodotti marci, deteriorati e quant’altro, spacciandoli per arricchimento proteico. Questa è la storia di grilli, cavallette e vermi che e’ una ulteriore conferma di come i “soliti noti” che eccellono sempre per quel furbastro della mentalita’ bottegaia , manipolano con grandissima facilità le masse ovvero “i soliti idioti” che al contrario, in settecento anni di subordinazione al principio economico della bottega e dei suoi prodotti buoni, ma anche cattivi, addirittura guasti, non hanno mai mostrato particolare capacità intellettiva e di discernimento. Oggi come ieri, niente di nuovo sotto il sole : bottegai furbastri con i loro garzoni, masse di creduloni irretite da menzogna e tenute a bada con la paura, come e’ successo nel 1348 , nel 1528, nel 1630, nel 1919 ed appena ieri nel 2020 : false grandi pandemie utilizzate come volano per far passare le peggiori malefatte del sistema detto “economia di mercato “
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