mercoledì 29 maggio 2024

IL SERVO PIU' SERVO

E' fuor di dubbio che gli esecutori piu’ pedissequi e vili dei bottegai e del loro mondo fondato sul danaro, sul commercio e sui mercati, siano stati, perlomeno da non meno di tre  secoli, i politici . Mi rifaccio un titinin alla famosa dialettica tra servo e padrone riportato da Hegel in fenomenologia della storia, ma con accezioni del tutto differenti  alle conclusioni (cosa d’altronde consueta, dato che per me essendo Hegel uno che non ne ha azzeccata una, anche tale conflitto ha delle peculiarita’ inesatte) . Non e’ difatti nel  lungo tempo che il servo l’ha vinta sul padrone come vorrebbe Hegel che anche in tal senso ha fortemente influenzato e condizionato altri ronzini della filosofia come Marx, e anche dei film, ma semmai si e’ trattato, da quasi subito di un compromesso paradossale : il politico si e’ rivelato il piu’ volenteroso lacche’ degli intendimenti del padrone, e in tal senso quello gli ha concesso  tutto di se’ concedendogli l’anima  e qualcosa in piu’, piegandosi  a tutti i suoi
voleri, ma pretendendo in cambio la piu’ alta mercede, ovvero denaro ovviamente, tanto denaro,  ma anche potere e persino prestigio. Il bottegaio che ha nei suoi cromosomi lo spirito commerciale della nazione emblema dei bottegai , l’Inghilterra, che  fin dai tempi delle Regina Elisabetta la figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, concedeva briciole e anche piu’ di carisma nobiliare a veri e propri furfanti in cambio di favori economici,  non ha mai avuto problemi a fare tutto quello che gli venisse ordinato, sempre pero’ in cambio di quella contropartita economica e non solo; la  
cosa ha ulteriormente preso piega con la formazione delle Logge Massoniche sempre di
origine inglese,  che scimmiottando antiche confraternite di distinzione e appartenenza a determinati specifici  sociali (quali la  famosa Libera Muratoria intesa nel senso  del fare costruttivo risalente addirittura alla leggendaria figura di Hiram l’architetto del Tempio di Salomone ), le ha incanalate nel senso del commercio e dell’accumulazione del denaro come mezzo di acquisizione di potere (da qui l’economia come pseudo filosofia e di quasi scienza e successivamente la finanza, e tutti gli scibili di supporto ad un mondo sempre più  inteso come grande mercato).  Il politico solo raramente e occasionalmente  ha  avuto una provenienza da tali settori di supporto a questo grande mercimonio (da noi in Italia Einaudi, Merzagora, Malagodi, e di certo mai con grande efficacia)  provenendo per lo piu’ da settori molto neutri tipo  quello militare ( Washington, Napoleone, De Gaulle, Eisenhowher, Putin) di funzionario statale  (Giolitti,  ) di libero professionista tipo avvocato, insegnante, giornalista,  medico, imprenditore, ingegnere, etc, rarissimi gli intellettuali tipo scrittori, filosofi, fisici, quindi per lo piu’ non provenendo  da alcun specifico, molto spesso a mala pena  laureato o con licenza liceale, ed ancora piu’ spesso ostentando ignoranza, pressapochismo, faciloneria e quasi universalmente incompetenza e inefficacia. Forse abbiamo dimenticato   la caratteristica piu’ diffusa specie in paesi come l’Inghilterra e l’America dove il fattore economico gioca una parte rilevantissima, per non dire essenziale: essere ricchi. 
Dicevamo degli Stati Uniti dove praticamente tutta la classe politica specie quella che perviene a cariche di rilevanza, con particolare riferimento alla Presidenza del Paese, ha una provenienza dalla frangia dei multimiliardari (Kennedy-Ford-Carter- Bush-Trump-Biden) o perlomeno e’ particolarmente sponsorizzata da multimiliardari (Reagan-Clinton-Obama), ma gli Stati Uniti rappresentano l’esasperazione del fenomeno bottegaio rivelandosi in tal senso il vero erede di quel bottegaismo anglosassone di cui Carl Schmitt aveva individuato chiaramente l’essenza e persino il riferimento  operativo in quell’elemento liquido e senza limiti e confini  che e’ il mare,  perlomeno dai tempi della Regina Elisabetta nel XVI secolo, contrapposto all’elemento solido e terricolo delle nazioni dell’europa continentale. Quindi il prendere la classe politica direttamente dalla classe sociale per loro piu’ rappresentativa ha un chiaro intendimento di arrogante provocazione  ed e’  la riprova della loro indifferenza ai temi della cultura, dell’intelligenza , dell’efficacia. 

L’esempio piu’ macroscopico di questa modalita’ di rapportarsi  con l’intero mondo  e della politica in particolare,  è senza dubbio l’aver elevato, tra l’altro con l’inganno e le manipolazioni elettorali, alla carica piu’ importante e rappresentativa dello Stato un chiaro demente, o meglio un vecchio che ha varcato i limiti della  autonomia mentale e quindi e’ un costante esempio di indecenza in quanto sottratto all’ordinario quotidiano di una casa per anziani con tanto di badanti, pannoloni e tutori vari, e trasferito allo straordinario degli impegni del Capo dello Stato piu’ potente del mondo : “Vedete ?...” sembrano voler dire i bottegai rimasti padroni “...ecco i vostri politici quelli a cui voi affidate le vostre vite, i vostri destini , noi abbiamo deciso di mettere questo demente proprio per rendervi edotti  quanto contano in realta’  le vostre elezioni, i vostri voti, le vostre aspettative !” Per quel che possiamo discernere  ci hanno anche messo le loro facce : i vari Rotschild, Rockfeller, Soro, Gates, Schwab con i loro servi che noi chiamiamo politici  i Biden, i Macron, i Trudeau, le Merkel, e si anche i nostri Renzi, Conte, Draghi, Speranza  e purtroppo,  bisogna ammetterlo,  anche le nostre Meloni, che una volta ascesa a capo del Governo anche lei si e’ piegata al volere dei bottegai che dirigono le nostre vita con le varie istituzioni tipo la UE, la Nato, Big Pharma 

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