mercoledì 5 giugno 2024

SEMPRE CONTRO LA DEMOCRAZIA E UN TITININ DI RIPICCA

 

Alla democrazia non ho creduto mai : se prima del 2020  pero’ era una credenza non suffragata da certezza, dopo le scellerate elezioni del novembre di quell’anno in America ne ho avuto la piu’ plateale delle conferme. Vedere eletto un vegliardo rimbambito solo quando sono scattati i voti per corrispondenza che erano stati opportunamente istituiti grazie alla farsa dell’emergenza di una inesistente pandemia, e’ stato quanto di piu’ sconfortante
per uno che tutto sommato, sotto sotto cercava di credere che un minimo di razionalita’ si
 coniugasse al reale. Be’ si in effetti il mio disprezzo per Hegel e per la sua strampalata formula del “reale e’ razionale e il razionale e’ reale” (e non solo per quella) risaliva ancor prima del terzo liceo, quando per avventura mi imbattei le prime volte con lo pseudo filosofo tedesco (1964), pero’ che vuoi un tititin. le idee che cercano di inculcarti un qualche effettino lo ottengono, magari per stanchezza, magari per non dover sempre fare il bastian contrario e così, ripeto, un
qualche sottofondo di idea di razionalita’ lo avevo conservato nella realta’ che mi era toccata da vivere
  negli anni a seguire del liceo. Alla democrazia comunque  non avevo creduto  mai, un po’ come a quell’ipocrita scritta  “La giustizia e’ eguale per tutti” che campeggia nelle aule dei tribunali e di conseguenza solo raramente ero andato a votare: non la prima volta nel giugno del 1970 per una cosa inutile poi come le Regioni, non nelle amministrative, la prima volta fu  alle  politiche quelle del 1972 per insistenza di mio padre che invece essendo un fermo democratico e anche sinistrorso fece come un pazzo per convincermi a votare PCI  o al massimo PSI. Figurati !!!! io votare a sinistra, optai per dirgli PSI, ma in realta’ votai per il MSI e Almirante che tutto sommato mi piaceva piu’ degli altri per le mie idee di ragazzetto, che tra l’altro mi aveva portato a conoscerlo nel novembre del 1963 lui assieme a Pino Rauti, la nipote del Maresciallo Graziani con il suo amante un principe egiziano alto due metri e nientemeno che Junio Valerio Borghese,  indovinate in casa di chi ?
eh si! qui ci sarebbe voluto Mario Riva al Musichiere…. “nientepopodimeno che ….Julius Evola. io ero un giovane impegnato del MSI e dell'Associazione Giovane Italia  dove mi  ero conquistato il distintivo prima giallo di fiduciario, poi grigio di segretario per essermi portato con decisivita' e coraggio sia a scuola che a manifestazioni con tanto di articoli sul Secolo d'Italia  : il primo "Intemperanze di un Preside Matto"  dell'ottobre del 1963 in relazione al fatto che il Preside della Scuola mi avevo sospeso perche' non avevo voluto consegnargli le schede di  iscrizione di quelli che avevo affiliato, il secondo era solo una foto che mi ritraeva con il braccio alzato  mentre mi scagliavo contro bande di comunisti
Cultore di Niotzsche , di Drieu de la Rochelle nel novembre ero  stato giudicato meritevole di essere presentato al grande filosofo ci cui stavo cercando di districarmi con il suo "Rivolta contro il mondo moderno. Per quasi tutto il 1964 mantenni questa  militanza e passione, poi  non so come mai persi quell’entusiasmo, ma probabilmente vi concorse la delusione della sonora batosta alle elezioni presidenziali USA di Barry Goldwater per il quale anche essendo in Italia mi ero battuto partecipando anche ad una manifestazione davanti all’Ambasciata USA in via Veneto che era stata caricata dalla polizia e mi aveva visto
reagire con tanto di saluto romano, di cui  una foto sempre di me col saluto romano non solo era stata pubblicata sul
Secolo, ma, stampata in gigantografia campeggiava all'ingesso della sede del MSI in via Quattro Fontane; immediata promozione con distintivo nero della Giovine Italia, m canto del cigno per il mio impegno in politica. All’epoca ero atlantista e filo americano senza se e senza ma, visceralmente anticomunista, ma non ricordo se ancora anti democratico per via del fatto del mio americanismo che essendoci la URSS in pieno fulgore, non era in discussione. Di certo dopo il novembre 1964 sara’ stato anche per via di un mio trasferimento a Palermo, tutto il mio impegno e la mia passione per la politica si dissolse come nebbia al sole
  e praticamente così rimase per il  successivo mezzo secolo e piu’ ( per l’esattezza 56 anni : 1964 -2020). Sono tornato a votare nel settembre del 2022 diciamo sul declinare della grande farsa della inventata pandemia dell'inventato virus covid 19 , diciamo piu' che altro per concorrere a far si che mai piu' gente del PD o dei 5 stelle o  peggio ancora della gente senza neppure essere votata( Conte, Draghi che poi ce li siamo
trovati  a gestire la grande farsa, ovviamente facendo il gioco dei bottegai promossisi finanzieri, banchieri, imprenditori, industriali ) venisse nominata Capo del Governo , con la scusa di essere degli esperti. Eh si ! e' stata non una penombra, ma delle vere e fitte tenebre che abbiamo dovuto attraversare, e la sconfitta e l'allontanamento  dei burattini delle  sinistre e dei loro  burattinai,  un qualcosa che anche se parziale va annoverata 
 come grande vittoria di cui non si puo' non essere grati a Giorgia Meloni. Io non l'ho votata, avendo preferito  Luigi Paragone e il suo movimento Italexit, preferenziando quella poliziotta vice questore  che era stata cacciata dalla polizia per essersi schierata contro l'infame green pass. Purtroppo mi sono convinto che le mie sporadiche partecipazioni in tema di elezioni non portino fortuna ai candidati da me scelti, per cui in questa occasione che tra l'altro e' coincidente con il mio settanteseiesimo compleanno (9 giugno 1948) , la mia posizione e' quella di non votare sperando che se la mia decisione sara' seguita da un gran numero di persone (molto ma di molto superiore al 50%) si sara' indotti a rivedere i termini di adesione alla infame Federazione Europea  del nostro Paese e magari indirre un referendum così come fu fatto nel '46 o nel '74 (allora si che me ne fregherei della superstizione per votare con tutta la mia
passione e entusiasmo uno spasmodico NO ! non voglio far parte di nessuna unione europea Mi rimane solo un cruccio per la verita': mi dsarebbe piaciuto andare a votare solo per fare quella famosa "Decima" nel nome del Gen. Vannacci, dove, attenzione la penso spaccato a Diego Fusari, che tale figura non rappresenta al pieno le mie idee, in quanto non mette in discussione il liberismo e l'atlantismo  nonche' la fiducia negli Stati Uniti e in quello spirito bottegaio di stampo anglosassone, pero' ecco  mi piace pensare  ad una valanga di voti, ad un vero e proprio plebiscito di consensi, in funzione anti sinistra 
che non ho mai visto rodere tanto il popolo della sinistra, tutti : dalla segretaria del partito democratico , agli altri esponenti agli apparentemente neutrali opinionisti e giornalisti ai piu' disparati militanti, tutti rodere tanto con tanto di schiuma nella bocca, in merito ad una persona come per questo generale: un qualcosa di veramente  paradossalmente, almeno così a pelle,  piu' della Meloni, piu' di un Salvini e piu' di qualsiasi altro personaggio del passato di destra o estrema destra, Almirante, Fini,  tie'.... Mussolini compreso 

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