pochi mesi si esaurisce, restituendo la piena legittimita’ alla terra con le sue tradizioni, i suoi costumi le sue cattedrali che vanno a confondersi con le citta’ in senso lato rappresentandone l’essenza in una piena coralita’ di partecipazione dei suoi abitanti. I viaggi, le invenzioni che hanno caratterizzato il XV e XVI secolo segnano il passo e semmai hanno un seguito solo nell’inghilterra isola sempre piu’ orientata verso l’isolamento che potra’ chiamarsi anche splendido, ma rimarra’ appunto circoscritto al territorio insulare senza mai lambire il territorio continentale europeo.
Mi piace immaginare un mondo molto meno esasperato, l’America ad esempio, togliamoci l’onta di farla scoprire ad un italiano e a darle nome un altro italiano, lasciamo che siano loro gli anglosassoni a scoprire questa “isola piu’ grande” non sul finire del XV secolo, ma una ventina di anni dopo in pieno Cinquecento, mentre in Europa i grandi artisti tipo Leonardo, Bramante Michelangelo, Raffaello non hanno i limiti imposti dal cosidetto codice classico alla loro inventiva e quindi sono ancora poiu’ creativi e originali, senza bisogno di scimmiottare alcunche’. Anche la Chiesa in virtu’ della sempre maggiore potenza assunta dall’Impero sara’ sempre meno influente e non condizionera’ piu’ con le sue madonne, i suoi santi e gesu’ cristi, l’espressione artistica che sara’ anche lei sempre piu’ libera e variegata andando ad affrontare il contesto della societa’ e della vita in generale nella sua accezione piu’ vera senza alcun vincolo di sorta. L’Impero continentale sbaraglia tutti i suoi nemici nel corso del XV, XVI, XVII secolo e perviene ad una sorta di equilibrio grosso modo negli stedsi anni della fine della guerra dei trent’anni e la formazione di una confederazioni di stati autonomi continentali tutti però compresi nell’Impero che ha sempre sede in Praga, ma si arriva al principio che dal 1640 la capitale imperiale ruotera’ ogni 5 anni tra le citta’ di Praga, Vienna, Budapest, Berlino, Roma, Napoli, Madrid, Parigi. L’Impero sconfiggera’ definitivamente l’Impero Turco mentre quello russo arrivera’ ad una alleanza. Ovviamente nel XVIII secolo niente Rivoluzione Industriale che avra’ un limitato sviluppo solo nel Regno Unito, ma influenzera’ poco e niente il continente europeo. L’Impero dei Regni continuera’ dopo la definitiva vittoria sui Turchi ( primi anni del Settecento) tranquillo e pacifico rintuzzando i tentativi di espansione e ingerenza del Regno anglosassone fomentato dalla Massoneria, cercando di far scoppiare una rivoluzione nel Paese piu’ velleitario dell’Impero : la Francia. Battaglia di Valmy, ma senza la famosa cannonata, anzi il netto contrario, l’esercito rivoluzionario sbaragliato e quindi fenomeno limitato a tre anni di follia (1789-1790-1791-1792) presto rientrato e quindi niente Robespierre, niente Marat e Danton e soprattutto niente Barras e niente Napoleone Bonaparte (una scesa interrelata) in quanto il tentativo di controffensiva in Italia e’ presto sgominato. L’inghilterra rientra nei suoi propositi di ingerenza e continua a espandere il suo Impero in tutto il mondo ma tassativamente non in Europa. Ci riprovera’ nel 1848 finanziando i famosi moti di un ridicolo nazionalismo patriottico, che pero’ verranno tutti repressi laddove l’Impero Russo verra’ in aiuto all’Impero europeo (1849) e ci riprovera’ ancora nel 1853 sfruttando la crisi di Crimea e riuscendo a portare dalla sua parte una Francia caduta sotto il suo influsso per attaccare l’Impero Russo. Anche questo tentativo pero’ verra’ scompaginato dalle armate dell’Impero.(1855) . Quasi 60 anni di pace, ma poi nell’agosto del 1914 ci riprova cercando l’aiuto degli Stati Uniti d’America, l’isola piu’ grande che e’ diventata una grande potenza industriale ed economica a emanazione dell’Inghilterra. Ma prima che il potenziale americano possa giungere in Europa la Francia e’ sbaragliate sulla Marna (5 - 9 sett.1914) e il contingente inglese annientato a Dunkerque (17 sett.– 3 ottobre 1914). La prima firma la resa il 25 settembre, la seconda si arrocca nell’isola senza piu’ esercito ma con a guardia la sua poderosa marina, aspettando l’arrivo degli americani, le cui pero’ motivazioni di guerra sono oggetto di grande contrasto interno e il contingente USA non si concretizza. Un impasse che rimarra' negli anni seguenti in un reciproco disinteresse. Ah ! una sorta di ciliegina sulla torta: questo diverso integrale sui cammini avra' anche prodotto una decisa contrazione temporale, rallentando il corso della storia di molto ma molto piu' di un secolo . Dovremmo essere oggi in piena era umbertina
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