giovedì 29 agosto 2024

I CAMMINI DEL FUTURO ANTERIORE

 

Concorrono in questo articolo numerose componenti : la prima di assoluta fantasia che si esplica sul desiderio piu’ struggente….no no, per carita’ niente soldi, miliardi, yacht, ville con piscine e roba del genere e neppure una vita lunga e piena di successo, un po’ di fica, be’ quello e’ assodato, ma per questo non c’è bisogno di ricorrere a nessuna lampada di Aladino e al famoso genio dei tre desideri…il desiderio e’ diciamo così un desiderio temporale che prende a prestito un bel po’ di fisica quantistica : le teorie di Everett  De Witt del  multiuniverso,  suffragate in tempi recentissimi da fisici teorici del calibro di Stephen Hakwing e David Deutsch e il coinvolgimento della teoria delle stringhe e superstringhe con le loro supersimmetrie che ricordano tanto quegli insiemi infiniti che lo psicoanalista Ignacio Matte’ Blanco aveva negli anni settanta  postulato come costitutivi dell’inconscio. A ulteriore supporto una vecchia teoria, vecchia in quanto coeva al mio anno di nascita il 1948 di un altro geniaccio della fisica probabilmente quello piu’ anticonformista e simpatico,  Richard Feynman che in tale anno appunto ideo’ il suo “integrale sui cammini” che puo’ essere anche esso invocato per dare credito ad una scelta di possibilita’ in merito a percorsi temporali che soggiacciono ad un impiego di numeri immaginari (proiezioni di negativi) e al solito simbolismo dell’inconscio che potrebbe dare quella modalita’ di coniugazione al  futuro anteriore (ovvero quel “sara’ stato” che da forza ad un “ad-venire” in virtù delle considerazioni di una tradizione da ripercorrere ed impiegare come distinguo in quel composito processo che hanno chiamato storia) . Integrale sui cammini significa dunque possibilita’ piu’ che altro inconsce secondo la formulazione originale di Feynman di avere piu’ mondi ognuno per un cammino, ma noi abbiamo immesso il principio del futuro anteriore e quindi piu’ che  di  una formula matematica andremo alla ricerca di una sorta di "divertissement" utilizzando proprio tale futuro anteriore che non a caso un Lacan ha definito “ il tempo dell’inconscio” .  Senz’altro uno dei primi possibili cammini che vorremmo integrare e’ dato in termini di calcolo infinitesimale con numeri immaginari, dall’inizio di questo mondaccio che tanto disprezziamo,
ovvero dall’anno di grazia 1348, l’inizio di quella grande pandemia che di fatto ha fatto piazza pulita del vecchio ordine medioevale e ha decretato l’ascesa di una particolare classe sociale, quella dei mercanti a discapito di quella denominata “dei guerrieri “ secondo la antichissima teoria delle varie eta’ del mondo di Esiodo e un po’ di tutte le antiche civilta’. Curioso che per fare piazza pulita di un certo ordine e far salire un altro, ci sia sempre bisogno di qualcosa di fortemente pernicioso o perlomeno contrabbandato come tale (non
  e’ forse quello che abbiamo passato nei recentissimi anni di assoluta distopia 2020-
2023 
 sulla base di un inesistente virus e di  una totalmente inventata pandemia?) Così l’ordine medioevale, la concezione imperiale, lo stile gotico e lo spirito di  aggregazione, di partecipazione comunitaria e collettivista simboleggiato delle Cattedrali cedono il passo alla concezione individualista di un codice arbitrario, desunto dall’antico su pochi ritrovamenti e quindi fortemente inventato che viene utilizzato come pellicola da adattare alla bisogna  alle esigenze di una societa’ la cui antica tradizione era  forse un po’ troppo frettolosamente stata eliminata. L'occasione per l'epocale cambiamento e' trovata, dai nuovi poteri emergenti e cioe' banchieri, mercanti, in una parola bottegai,  in una malattia o meglio in una pandemia  enfatizzata in maniera esponenziale si' da terrorizzare in maniera virulenta la popolazione; si
era presa a pretesto una affezione del derma che si era sviluppata l'anno precedente a causa dell'inurbamento delle citta' dovuto ad una persistente carestia che si era protratta dall'inizio degli anni quaranta del trecento e aveva spopolato le campagne -  in citta' non adatte a sopportare un repentino aumento della popolazione, ecco che si era diffusa una affezione appunto della pelle che era prontamente stata denominata peste bubbonica, dati i bubboni che essa provocava, ma contrariamente all'opinione comune, non era assolutamente mortale. Quella che si sarebbe rivelata  invece altamente mortale era la paura che il bubbone poteva indurre, e la paura, oramai grazie ad Hamer lo sappiamo provoca affezioni polmonari tanto piu' gravi quanto piu' alimentati da sempre nuova paura, subdolamente diffusa. Noi ne abbiamo avuto una riprova in tempi recentissimi i cui effetti non si sono ancora del tutto esauriti con la farsa pandemica denominata Covid 19, ma in quella meta' del XIV secolo i potenti di turno, ovvero gli emergenti bottegai, non trovarono alcuna difficolta' ne'  contrordine per perseguire i loro fini, ovvero diffondere sempre piu' paura con toni sempre più apocalittici di una pestilenza implacabile  e quindi passare da una peste bubbonica ad una peste polmonare, questa volta si altamente letale. Ho citato Rick Geerd
Hamer in quanto l'unica persona al mondo che sia riuscita a capire i meccanismi sottesi alla salute e alla malattia in quanto intrinseca connessione di pensiero, corpo e relativi organi, una comprensione in lui  maturata  a cavallo del passaggio di millennio (1978-2017) e esplicata con le ovvie ferocissime opposizioni e ostracismi della medicina cosidetta ufficiale, oramai da due secoli totalmente asservita ai mercimoni  delle strutture sanitarie e farmaceutiche che proprio  sulla salute e sulla  malattia hanno costruito la loro bottega, di gran lunga la piu' redditizia. Grazie ad Hamer e alle sue Leggi Biologiche siamo in grado di capire non solo l'andamento di una malattia oggi, ma anche delle varie malattie di ieri, un passato che diventa sempre piu' chiaro e se ri-assunto nelle modalita' giuste ovvero antitetiche a quel che e' stato, potra' essere in grado di permettere quel "sara' " del futuro anteriore 

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