Oramai mi sono fatto convinto (intercalare tipico del dialetto siculo) che questi nostri tempi siano la quintessenza della farsa, del recitare parti a copione prestabilito e questo specie da quando e’ stato inventato il cinematografo ha assunto una peculiarita’ assoluta…che poi neppure questo e’ vero, pensiamo cheso' a Pirandello che piu' che al cinema si rifa' al teatro, ma pensiamo anche alla storia vera, quella che chiamano realta' : guarda quello che furono capaci di fare con Napoleone, un modesto ufficialetto di artiglieria fatto passare per un genio della guerra, sia strategico che tattico, che logistico, neppure fosse stato chesso’ un Scipione, un Cesare, al limite un Eugenio di Savoia : il Direttorio e quell’anima persa di Barras valsero sul finire del XVIII secolo, grosso modo come Twitter, Facebook e vari altri “social” piu’ magari un paio di testate giornalistiche bello che addomesticate tipo Repubblica, la Stampa o Il Corriere della Sera (mi limito a citare l’Italia dato che seguo poco la stampa in genere), e questo valse anche negli anni successivi, dopo Jena per
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HEGEL E NAPOLEONE A JENA |
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LA CONTESSA DI CASTIGLIONE LA VERA ARTEFICE DELL'ITALIA UNITA |
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DALL?IMMAGINARIO AL CONIUGATO |
compensata dalla nascita non a Roma ma a Salo' sul Garda paesetto che mio nonno aveva eletto a sua residenza nel 1905 scappando di casa per contrasti col padre e mettendosi a lavorare per una ferrovia locale, cosa che poi aveva determinato il suo richiamo nei corsi ufficiali degli alpini nell'aprile del 1915 in vista della mobilitazione per la guerra. Salo' sul Garda significa anche la capitale della Repubblica Sociale e gennaio 1945 come data ascrive la paternita' ad un sottotenente della X MAS caduto nel maggio combattendo contro i partigiani e significa anche per me entrare alla Scuola Militare Alpina di Aosta nel 1970, per un 58° corso AUC nel gennaio 1970, con sergentato alla Caserma Buffa di Pieve di Cadore nell'omonimo battaglione di cui aveva fatto parte il personaggio storico da me piu' ammirato in assoluto: Italo Balbo e servizio di prima nomina al 6° rgt° della Tridentina btg. Bassano . Come vedesi di numeri immaginari ne ho fa larghissimo uso (proiezione di negativi, ovvero mancati di desiderio ) , tutti con il loro compendio di simmetria che ne fanno simboli per la coniugazione di un inconscio , che sono l'unica spiegazione plausibile di quella frase di Freud "il sogno e' la realizzazione di un desiderio" Il perche' e' presto detto: correlando sogno e inconscio nell'accezione di un desiderio che pero' non e' quello banale semplice del " voglio " o "vorrei" ma e' una precisa equazione di perfetta simmetria tra proiezioni negative (reali) e positive (immaginarie) si realizza quell'unita' del pensiero psichico che non solo la psicoanalisi, ma tutta la ricerca della ragione umana ha cercato sempre di raggiungere
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