mercoledì 25 giugno 2025

PIAZZA DEL SOGNO PERDUTO

 

Freud per utilizzare una immagine che desse l’idea di quello che doveva intendersi  il rapporto tra conscio e inconscio  utilizzo’ la figura dell’Iceberg:  solo una piccola parte emersa quella  che invece rappresentava la coscienza, mentre  per la maggior parte della sua forma immerso nelle profondita’ del mare, che appunto dovrebbe rappresentare l’inconscio. Per la verita’ la ripartizione conscia e inconscia ovvero Io ed Es  ha una terza suddivisione quella del Super Io che va a comporre in forma definitiva la struttura psichica freudiana ratificata nella cosidetta seconda topica ovvero dopo il ribaltamento  della precedente concezione freudiana  fondata sulla teoria della Libido, inauguratasi nel 1921 con il saggio “al di la’ del principio del piacere “ e la scoperta della
cosidetta “pulsione di morte”. Oltre questa tripartizione Freud non ando’ e non solo, ma non si capisce bene se questa figura del Super Io, ovvero tutte quelle imposizioni  dettate da regole sociali, educazioni, leggi e quant’altro che si sovrappongono alla istintualita’ umana con piu’ o meno forti riscontri di adeguamento, reazione e relativo pacchetto di sofferenze,
cui Freud diede il nome di “rimozione” e che a ben vedere costituisce la pietra angolare di tutta la costruzione  freudiana, andrebbe nel famoso schema dell’iceberg collocata al di sopra o al di sotto della linea del mare. A mio parere forse andrebbe rappresentata proprio con la linea di demarcazione tra aria e acqua,  quel filo  che come una sorta di pellicola informa il limite  tra
le due essenze e che ha dei correlati con la figura della specularita’ così come proposta nella vice
nda di Narciso, ovvero in quello sguardo  che fa da  transizione tra vita e morte. Si tocca qui uno dei punti piu’ critici del sottoscritto nei riguardi della teoria freudiana, per carita’ solo un punticello piccolo piccolo, ma che dico punto, piu’ un flusso ecco magari un’onda che  scorre su tutta la superficie della distesa marina e che non è mai lineare, fissa, immutabile, ma anzi si muove  si alza si impenna , in una carica si riveste di enfasi poetica utilizzando i versi di uno dei piu’ lirici di
tutti i poeti dell’umanita’ Gabriele D’Annunzio,  e nel contempo assume le coordinate di una equazione con tanto di acme e collasso di un trio di fisici quantistici De Broglie, Dirac, Schrodinger e un tutto da ricondursi a quella famosa pulsione di morte di Sigmund Freud.  Di cosa parlo? ma appunto di qualche cosa che difetta in questa seconda topica freudiana, laddove la funzione tripartitica  della struttura psichica  e’ come una sedia che poggia su tre gambe  essendo la quarta spezzata tipo la famosa  "Broken Chair" di Berset  sita a Ginevra, che ha , come d'altronde il libro di Freud sulla pulsione di morte un  correlato cogli effetti della guerra e allude ad momento di riflessione su tali effetti: la domanda che sorge dall'assumere tali riferimenti e' : la gamba mancante o spezzata , ovvero  se c’e’ un Io e
un Super io, perche’ non c’è parimenti un Super es che faccia da contrappunto ad un Es????? Ed ancora sempre a proposito di questa nuova concezione Freudiana fondata non piu’ sulla Libido, ma sulla Pulsione di morte, come mai Freud ha lasciato a modello di tutto il suo sistema un personaggio come Edipo che non ha proprio nulla a che fare 
giustappunto con tale Pulsione e non ha invece approfondito la figura di Narciso che sembra  adattarsi a perfezione alle sue nuove considerazioni? Narciso irretito dalle lusinghe della riflessione supera quel  Narciso che sembra  adattarsi a perfezione alle sue nuove teorie?  Limite tra conscio e inconscio, proprio come nella linea del mare  che puo’ essere liscia ma anche mossa e frastagliata tipo onda,  ma che sempre porta alla fusione di essere col non-essere  e quindi alla morte. Da tutto quesdto ragionamento se ne deduce un vero e proprio imprimatur alle nuove teorie psicoanalitiche di Freud : il riferimento a Narciso e non a Edipo innesca altresì quella figura
del Super Es che probabilmente potrebbe chiudere il cerchio (ci sono sedie circolari no?) di una composita struttura quadri- e non tri- partitica della psiche umana con la sua identificazione "tout court" in una sola figura che tutto racchiude e in cui tutto culmina : la morte, quindi il Super Es. Il sogno che ancora Freud definiva come la "via Reale" per l'inconscio, di cui noi da tempo immemorabile facciamo riferimento alla sua interpretazione, nelle misure piu' composite ( al sogno del Faraone ad  Artemidoro  di Tarso, fino alla Smorfia Napoletana :  71= l'omme e' merda, 78  =  'a soccola, 40 = Cecilia suona e Margherita canta,  e ovviamente alla piu' famosa delle interpretazione del nostro fin troppo stracitato Freud) e' tutto un fiorire di ipotesi, eppure nesssuno ha mai avanzato l'ipotesi che il sogno non sia una via, ma piuttosto una piazza, un punto di raccolta di tutto quello che le 4 figure della psiche, all'unisono ovvero  Io,  Es,  Super Io e Super Es hanno da dirci sulla loro composizione . anche il sogno e' fatto come un iceberg quello che crediamo di ricordare  ha in verita' tutto un sotteso che e' fatto di accenni e di non  acquisito : se io sogno di essere un impiegato bancario, c'è una banca precisa con nome capitale e quant'altro ai quali faccio riferimento e che tuttavia non appaiono nel sogno, puo' darsi che la ragazza che si presenta con la sia veste immacolata e i capelli al vento, sia in realta' una vecchia fiamma e così via....c'è un sotteso del sogno del quale siamo destinati a non sapere niente, mai.  

 

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