E’ storia notoria che la speculazione finanziaria internazionale, di cui una larga fetta di estrazione ebraica, sul marco tedesco aveva, da subito dopo la guerra provocato il crollo dell’economia della germania con un grado di inflazione monetaria che mai prima di allora aveva avuto riscontro nella storia delle nazioni – abbiamo tutti presente l’immagine di persone che per acquistare un filone di pane erano costretti a trascinare carriole ricolme di marchi - Le finanze dello Stato in quella meta’ degli anni venti si erano azzerate e enormi quantita’ di immobili e di terreni erano state acquistate da banche e speculatori, di cui buona parte, come sopra accennato, ebrei: da tale assunto un barlume di giustificazione per la sordida rabbia della popolazione per questa etnia che non vuole essere una giustificazione della persecuzione generalizzata avviata contro di essa negli anni successivi alla presa del potere del Nazional Socialismo, ma semmai fare un distinguo tra massa e potere e grado di facinoroso indottrinamento quando vengono toccati elementi di vitale importanza come cibo, sussistenza e anche salute. Comunque sia, c'e' da rilevare come le condizioni della popolazione tedesca per tutti gli anni venti e anche l’inizio dei trenta fosse davvero tragica : la gente moriva di fame, conduceva una esistenza misarabile ne’ poteva contare su aiuti di nessun genere da parte dello Stato in quanto la distruzione della sua moneta nazionale aveva spazzato via tutti i risparmi e anche provocato il collasso della piccola e media impresa, si da non consentire nessuna azione di rimedio. Come dice Proietti nel libro Nazione Sovrana “La Germania in uno scenario del genere era annichilita e non poteva far altro che soccombere al debito e alla speculazione internazionali". Uno dei punti fondamentali del programma di ristrutturazione economica messa in atto dal partito Nazional socialista fu proprio quello di riacquistare il controllo sulla creazione della moneta, opponendosi quindi al cartello delle banche internazionali e iniziando a stampare moneta propria. Fu giustappunto questo il motivo della veemente e furibonda reazione del sistema finanziario internazionale alla germania naziolnalsocialista. Siccome buona parte di questo sistema era di etnia ebraica ecco spiegato il motivo della reazione germanica; c’è da dire pero’ che non fu tanto la germania a dichiarare guerra alla comunita’ finanziaria internazionale, quanto il contrario, ovvero il sistema speculativo finanziario fortemente rappresentato dall’Inghilterra e vieppiu’ americano e con larga rappresentanza ebraica, fu questo tipo diffuso di potere che fin dall’avvento di Hitler nel marzo 1933 e specie dopo la ratifica sui pieni poteri nell’autunno dello stesso anno, dichiaro’ guerra alla germania, una guerra ancora non armata ma che si succedette senza esclusione di colpi fino a quel giugno 1939 quando usci’ la legge che nazionalizzava la Banca di Emissione Germanica ratificando così a beneficio dello Stato la proprietà della moneta Era dalla fine del XVII secolo, quando in Europa si era imposto il “signoraggio” ovvero una proprietà congiunta di enti non statali sulla moneta, che non si verificava un evento simile, e questo, su opinione di parecchi storici non asserviti al diktat dominante dei Paesi vincitori, fu il vero motivo dello scoppio della seconda guerra mondiale, il momento preciso in cui l’alta finanza internazionale a dominanza anglosassone cui presto si sarebbe aggiunto il colosso statunitense con quelle famose rilevanti frange ebraiche, decise che non avrebbe piu’ tollerato le provocazione naziste, come era successo con l’Anchuluss con l’Austria e con i Sudeti nel 1938 e con l’invasione della Cecoslovacchia nel marzo 1939, che tutto sommato non avevano mai rappresentato questo grande ostacolo ad una politica di compromesso. Lo stesso non avvenne con l’invasione della Polonia, ma il fatto nuovo era non questa nuova provocazione che in se’ non si discostava granche’ dalla politica espansionista germanica che tendeva a riprendersi quella territorialità che aveva prima della guerra, ma proprio la promulgazione della legge sulla nazionalizzazione della moneta da parte della Banca Centrale del Reich. Il punto e’ che Hitler aveva cominciato la sua rivoluzione economica piuttosto canonicamente con un vasto programma di lavori pubblici, in osservanza alla teoria di John Maynard Keynes, un economista inglese e in forte similarità’ con il cosidetto “New Deal” di Franklin Delano Roosveelt per riparare alla grande crisi del 1929, e anche con l’operativita’ delle Partecipazioni Statali del regime fascista che avevano portato alla formazione dell’IRI (Istituto Ricostruzione Industriale) sotto la guida e direzione di Alberto Beneduce, ma la novita’ della prassi nazionalsocialista e’ che ne aveva indicato il costo in un miliardo di marchi non inflazionati chiamati “certificati lavorativi del Tesoro” stampati dal Governo che non avevano riferimento nel sistema aureo della finanza internazionale, bensì in beni tangibili. Hitler stesso aveva sancito l’assioma “per ogni marco stampato noi richiediamo l’equivalente di un marco di lavoro svolto o di bene prodotto” in verita' Hitler si era avvalso delle teorie economiche di Hyalmar Schacht un profondo studioso dei meccanismi economici gia' Presidente dal 1924 al 1930 della Reichsbank, seguace sia delle teorie di Keynes che delle prassi del New deal Roosveltiano e dell'IRI di Beneduce, che era da lui stato nominato Ministro dell'economia il quale era fermamente convinto che compito della Banca di emissione fosse quello di mettere a disposizione tanto denaro quanto fosse sufficiente allo scambio dei beni. Per questa ragione egli sosteneva tutte le leggi che regolano le banche di emissione hanno introdotto la cambiale a pagamento delle merci quale elemento fondamentale della loro politica. La cambiale-merci attesta la vendita e lo scambio di una merce, pertanto, Schacht riteneva che la concessione di crediti da parte della banca di emissione contro cambiali merci non comportasse alcun pericolo d’inflazione e difatti le voci attive della Reichsbank consistevano principalmente in cambiali a pagamento merci. I fornitori dello Stato, dunque, iniziarono a emettere ordini di pagamento (tratte) che venivano accettati dalla società MEFO che pagava con «cambiali-MEFO». era questa una vera e propria moneta fiscale, ovvero intendendosi per essa l'uso di debiti del governo come mezzo di pagamento tra privati, di cui appunto la spicca l’impiego delle obbligazioni della Metallurgische Forschungsgesellschaft, le cosiddette MeFo, ideate appunto da Schacht e adottate da parte del governo tedesco nel 1934. Trattandosi di forniture di merci, le cambiali MEFO erano effetti commerciali cui prestavano triplice garanzia i fornitori, la società MEFO e lo Stato, giustificando così il loro sconto presso la Reichsbank. I funzionari della società MEFO controllavano che tutte le cambiali fossero state emesse solamente per forniture di merci e non per altri motivi: a ogni cambiale MEFO era legato uno scambio di merci proprio per compensare la circolazione monetaria con quella di beni. Le cambiali, che normalmente erano a tre mesi, ricevevano dalla Reichsbank il permesso di rinnovo fino a 19 volte per un periodo complessivo di 5 anni. Ciò era necessario perché la ricostruzione economica avrebbe richiesto un certo numero di anni. Con queste promesse di pagamento spendibili come il denaro ma unicamente entro i confini nazionali, gli imprenditori pagavano i fornitori. In teoria, questi ultimi potevano scontarle presso la Reichsbank in ogni momento e per qualsiasi importo a un interesse del 4% il che rendeva le cambiali MEFO non solo una «quasi moneta corrente» ma anche un denaro fruttifero che poteva essere ritenuto da banche, casse di risparmio e aziende. Non vi è dubbio che se gli effetti MEFO fossero stati presentati all’incasso massicciamente e rapidamente, oltre al rischio di inflazione, sarebbe diventato evidente ai paesi stranieri che la Germania stava incrementando le emissioni di moneta accrescendo i sospetti che la finalità fosse anche il riarmo. Ciò però non avvenne nel Terzo Reich poiché gli industriali tedeschi si servirono degli effetti MEFO come mezzo di pagamento fra loro: fino al 1938, in media, la metà degli effetti MEFO fu sempre assorbita dal mercato senza passare all’incasso presso la Reichsbank. Così queste obbligazioni diventarono una vera moneta a circolazione fiduciaria per le imprese che si protrasse per 4 anni, raggiungendo nel 1938 l’importo complessivo di 12 miliardi di marchi, con una media annuale di erogazioni pari a circa 3 miliardi l’anno.
Questa fu la mossa determinante che fece ritornare sotto il controllo politico la sovranità monetaria della Germania. Si realizzò in tal modo un mutamento fondamentale della strategia economica nazionale che permise allo Stato di riprendere in mano le leve del finanziamento dello sviluppo sostituendo la sua autorità a quella del mercato. Un esempio da manuale di come una politica di sostegno alla domanda finanziata da un’espansione monetaria non convenzionale abbia permesso all’economia di uscire dalla depressione e di conseguire la piena occupazione. La nuova moneta emessa dal Governo non produsse affatto l’inflazione prevista dalla teoria classica poiché offerta e domanda crebbero di pari passo lasciando i prezzi inalterati. Attraverso questo metodo in soli due anni, la piaga della disoccupazione venne risolta e il Paese comincio’ vertiginosamente a risalire la china . Un altro metodo di grande efficacia del programma nazionalsocialista , fu la tecnica del baratto adottata negli scambi commerciali coi paesi esteri, ovvero niente intermediari, nessun passaggio di denaro, ma solo scambio di materie prime, ovvero offrire agli altri quello che si aveva in gran quantita’ e ricevere quello di cui si abbisognava in sostanza il meccanismo di stimolo in ispecie nel settore manifatturiero funzionava davvero comne un baratto di merci tangibili senza utilizzo di denaro e evitando al masimo grado qualsiasi forma di intermediazione finanziaria e fuoriuscita di capitali; si puo' dire quindi che questo sistema di scambio diretto che come abbiamo fatto cenno ricalcava l'antico baratto delle comunita' primordiali era una sorta di scoperta dell'acqua calda che aveva il vantaggio di non creare alcun debito o deficit commerciale e riusciva quindi in maniera veloce ad assicurare benefici e prosperita'. Così in pochissimio anni la Germania nazionalsocialista riusci' a realizzare un programma di sviluppo che non solo assicuro' l'uscita dalla crisi economica che aveva afflitto il Paese dalla fine della guera, ma riusci' altresì a far decollare uno sviluppo inusitato praticamente in tutti gli scibili di pertinenza ella Nazione e non solo, ma in un periodo brevissimo, poco piu' di un decennio dal 1944 al 1945, considerando anche l'emergenza dei tempi di guerra, sviluppare una scienza e una cultura, alternativa a quella affermatesi nell'Europa e negli USA in oltre due secoli, pervenendo altresì a risultati se non superiori perlomeno equivalenti a quelli in cui la mobilitazione di tutti i cervelli delle potenze avversarie erano arrivati ad esempio nella produzione dell'arma atomica previ gli studi sulla scissione dell'energia dell'atomo . E' difatti cosa certa che se non ci fosse stata la distruzione dei depositi di acqua pesante in Norvegia da parte di un commando di nativi norvegesi ma addestrati dal comando britannico (i celeberrimi eroi di Telemark) la germania sarebbe arrivata per vie del tutto diverse prima degli Alleati alla bomba atomica (le famose armi segrete di Hitler di cui anche da noi in Italia nella repubblica Sociale si favoleggiava che sarebbero arrivate per la primavera, laddove si cantava appunto "a primavera s'apre la partita e i continenti faranno fiamme e fior....) e di certo la storia avrebbe avuto una tuutt'altra narrazione
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