In verita’ la primordiale e non soggettiva scelta di integrale su di un altro cammino e’ a livello della grande demarcazione, vero e proprio nodio di Gordio, tra civilta’ di terra e civilta’ di mare, fatta dal grande geo-fisico tedesco Carl Schmitt nel suo libello Terra mare del 1942 e nella successiva ratificazione nel poderoso saggio Il Nomos della terra . Dobbiamo purtroppo constatare e proprio sulla base della teoria Schmittiana che le potenze di mare capitanate dall’Inghilterra con il suo atavico spirito bottegaio anglosassone e’ riuscita ad avere, in questi nostri tempi moderni e anche post moderni ovvero inizio di nuovo millennio, il fatidico 2000, partita vinta un po’ su tutta la linea : La fluidita’ del mare come metafora di un mondo di soli interessi economici, senza confini, senza limiti, dove gli unici valori sono appunto il denaro, i mercati, il commercio, niente piu’ scambio di valori come le antiche comunita’ e che tutto sommato ancora erano manifestati dalle civilta’ terricole, con le loro tradizioni, i propri confini, la propria solidita’ terrena ma un unico solo valore di scambio a decidere delle sorti di un mondo equiparato ad una grande bottega. D’altra parte tutto puo’ essere condensato in una sorta di boutade espressa da Palmerston un politico inglese degno rappresentante della sua terra di bottegai “noi inglesi non abbiamo nemici eterni, non abbiamo neppure amici eterni, noi abbiamo solo interessi eterni” - che schifo eh? Ebbene questo e’ lo spirito che ha finito per dominare in quasi tutto il mondo conosciuto, anche quello che apparentemente dovrebbe essere alquanto ostico al principio economico e bottegaio (La Cina comunista, l’Islam, l’India e anche la Russia di cui tuttavia sono da rimarcare alcune sollecitazioni in senso diametralmente opposto emerse nel corso dell’aria Putin grazie anche ad una forte influenza del filosofo Alecxander Dugin che si rifa’ ad una concezione diversa , denominata “euroasiatica” nella ricerca di una modalita’ di cilvilta’ multipolare e non bipolare o unipolare come quelle cui abbiamo assistito negli ultimi 80 anni da lui denominata “quarta teoria politica” in relazione alle precedenti tre espresse dalla cultura occidentale : Liberalismo, Socoialismo e Fascismo. L’offensiva del,le potenze di mare contro quelle terricole incomincia grosso modo con il Regno della Regina Elisabetta I detta la Grande nel XVI secolo che giustappunto sceglie il mare e la potenza economica del commercio facendone l’assoluto protagonista della vita sociale del Paese e mettendo in sott’ordine tradizione, lealta’ , onore , prova evidente un delinquente comune di un certo ingegno e abilita’, il pirata Francis Drake viene creato nobile grazie alle sue ruberie devolute pero’ al suo Paese, inaugurando così quella mercificazione della distinzione che perde il suo carisma nobiliare e che dura ancor oggi (non sono i campioni di incassi: attori, campioni sportivi, intellettuali di successo, industriali, commercianti e quant’altro sempre legato all’interesse, ad ascendere al titolo di Sir, da Drake appunto, ai Beatles, a Popper, a Alec Guinnes a Jackie Stewart, a Tom Jones, ovvero l’aristocrazia di chi riesce a portare profitti? Sono due gli eventi, sempre in ambito anglosassone che danno una marcia in piu’ a questa marinizzazione e conseguente commercializzazione del mondo: la rivoluzione industriale e la nascita della massoneria, entrambi databili al secondo decennio del XVIII secolo, giusto trecento anni prima di forse l’ultimo tentativo di prevalere nel dominio del mondo intero tramite l’invenzione di un virus e spacciare una falsa pandemia per una calamita’ ovvero una scusa per sottoporre l’umanita’ ad una vera societa’ distopica tramite un terrorismo di tipo sanitario. Con un mezzo (l’industrializzazione e meccanizzazione delle risorse) e una istituzione settaria ( supporto al bottegaismo) l’Inghilterra comincia sistematica a tessere le fila del suo mercimonio fomentando rivolte rivoluzioni ovunque con grande dispendio dell’unico valore ammesso come scambio, cioe’ il denaro. Non partecipa alle guerre tra Stati terricoli come Prussia e Austria, ma in America fomenta una rivolta contro se’ stessa (quella dei coloni americani) per costituire una sorta di unione vassalla che un giorno potrebbe rivelarsi continuatrice del suo principio bottegaio . (vedi in tal senso le acute considerazioni sempre di Carl Schmitt sul concetto di “isola piu’ grande” per continuare a perseguire i suoi “interessi eterni”; subito dopo se la prende con la Monarchia francese da tempo immemorabile sua principale rivale nella lotta per la supremazia continentale dell’europa ed ecco che fomenta la tristemente nota sanguinaria Rivoluzione francese. Con Napoleone diciamo che la cosa le sfugge di mano (un po’ come succedera’ con Kennedy nel XX secolo e con Trump nel XXI - speriamo con pero’ esito piu’ positivo per noi tradizionalisti e terricoli) . Napoleone che pure era stato affiliato alla Massoneria ed era il frutto piu’
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| Buonaparte dovette tutto il suo successo a Barras fin da Tolone e sopratutto durante 1^ campagna d'Italia |
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