mercoledì 5 novembre 2025

L'INTEGRALE SULLE ROTTE

In verita’ la primordiale e non soggettiva  scelta di integrale su di un altro cammino e’  a livello della grande demarcazione, vero e proprio nodio di Gordio, tra civilta’ di terra e civilta’ di mare, fatta  dal grande geo-fisico tedesco Carl Schmitt nel suo libello Terra mare del 1942 e nella successiva ratificazione nel poderoso saggio Il Nomos della terra . Dobbiamo purtroppo constatare e proprio sulla base della teoria Schmittiana che le potenze di mare capitanate dall’Inghilterra con il suo atavico spirito bottegaio anglosassone e’
riuscita ad avere, in questi nostri tempi moderni  e anche post moderni  ovvero inizio di nuovo millennio, il fatidico 2000, partita vinta un po’ su tutta la linea : La fluidita’ del mare come metafora di un mondo di soli interessi economici, senza confini, senza limiti, dove gli unici valori sono appunto il denaro, i mercati, il commercio, niente piu’ scambio di valori come le antiche comunita’ e che tutto sommato ancora erano manifestati dalle civilta’ terricole, con le loro tradizioni, i propri confini, la propria s
olidita’ terrena  ma un unico solo valore di scambio a decidere delle sorti di un mondo equiparato ad una grande bottega. D’altra parte tutto puo’ essere condensato in una sorta di boutade espressa da Palmerston un politico inglese degno rappresentante della sua terra di bottegai “noi inglesi non abbiamo nemici eterni, non abbiamo neppure amici eterni, noi abbiamo solo interessi eterni”  - che schifo eh? Ebbene questo e’ lo spirito che ha finito per dominare in quasi tutto il mondo conosciuto, anche quello che apparentemente dovrebbe essere alquanto ostico al principio economico e bottegaio (La Cina comunista, l’Islam, l’India e anche la Russia di cui tuttavia sono da rimarcare alcune sollecitazioni in senso diametralmente opposto emerse nel corso dell’aria Putin grazie anche ad una forte influenza del filosofo Alecxander Dugin che si rifa’ ad una concezione diversa , denominata “euroasiatica”  nella ricerca di una modalita’ di cilvilta’ multipolare e non bipolare o unipolare come quelle cui abbiamo assistito negli ultimi 80 anni  da lui denominata “quarta teoria politica” in relazione alle precedenti tre espresse dalla cultura occidentale : Liberalismo, Socoialismo e Fascismo. L’offensiva del,le potenze di mare contro quelle terricole incomincia grosso modo con il Regno della Regina Elisabetta I detta  la Grande nel XVI secolo  che giustappunto sceglie il mare e la potenza economica del commercio  facendone l’assoluto protagonista della vita sociale del Paese  e mettendo in sott’ordine tradizione, lealta’ , onore , prova evidente un  delinquente comune di  un certo ingegno e abilita’, il pirata Francis Drake viene creato nobile grazie alle sue ruberie  devolute pero’ al suo Paese, inaugurando così quella mercificazione della distinzione  che perde il suo carisma nobiliare  e che dura ancor oggi (non sono i campioni di incassi: attori, campioni sportivi, intellettuali di successo, industriali, commercianti e quant’altro sempre legato all’interesse,  ad ascendere al titolo di Sir, da Drake appunto,  ai Beatles, a Popper, a Alec Guinnes a Jackie Stewart, a Tom Jones,
ovvero  l’aristocrazia di chi riesce a portare profitti? 
Sono due gli eventi, sempre in ambito anglosassone  che danno una marcia in piu’ a questa marinizzazione e conseguente commercializzazione  del mondo:  la rivoluzione industriale e la nascita della massoneria,  entrambi databili al secondo decennio del XVIII secolo, giusto  trecento anni prima di forse l’ultimo tentativo di prevalere nel dominio del mondo intero tramite l’invenzione di un virus  e  spacciare una falsa pandemia per una calamita’  ovvero una scusa per sottoporre l’umanita’ ad una vera societa’ distopica tramite un terrorismo di tipo sanitario. Con un mezzo (l’industrializzazione e mecca
nizzazione delle
risorse) e una istituzione settaria ( supporto al bottegaismo) l’Inghilterra comincia sistematica a tessere le fila del suo mercimonio  fomentando rivolte rivoluzioni ovunque con grande dispendio dell’unico valore ammesso come  scambio, cioe’  il denaro. Non partecipa alle guerre tra Stati terricoli come Prussia e Austria, ma in America fomenta una rivolta contro se’ stessa (quella dei coloni americani) per costituire una sorta di unione vassalla che un giorno potrebbe rivelarsi continuatrice del suo principio  bottegaio . (vedi in tal senso le acute considerazioni sempre di Carl Schmitt sul concetto di “isola piu’ grande” per continuare a perseguire i suoi “interessi eterni”; subito dopo se la prende con la Monarchia francese da tempo immemorabile sua principale rivale  nella  lotta per la supremazia continentale dell’europa ed ecco che fomenta la tristemente nota sanguinaria Rivoluzione francese. Con Napoleone diciamo che la cosa le sfugge di mano (un po’ come succedera’ con Kennedy nel XX secolo e con Trump nel XXI - speriamo con pero’ esito piu’ positivo per noi tradizionalisti e terricoli) . Napoleone che pure era stato affiliato alla Massoneria ed era il  frutto piu’
Buonaparte dovette tutto il suo successo a Barras fin da Tolone
e sopratutto durante 1^ campagna d'Italia
 
appariscente dell’arci massone Paul Barras che ne aveva fatto il suo pupillo , abbagliato dai suoi non troppo chiari successi (c’era stato dietro sempre Barras specie nella prima campagna d’Italia,  e sai, quando sei riuscito a convincere uno che sei una sorta di semidio invincibile vedi le stesse dichiarazioni del Generale Buonaparte subito dopo la battaglia del Ponte di Lodi, e’ difficile poi fafrlo tornare nei limiti della sua figura di Generaluccio squattrinato e neppure particolarmente dotato, ma tutto costruito), si era ben presto “montato la testa
“ e aveva subito pensato di non  sver bisogno di aiuti esterni (niente
piu’ Barras col nuovo secolo e neppure niente piu’ Inghilterra e Massoneria, specie dopo essere entrato nella parte del Generale piu’ che fortunato - vedi Marengo nel giugno 1800  e le conferme del biennio di cinque anni dopo (1805-1806), quando perfino Hegel  vedendolo sul suo cavallo bianco dopo la battaglia di Jena  lo considero’ l’incarnazione dello spirito della storia (gli storici non ci dicono pero’ se il filosofo conservo’ questa impressione dopo la battaglia di Eylau (gennaio 1807) dove solo una forzatura nel
mantenimento di truppe sul campo, impedì di valutare l’esito di questa battaglia un disastro.) Ricomposto il passo falso Napoleone  dopo la battaglia di Waterloo,  questa volta pero' le mire inglesi sul continente furono sistematicamente frustrate da un appartenente alla piena tradizione terrestre conservatore, tradizionalista e estremamente efficace e capace  senza i velleitarismi di Napoleone : il Principe Klemens von Metternich che per oltre trent'anni riusciì a perseguire un ordine puramente terrestre  nel pieno rispetto della tradizione recuperata e dell'ordine.  Fu lui molto piu' di Napoleone la vera bestia nera dell'Inghilterra  che le impedi' sistematicamente di intromettersi negli affari continentali. Fu all'incirca  dopo oltre trent'anni di questo tipo di smacchi che Massoneria
e Regno d'Inghilterra (molto piu' correlati e interconnessi di quanto potrebbe immaginarsi) concepirono una strategia che avrebbe loro permesso di insinuarsi con maggiore efficacia negli affari degli Stati Continentali :  appoggiare le proteste, le istanze cosidette liberali, i motivi di insoddisfazione e quindi anche di ribellione di ogni singola entita' nazionale, o statarello che sia : dalla Francia, l'Austria, la Grecia, la Turchia, i singoli Stati  e statrelli cui era composta l'Italia . Occorreva quindi una dose molto elevata di quello che oggi chiamiamo buonismo, ovvero una generale diffusa ipocrisia che faceva prendere le parti dei cosidetti diseredati , ma solo per il loro potenziale di sovvertimento che queste frange di popolazione avevano in nuce, equesto profondendo in tali iniziative  una altresì  elevata capacita' di finanziamento, ovvero capitali disponibili per foraggiare appunto tali movimenti.   Una prassi, che non e' difficilile riconoscere fattasi piu' che comune nel corso degli anni e diventata un vero e proprio modus operandi di tutte le cosidette elites fondate sul denaro e sullo spirito bottegaio di cui l'inghilterra aveva  profuso tutta se stessa. Se dunque Feynman in fisica quantistica pone un integrale sui cammini per addivenire a diverse possibilita' di rapportarsi con un fenomeno, l'Inghilterra la nazione bottegaia per eccellenza ha sempre posto nella sua prassi di potere  un integrale sulle rotte del suo sviluppo marittimo e commerciale, teso a dominare le nazioni del continente  europeo a tendenza terricola.  

 

 

domenica 2 novembre 2025

UN GATTO COME MULTIVERSO

 

E' di nuovo di scena un gatto o meglio "il gatto" quello famoso per il suo paradosso, diciamo quello che gli ha appiccicato addosso il suo ideatore  :  Il gatto di Schrödinger. In verita' il suo paradosso comincia a prendere corpo nel contesto di un altro paradosso quello di Einstein-Podolsky-Rosen (EPR), pubblicato nel 1935, che criticava una caratteristica fondamentale dei sistemi quantistici secondo l'interpretazione di Copenaghen (sviluppata da Bohr e Heisenberg), successivamente nota come entanglement quantistico. Secondo la teoria ortodossa, due sistemi fisici interagenti devono essere trattati come un sistema unico, descritto da un unico stato quantico: uno stato "entangled", ovverosia "intrecciato". Schrödinger, che condivideva lo scetticismo verso la teoria ortodossa, fece notare un altro aspetto problematico. Il principio di sovrapposizione, uno dei cardini della meccanica quantistica, afferma che se un sistema può trovarsi in due stati distinti, può trovarsi anche in una qualsiasi loro combinazione lineare. Questa sovrapposizione ha come conseguenza osservabile un fenomeno di interferenza (si veda ad esempio l'esperimento della doppia fenditura). Se però si esegue un'osservazione del sistema, questo viene indotto ad assumere uno stato determinato. Secondo Schrödinger, questo postulato e il concetto di entanglement avevano conseguenze potenzialmente paradossali. In particolare, il fisico austriaco descrisse

un esperimento ideale in cui la sovrapposizione di due stati atomici distinti può essere "trasferita" ad un oggetto macroscopico, andando decisamente contro il senso comune. Spesso il risultato dell'esperimento viene presentato nei termini seguenti: dopo un intervallo uguale al tempo di dimezzamento, l'atomo può essere decaduto o meno con la stessa probabilità, quindi si trova in una sovrapposizione dei due stati. Ma poiché il decadimento determina la sorte del gatto, questo dovrebbe essere considerato contemporaneamente vivo e morto: almeno fino a quando non si compie un'osservazione, aprendo la scatola.
L'apparente paradosso nasce dal fatto che in meccanica quantistica non è possibile descrivere classicamente gli oggetti, e si ricorre ad una rappresentazione probabilistica: per mostrare il fatto che una particella può collocarsi in diverse posizioni, ad esempio, la si descrive come se essa fosse contemporaneamente in tutte le posizioni che può assumere. Ad ogni posizione possibile corrisponde la probabilità che osservando la particella essa si trovi proprio in quella posizione. L'operazione di osservazione, tuttavia, modifica irrimediabilmente il sistema poiché una volta osservata in una posizione la particella assume definitivamente quella posizione (cioè ha probabilità 1 di trovarsi lì) e quindi non si trova più in una "sovrapposizione di stati".

Schrödinger non si associava a questo punto di vista, che contrastava con il determinismo della fisica classica. Pur avendo sviluppato il concetto di funzione d'onda, l'interpretazione che egli stesso ne dava era diversa da quella probabilistica, che poi fu introdotta da Born: Schrödinger condivideva piuttosto l'idea delle "onde di materia" di de Broglie. ovvero l'ipotesi che affermava che ai corpi materiali, e in particolare alle particelle, sono associate le proprietà fisiche tipiche delle onde. Formulata appunto  nel 1924 da Louis de Broglie, trovò presto conferma sperimentale e dette un impulso fondamentale allo sviluppo della equazione d'onda di Schrodinger ed in particolare portando al concetto di dualismo onda-particella,  ipotesi costitutiva della Meccanica Quantistica . 
Ritornando al caso del gatto, occorre tuttavia precisare che la descrizione sopra esposta non è corretta. La stessa conclusione di Schrödinger, che peraltro non usa mai il termine "paradosso", è espressa in termini ben diversi: Schrödinger fa riferimento alla "funzione d'onda dell'intero sistema", non a quella del gatto.
Non è quindi corretto dire che il gatto è in una sovrapposizione di due stati, perché la sovrapposizione riguarda l'intero sistema. La differenza fondamentale è che i due sottosistemi, cioè l'atomo e il gatto presi singolarmente, sono piuttosto descritti da una miscela statistica. L'incertezza sulla sorte del gatto è "classica": esso è vivo o morto con una probabilità del 50%, senza alcuna interferenza tra i due stati diversi.
La perplessità espressa da Schrödinger risiede nel fatto che la meccanica quantistica è apparentemente applicabile anche ad un essere vivente, che può ritrovarsi in uno stato di correlazione quantistica (entanglement) con una particella. È lecito chiedersi, quindi, se anche un oggetto macroscopico debba ubbidire alle leggi della meccanica quantistica, senza che ci sia la possibilità di verificarne gli effetti a livello sperimentale.
Schrödinger descrisse uno diabolico congegno per cui un felino diventerebbe entangled con un singolo atomo. Il sistema sarebbe descritto da una funzione d'onda che rappresenta, al tempo stesso, il gatto vivo con l'atomo eccitato e il gatto morto con l'atomo tornato nello stato fondamentale, dopo che il suo decadimento ha innescato il dispositivo letale. Gli esperti di fisica quantistica obietteranno che il gatto è un sistema complesso e aperto, che non può, neanche all'inizio del crudele esperimento, essere descritto da una funzione d'onda. Il ragionamento, tuttavia, solleva un'importante domanda: Perché, e come, la stranezza del mondo quantistico scompare nei sistemi macroscopici? »L'esperimento del gatto può essere
collegato al cosiddetto problema della misura. L'interpretazione di Copenaghen afferma che, se un sistema quantistico (come l'atomo dell'esperimento) si trova in una sovrapposizione della forma, una sua misura "costringe" il sistema a passare definitivamente in un altro stato. Da quel momento, la sovrapposizione è sparita e si parla di "collasso della funzione d'onda". L'esatta modalità del "collasso" è un problema che l'interpretazione di Copenaghen lascia aperto.
Tuttavia, si può argomentare che la "misura" di un sistema quantistico consiste nell'entanglement tra un apparato sperimentale - per definizione macroscopico - e il sistema quantistico in esame. Nel nostro caso, il gatto gioca il ruolo dell'apparato sperimentale, poiché "registra" lo stato dell'atomo. Allora, la presenza del gatto fa sì che la sovrapposizione in cui si trova l'atomo venga "trasferita" al sistema complessivo (atomo + gatto). L'atomo, dunque, non è più in una sovrapposizione - così come non lo è il gatto.
D'altra parte, rimane un problema da affrontare: non esiste alcun effetto osservabile che dimostri l'entanglement tra atomo e gatto, o la sovrapposizione dei due stati in cui può trovarsi il sistema complessivo. Questo problema permane, naturalmente, anche se il gatto è sostituito da un apparato sperimentale inanimato.
La teoria della decoerenza quantistica, nata per superare simili difficoltà, afferma che le previsioni della meccanica quantistica sono corrette. Il motivo per cui non è possibile osservare effetti quantistici in oggetti macroscopici, è che questi sono inevitabilmente accoppiati in qualche modo con l'ambiente esterno. Il gatto di Schrödinger, ad esempio, non sarà mai realmente isolato dal resto del mondo. Ciò significa che il sistema atomo + gatto diventa, nel giro di un tempo brevissimo, entangled con l'ambiente esterno, così che - a ben guardare - non è più descritto da una sovrapposizione quantistica: in altri termini, perde coerenza. Le verifiche sperimentali di questo fenomeno sono possibili studiando sistemi mesoscopici (a volte soprannominati "gattini di Schrödinger"), cioè con pochi gradi di libertà. Esistono ormai diverse osservazioni sperimentali che dimostrano come un accoppiamento tra un sistema quantistico e un sistema mesoscopico porti alla decoerenza in tempi brevi ma apprezzabili. L'interpretazione di Copenaghen, pur lasciando aperto il problema della misura, è in grado comunque di rispondere alla critica portata dall'esperimento immaginato da Schrödinger. Secondo le idee di Bohr, è sufficiente considerare che il gatto - o in generale l'apparato di misura - esegue una "osservazione" del sistema quantistico, il cui risultato è sempre ben definito. Finché l'atomo non decade, il gatto è senz'altro vivo, e ciò è determinato senza alcun bisogno di un osservatore esterno che apra la scatola.
La difficoltà di una risposta "alla Bohr", tuttavia, è il confine arbitrario che deve essere tracciato tra sistema microscopico, che si comporta secondo le regole della meccanica quantistica, e osservatore macroscopico, che sembra ubbidire alle leggi della fisica classica. 'interpretazione a molti mondi di Everett, Wheeler e DeWitt assume l'esistenza di una "funzione d'onda universale".
l'interpretazione Multi-mondo è quell'ipotesi della meccanica quantistica, che asserisce la realtà oggettiva della funzione d'onda universale e nega il fatto del suo collasso. Molti mondi implicano che tutte le possibili storie alternative e gli scenari per il futuro sono reali e ognuno di essi rappresenta un mondo (o universo) esistente
.
Ecco quindi che il 
gatto di Schrödinger, in questa ipotesi, non è paradossale perché le due possibili alternative sono entrambe realizzate. Non è possibile rendersene conto solo perché, attraverso l'entanglement e il meccanismo di decoerenza, la sovrapposizione riguarda l'intero Universo. Un osservatore, quindi, vede realizzarsi solo una delle due alternative perché fa egli stesso parte di uno dei due possibili "stati" dell'intero Universo.

mercoledì 29 ottobre 2025

NON MARCEREMO DOVE IL DUCE VUOLE

 

Ieri ricorreva il 103° anniversario della Marcia su Roma  e a me  quelle colonne di gente ardita, sprezzante,  le camicie nere con  le medaglie sul petto , i fez, i pantaloni sbuffati , le camionette , i gagliardetti e le scritte roboanti, sono sincero fanno sempre un certo effetto -  proprio il netto contrario, e questo sto parlando di impressioni che risalgono alla prima infanzia , delle masse scomposte di operai e comunque gente non bella a vedersi, vestite malamente con inni sgradevoli alle orecchie e soprattutto al cuore, quali ricordavo per la festa del primo maggio a Roma al quartiere Trionfale  o a san Giovanni, sempre vicino ad osterie,  tra puzza di vino e di sigarette tipo Alfa e Nazionali . Vuoi mettere, non solo con le squadre tipo “La disperata” ma anche  con  le parate successive  con , perche’ no il famoso Passo Romano,  gli stivaloni e le grida di eia eia alala ‘?

Vuoi mettere, occorre precisarlo, in uno come me , con la mia storia, la mia tradizione, anche molto rimaneggiata, quasi ad ossequio del “Cavalcare la tigre” di Evola  - tradizione senza tradizione  - Tutta un’altra storia, ma questa affermazione assume,  vieppiu’ un significato,  direi significante paradigmatico e anche curioso, perche’ informa la concezione che ho del fascismo, della sua storia e della sua possibilita’ in consuntivo, che mi fa  andare a tirare in ballo il meccanismo dell’Integrale sui cammini del celebre fisico quantistico Richard Feynman , una sorta di teorema ideato nel 1948, ovvero l’anno della mia nascita  al quale fin dal 1965 sono stato sempre legato comepossibilita’ di integrare appunto diversi percorsi e quindi stabilire l’opportunita’ di una alternativa , non dico in termini di “reale” ma di immaginario si – un po’ comese decidessi di utilizzare numeri negativi e proiettarli,
si da pervenire appunto alla invenzione dei numeri immaginari (XVII secolo  - Leibniz e Newton e le loro disquisizioni e controversie sul calcolo infinitesimale, ovvero avvalersi di quella opportunita’ dello immaginario  per cambiare il reale  e poi magari coniugarlo con esso in un ritorno al positivo e procedere con i nostri calcoli , infinitesimali o meno che siano. Alla base di questo ambaradam concettuale c’è una profonda disistima per il personaggio di Benito Mussolini, che ho sempre avuto quando ero militante del MSI, nel lontano 1963 e mi creava in seno al partito non pochi problemi con litigi, alterchi anche venute alle mani con persone che avrebbero dovuto condividere i miei ideali se non proprio politici, perlomeno storici. No, Mussolini non potevo proprio mandarlo  giu', espressione in gioventu'  e anche maturita' di quel socialismo estremo, massimalista si diceva a quell'epoca, che ha sempre rappresentato per me la quintessenza del disprezzo e anche disgusto come tutto cio', d'altronde, che attiene al mondo economicco dei bottegai fondato sul denaro e sul commercio nelle sue due solo apparentemente diverse accezioni del padrone (il capitalista) e del garzone (il comunista) in realta', come giustamentente ha sempre osservato Evole le due facce della stessa medaglia per chi comunque accetta le regole di un determinato gioco, che nella fattispecie coincide con il fattore economico : Provenienza quindi da quel baratro del pensiero che e' il marxismo e  nelle sue forme piu' estreme , per abbracciare poi la piu' spudorata conversione per meri
motivi  economici (il piu' che dimostrato mercimonio alla base del suo voltare gabbana nel 1914 in merito al porsi come neutralista o interventista rispetto alla guerra europea e il farlo di poi, dalla parte piu' meschina quella delle potenze commerciali e,  direbbe Schmitt, marittime ovvero mercantili e bottegaie capitanate dall'Inghilterra, contravvenendo a quei principi di lealta', onore quale ci si sarebbe aspettato da una nazione legata da un piu' che trentennale patto di alleanza. Da campione della neutralita' all'ambigua formula  dell'articolo sula neutralita' attiva e operante fino al piu' fervente interventismo, in pochi mesi,  anzi giorni, si puo' leggere, per chi lo voglia leggere, una sorta di manifesto del tradimento piu' sordido, del mercimonio piu' pronunciato. Quella foto poi che lo ritrae nell'ologramma della Marcia su Roma, tutto azzimato con cravatta e ghette, attorniato dai suoi guerrieri, la trovo addirittura una provocazione, l'emblema stesso del compromesso e anche dell'ingiustizia, insomma la rivoluzione in vagone letto come spesso si e' alluso: una sorta di contrappasso  agli uomini che bene o male si erano messi in gioco, rischiando anche piu della faccia:  Italo Balbo che prende la situazione a Perugia e decide di marciare su Roma, a Bottai che occupa la sediziosa  san Lorenzo, a Grandi, a Ciano  e agli altri protagonisti, magari sconosciuti ai piu' ma non a me,  come il sig. Armenio N. (cl.1903) segretario in quel 1963 della sezione Ponte Milvio del MSI, che era stato volontario a 15 anni negli arditi  sul Piave, al vicino di casa sig. Tedeschi ragazzo del '99, anche lui reduce del Piave, che era nella Marcia su Roma  addetto alla tenda di Ciano Padre, il Costanzo della
Beffa di Buccari con D'Annunzio, medaglia d'oro. Tradizione che ti passa vicino e la fai tua proprio come consigliava Evola, ma che e' imperfetta, inadeguata e carente,  e proprio sul protagonista. Non va neppure dopo quando dismette caicie inamidate e ghette e indossa l'uniforme, prima quella di Generale della Milizia, poi quella tracotante di Primo Maresciallo dell'Impero, con quel gruppetto di medaglie tra cui la croce di guerra , la decorazione che attestava la presenza per almeno tre mesi in  "zona battuta dall'artiglieria nemica" concessagli solo nel 1923 ovvero quando  era Presidente del Consiglio     

giovedì 23 ottobre 2025

IL GRADIENTE DEL SUPER ES

 

Molteplici sono le istanze di questa estrema vecchiezza che mi hanno dato,  e debbo dire il vero, ancora mi danno, grandi soddisfazioni: un recupero della forma fisica che  mi ha fatto perdere 20 chili, e guarda un po’, paradossalmente al principiare della farsa pandemica che specie sulle prime mi stava gettando nella piu’ cupa disperazione(una sorta di strada a binario morto e senza ritorno), poi un ulteriore recupero culturale che mi ha dato la piece piu’ costruttiva:  le 5 Leggi Biologiche di Hamer, che e’ stata a livello di conoscenza e percezione qualcosa di perlomeno equivalente a quella che avevo avuto con la scoperta della psicoanalisi  Freud e via via Jung, Ferenczi, Sullivan, Milton Erickson, la PNL di Bandler e Grinder, Lacan, Matte’ Blanco, (e teniamo presente che la scoperta di Hamer , tramite Francesco Cavagna e poi Claudio Trupiano, e’ coincidente con la sua morte nel luglio 2017,  cioe’ quando avevo gia’ compiuto 69 anni, ed ero oramai un vecchio decrepito). Infine il ritorno all’interesse per la politica, all’insegna del detto “se non ti interessi della politica,  vedrai che prima o poi la politica si interessera’ di te “ – be’ diciamo che nel mio caso e’ stato un intervallo che e’ durato 56 anni, dal 1964 ovvero dalla delusione della batosta di Barry Goldwater all’elezione USA, fino appunto alle prime manifestazioni della farsa pandemica che ha cominciato a toccarmi sulla pelle (segregazione, uso forzato di museruole, restrizioni e poi addirittura obbligo vaccinale e lasciapassare a mo’ di nazismo della fine ) e comunque è stato un ritorno quasi spiccicato alle
istanze della prima giovinezza, quelle di estrema destra, che oggi magari tendo a chiamare
 “super”,  a mo’ di stringhe, simmetria e temi della fisica quantistica, ma anche al famoso uomo di Nietzsche e perche’ no anche alla Super Corte Maggiore, la potente benzina italiana con un occhieggio ad una delle persone da me piu’ stimate sebbene il suo ruolo di preminenza in uno dei periodi da me al contrario piu’ aborriti: Enrico Mattei. Ritorno proprio come  Mito, eternizzato  da registi e attori  preferiti Julius Evola, Guenon, Junger , Schmitt, Freud, Jung, Heidegger, cui si aggiungono e si correlano acquisizioni piu’ recenti Lacan, Matte’ Blanco, De Benoist , Rick Geerd Hamer e vanno a coprire praticamente ogni pertugio, ogni anfratto, ogni buio oltre la siepe della conoscenza. Sono campioni e scenari che fanno parte dell’Es e infatti popolano i sogni, tutti i sogni delle notti con frequenti risvegli par fare un
punto che poi inevitabilmente al mattino si dissolve in un oblio carico di significante ma con pochissimo significato, ovvero niente condensazione (metafora) ma un continuo spostamento (metonimia) ed ecco allora che l’Es della triade delle topiche freudiane sia prima uella della libido che la seconda che invece e’ al di la’ del piacere,
  si carica di valenze inusitate e diventa Super es facendo non piu’ riferimento allo stracco Edipo, ma ad un molto piu’ profondo Narciso che nella riflessione e’ al cospetto della famosa pulsione di morte e tale viene registrata dalla ninfa Eco. Il Super Es e la sua figura Narciso con la testimonianza ripetuta di Eco, secondo le indicazioni di Lacan " l'inconscio non parla, ma ripete, ripete e dice sempre le stesse cose" ... sia pure con parole sempre diverse, aggiungo io , e perche' lo fa ? Semplice ! perche ' non e' capito! Ecco mi vedo costretto a riprendere il tema dei sogni , diciamo in questi ultimi tempi io faccio perlomeno sette sogni per notte, tante quanto sono le mie alzate perandare a pisciare ....7 alzate dei miei 77 anni 

(ovviamente con un PSA alto, ma di cui me ne sbatto) e  7 sogni fantastici pieni di significanti , ovvero impianto in frenesia  metonimica con niente condensazione metaforica o perlomeno pochissima,  giusto quel breve intervallo  in cui nello spazio tempo del  letto/bagno,  dico a me stesso " ehi, ma che sogno fantastico, quante correlazioni, quanti sottesi? domani me li metto tutti per iscritto, ma la mattina al vero risveglio o ho puntualmente dimenticato tutto e tutti e sette i sogni, solo qualche ombra indistinto con mgari personggi che non rivedevi da mezzo secolo : Lo vedi quanto e' dispettoso l'ES? e i sogni? altro che strada, altro che piazza, il loro senso e' tutto, o quasi, sepolto proprio come il famoso iceberg freudiano e sono stato io, proprio io  a dargli la denominazione di "super" d'altronde  come Freud aveva fatto con l'io, solo che qui il correlato non e' il sociale e le sue imposizioni, no, qui e' proprio il sotteso de Al di la' del principio del piacere : Thanatos e la controversa pulsione che ad essa fa riferimento.  

domenica 5 ottobre 2025

L'ESSERE E NON L'AVERE DELLA MALATTIA

 

La malattia presa così in dettagliato esame da Hamer è più che mai un prodotto dell’Es ovvero dell’inconscio e quindi si applica ad essa quella stessa considerazione simbolica riservata ad un sogno, ad un lapsus, ad un atto mancato, con una premessa fondamentale: noi, il nostro corpo, la nostra psiche, insomma tutta la nostra entità biologica, non ha una malattia, ma “è la malattia” Si applica anche  nella medicina il famosissimo interrogattivo del saggio di Fromm  " Avere o essere? " : Avere o Essere ....la malattia). Anche qui siamo in presenza di una rivoluzione copernicana, un  capovolgimento che interessa la diagnostica, ma anche la prognosi  che non potrà più essere riservata ad una specifica classe di addetti di settore, le cui modalità, tra l’altro sono ben lungi dall’essere limpide e scevre da interessi economici, ma dovrà investirci  in tutta la complessità della nostra interrelata entità psico biologica e stabilire in merito delle nuove Leggi che puntualmente Hamer ci ha offerto  nella sua nuova, diversa e infinitamente piu' vera della medicina : la prima di queste Leggi Biologiche della
sconvolgente teoria trae origine dal doloroso incidente di suo figlio: fu proprio questo tragico evento a innescare un meccanismo di revisione di tutta la medicina da parte del padre del giovane, che era uno stimato medico, primario nella clinica oncologica universitaria di Monaco di Baviera, del tutto ortodosso alla pratica della sua professione,  che  poco dopo  la morte del figlio, avvenuta dopo 4 mesi di agonia, fu colpito da un cancro al testicolo. Stranamente Hamer che non era neppure un medico particolarmente velleitario e contestatore, per nulla influenzato da medicine alternative, e neppure seguace di particolari correnti, tipo il Siero Bonifacio o la Cura Di Bella, nè condizionato  da idee più di carattere filosofico/psicoanalitico, come la psicosomatica di George Groddeck, ma esercitava del tutto ordinariamente la sua professione, anzi  si era messo in luce sia per tendenze umanitarie ( era venuto in Italia a curare del tutto gratuitamente dei pazienti indigenti) sia per certe sue invenzioni di carattere medico specialistiche, regolarmente brevettate e che gli procuravano notevoli proventi, fu indotto a riflettere sulla particolare attinenza del tumore al recente trauma, ovvero la perdita di un figlio e in quella maniera ignobile, per le stravaganze criminali di un nobilastro da quattro soldi, e anche sulla particolare localizzazione  di tale tumore diagnosticatogli e per il quale non gli erano state date troppe speranze di sopravvivenza (il testicolo è palesemente un organo del corpo che è strettamente correlato alla procreazione, e quindi al figlio perduto). Essendo Hamer medico in una clinica oncologica, aveva avuto modo di verificare che tutti, indiscriminatamente tutti, i pazienti ammalatisi di cancro, avevano da addurre un evento particolarmente traumatico all’origine della loro affezione. Dopo tre anni dalla morte del figlio, periodo durante il quale per l’intanto il suo cancro al testicolo era stato asportato chirurgicamente (quindi in piena accettazione dei principi della medicina tradizionale) e  completamente scomparso, malgrado fossero state diagnosticate metastasi con una stima di sopravvivenza scesa all’1% (questo magari da addursi  alla piena consapevolezza  di ciò che l’aveva ingenerato) , aveva raccolto una mole consistente di cartelle cliniche dai cui dati emergeva sempre la costante di questo trauma particolarmente virulento all’origine della malattia. Nell’evoluzione della sensazionale scoperta dell’origine del cancro, si  trattava di un vero “schok”che Hamer era andato a definire con la valenza di “biologico” che fungeva sempre da detonatore  e assolutamente eziologico in affezioni di particolare gravità, quale appunto il cancro. Hamer denominò questo schok in memoria del figlio : 
DHS - Dirk Hamer Syndrome, e la conflittualità biologica da esso innestata SBS, programma Speciale Biologico Sensato, dando a tutto il processo una precisa connotazione, appunto di Legge Biologica, la Prima Legge : “ ogni SBS, programma Speciale Biologico Sensato, che fino ad oggi abbiamo chiamato erroneamente  malattia, è generato da una DHS (Dirk Hamer Sindrome), ovvero un evento particolarmente drammatico, inaspettato, scioccante e vissuto in senso di isolamento e massima paura”   E’ abbastanza evidente come già questa prima legge definita biologica e etichettata con la ulteriore definizione di “legge ferrea del cancro” doveva provocare una ancora più ferrea reazione da parte della medicina ufficiale;  difatti nell’ottobre 1981 quando Hamer che, come abbiamo accennato aveva raccolto una consistente mole di cartelle cliniche a sostegno della sua tesi dello schok biologico come origine del cancro, aveva cercato in prima battuta nella clinica in cui era primario  di rendere pubbliche le sue scoperte,  fu subito posto nella condizione o di abiurare o di lasciare il lavoro e lo stesso avvenne pochi mesi dopo alle università di Tubingen e Heidelberg dove insegnava da parecchi anni: le sue tesi di stretta correlazione tra cancro e psiche  venivano rigettate in toto dai decani universitari e non troppo tempo dopo cominciarono le vere e proprie persecuzioni, certamente ordite dalle potenti lobbies mediche e farmaceutiche, che tutto potevano accettare, tranne che fosse messo in discussione il fondamento stesso della loro strapotenza: l’interesse commerciale correlato al mercimonio di cure, farmaci, ricerca, istituzioni pubbliche e private e alimentate da un effetto volano della più nefanda delle emozioni umane : La Paura. E’ difatti proprio la paura il collante che ha sempre irretito la gran massa delle persone, lo sterminato serbatoio dei pazienti. Individuando una ragione, un motivo e addirittura un senso biologico alla malattia, addirittura al cancro, questi cessava di essere un accidente casuale con fumose esplicazioni di malasorte o sfiga genetica avallate da più o meno manipolatori procedimenti statistici, e quindi rimandando la vera causa ad una stretta correlazione tra mente e corpo, faceva traballare quell’impalcatura di paura da sempre correlata alla malattia. Se alla base di una affezione tanto grave collochiamo un preciso fatto con relative reazioni di stretta connessione tra biologico e psichico, è ovvio che si è nella condizione di sottrarsi al diabolico dictat di lobbies mediche e farmaceutiche, costantemente alimentato da tale paura (diabolico nel senso proprio della antica parola greca desunta dal verbo “Ballein” in correlazione col prefisso “dia” che dà il significato di separare , disgiungere) :  ci può essera un qualcosa che  divide l’umanità più della paura?  la paura è la quintessenza del diabolico, essa divide appunto l’umanità e instaura categorie, da una parte pochi che detengono il potere e stabiliscono le regole, dall’altra la sterminata moltitudine di persone che sono mantenute nella paura, continua a transitare da uno stato di salute a quello di malattia, in special modo se non addivengono a quei famosi dictat.  Come dicevano i Romani “divide et impera!” Ora cosa succede se arriva qualcuno che ribaltando l’equazione dice qualcosa che contravviene alla paura? dice un qualcosa che non si rifà a quel “dia-ballein” ma piuttosto fa riferimento ad un “sum -ballein” ovvero un simbolico che riunendo, rimettendo insieme quell’unità tra biologico e psichico, tra mente e corpo, contravviene a quanto di più radicato nella storia delle organizzazioni umane? Possiamo chiosare asserendo che “chi avversa la paura, fa paura!..fa paura”... questa volta non alla grande maggioranza della  massa delle persone, ma proprio a quella piccola comunità, che di volta in volta nel corso della storia, si trova a detenere le redini del sistema, e...si! fa paura anche a quella classe pseudo sacerdotale, che nel servizio reso a tale entità, si è assicurata prebende, vantaggi, lucro e anche onori  ” Ecco è proprio questo che è avvenuto con Hamer, ma non scandalizziamoci Hamer non è certo il primo che è incorso in tale “anatema” la storia è piena di personaggi simili che hanno pagato con persecuzioni, scherno, irrisione e anche con la morte, tale atteggiamento : Jan Hus, Niccolò Copernico, Giordano Bruno, Galileo Galilei, Karl Marx, Charles Darwin, Sigmund Freud. Non rientra nei fini del presente saggio andare ad esaminare, caso per caso, la valenza di impatto e di reazione da parte della classe dominante, di ciascuno dei sopracitati personaggi: a noi in questa sede interessa  approfondire la particolare relazione che può instaurarsi tra la scoperta di questa nuova sconvolgente teoria con una precedente scoperta, risalente all’inizio del medesimo secolo, quella dell’inconscio da parte di Sigmund Freud e tutta l’impalcatura della psicoanalisi 

sabato 4 ottobre 2025

MILLE SOGNI MA NON NEL CASSETTO

 

C'è da dire che in questi ultimi anni avrò fatto non meno di cinquecento sogni, forse anche mille, come canta Orietta Berti, considerando il fatto che ho anche ripreso  dei sogni particolarmente pregnanti,  anche della prima infanzia come quello della tigre sotto il balcone e l'arrivo dell'amico leone, della adolescenza come il libro di Montale e dello spostare l'accento del nome in uno stuolo di belle ragazze, quello da giovanotto di Asor Rosa sul girare intorno in merito a scelte lavorative, e anche quello in funzione trascendente del Processo di Individuazione Junghiano,  su Mala Strana in Praga e la scimitarra di Al Capone, (un malavitoso che si comporta stranamente roteando la scimitarra e non imbracciando un mitra da cui "mala -  strana" e poi quelli ricorrenti in determinate e particolari occasioni: rifare gli esami di maturità pur essendo più che laureato, essere agilissimo e fare salti in lungo che non finiscono mai, venir eletto Presidente degli USA , persone o cose o situazioni paradigmatiche di un certo aspetto della vita : il lavoro (ing.Marcello Candela e Piero Sigismondi), l'abitudine e il deporre l'abito (la casa di via Nicolò V) la città dove ti senti a tuo agio (Praga e in sottordine Parigi e Palermo). Poi si c'è il sesso, purtroppo con frequenza molto sporadica, però di una intensità e di una partecipazione di gran lunga superiore a quelle della veglia, e con livelli, che te lo dico a fà?... di avvenenza di partner, davvero da sturbo, alla Eva Herzigova.

Comunque sia al 99% sogni sempre fantastici, stupendi, meravigliosi, perlopiù che ti lasciano al risveglio ancora in estasi, un pò alla "sembrami essere simile agli dei...." Però non è tanto il contenuto del sogno in sè, che si è rivelato informante (i sogni, l'ho detto un milione di volte, sono come le emozioni, non significano nulla, non spiegano nulla, meno che mai si possono interpretare, ma sono una sorta di servomeccanismo di quella parte di te, cui abbiamo attribuito il nome di inconscio (io preferisco chiamarlo Groddecchianamente ES) che ti monitorizzano su come sei messo, tu come individuo, come unità biologica psico/fisica in merito al desiderio, che questo si' è il vero motore della vita), quanto il costrutto che gli ho dato ad un risveglio notturno (intorno alle tre) abbastanza prolungato e quindi lucido che mi ha richiamato una tecnica che una quarantina d'anni fa mi ero fissato di voler replicare ovvero il "reve eveillé dirigé" del francese Robert Desoille, tradotto in Italiano dalla casa editrice Astrolabio "il sogno da svegli guidato", laddove a mò di manuale pratico, l'autore ti indirizzava a far leva sulla tua capacità immaginativa, per, diciamo così elaborare a livello di conscio, quegli stessi elementi del sogno, lavorando su di essi fino a pervenire ad una modificazione dell'immaginario , sì da provocare come conseguenza una modificazione anche a livello affettivo e comportamentale.. e quindi pervenire al simbolico del desiderio, cui l'Es ne aveva monitorato le incidenze..insomma un pò quello che mi era accaduto negli ultimi due giorni, sia con le mie elucubrazioni su numeri complessi e doppie fenditure e collassi d'onda, in entanglement quantistico, sia in episodi effettivi , che con il richiamo ad una canzoncina delle mondine aveva provocato un deciso e non gradito cambiamento di stato, con l'innesto di motivi di melanconia e relative metafore associative.
Se una cosa avviene nel sogno, se un'altra si innesca su casuali associazioni ..."beh" mi sono detto "possiamo provare a forzare la cosa, utilizzare una terza fenditura e vedere un pò cosa va a capitare" proviamo a mettere un pò di conscio nell'inconscio, un pò di "io" che d'accordo opera per sintomi, con un pò di "es" che opera invece per simboli (entrambi utilizzano nella loro radice verbale, il prefisso "sun - sum" che significa "insieme" ) In altre parole, mi sono messo così, alle tre di notte a rimettere insieme gli elementi del sogno e, per così dire a seguirli come un'onda fino a coglierne il famoso "collasso" ovvero un cambiamento di stato, che poteva essere come i libri da mandare al macero del romanzo di  Bohumil Hrabal "una solitudine troppo rumorosa", ma anche un libro nuovo di zecca, dove gli dei dell'Olimpo, la galassia a spirale o l'eliocentrico del sistema solare, potevano interrelarsi fino a costituire un elenco, dove tutti i libri, gli autori, che di certo la tua mente non aveva mandato al macero, si materializzavano in una sorta di defilè, ove la conta di ciascuno di essi, aveva da raccontarti qualcosa....Omero con l'Iliade e l'Odissea, i Sofisti coi loro stratagemmi, Eraclito con l'enentiadromia e il celeberrimo Panta rei, quindi Alceo, Saffo "sembrami essere simile agli dei..più che mai attinente al procedimento" e via su per le ali del tempo, come un fiume che scorre sotto i ponti, un sogno lungo un fiume!. Siamo proprio sicuri che tutto questo arzigogolare intorno al significato sia tutto sommato l'essenza del sogno che tutto sommato  rifletterebbero l'assunto alla esigenza di interpretazione e questo vale dal sogno del faraone della Bibbia, ad Artemidoro di Tarso , fino a comprendere compiutamente lo stesso Freud ? Insomma  i
l sogno che proprio  Freud definiva come la "via Reale" per l'inconscio, non potrebbe darsi che non sottenda affatto una interpretazione e non necessiti di alcuna spiegazione  per il semplice fatto che l'inconscio in se' e' una spiegazione, laddove nessuno ha mai avanzato l'ipotesi che il sogno non sia una via, ma piuttosto una piazza, un punto di raccolta di tutto quello che le figure della psiche, all'unisono ovvero  Io,  Es,  Super Io e io ci metterei anche un Super Es, di cui e' qualche tempo che ne vado avanzando una sua immissione nella famosa 2^ Topica,  hanno da dirci sulla loro composizione: proprio come il famoso disegno dell'iceberg della formazione della psiche anche il sogno e' fatto come un iceberg : quello che crediamo di ricordare  ha in verita' tutto un sotteso che e' fatto di accenni e di non  acquisito .Questo assunto farebbe sì che tutte le interpretazioni dei sogni ivi compresa quella di Freud basata sulla condensazione e spostamento di significato e significante e cioè gli assi del linguaggio , metafora e metonimia, siano solo dei pallidi riflessi di qualcosa di molto più vasto, per intenderci un po' come la torcia che fa luce per un ristrettissimo spazio in relazione alla infinita immensita' del buio che ci circonda e che va molto oltre la famosa siepe. Sogniamo e non sappiamo che sognando partecipiamo di un infinitesimale che ci trascende e che per intenderlo non bastano semplici calcolucci con numeri reali, ci vogliono proiezioni anche di negativi e quindi immaginari e poi coniugarli per addivenire al simbolico ; ricordiamoci però che il simbolico (cioè il ri-mettere insieme il tutto della rappresentazione) opera sempre simmetricamente, cioè come a rimbalzo
reattivo, come Eco la ninfa che era innamorata di Narciso. Riecco quindi che riprende corpo la mia ipotesi di una quarta figura costitutiva del funzionamento psichico, in quanto tutto questo  fa venire in mente che forse Narciso non era solo uno innamorato di se stesso, ma uno che ha molto a che fare con la pulsione di morte di Al di là del principio del piacere di Freud? 
Se Freud fosse stato coerente con la sua scoperta, la sua seconda topica alternativa alla Libido davvero quell'al di là del principio del piacere, allora avrebbe cambiato Edipo con Narciso identificando Eco con la funzione trascendente simbolica e simmetrica e ci avrebbe dato una quarta figura nella struttura della psiche, ovvero dopo un "io"e un "es" e un po' monco  “Super io”  in quanto rappresentato   da tutte quelle imposizioni dettate da regole sociali,  un tutto da scoprire "Super ES”.
Un Super es come contrappunto e come conclusione di una quadripartizione e non una tripartizione della struttura psichica,  che chiuderebbe il cerchio della rimozione  che costruisce la pietra angolare  di tutta l’impalcatura freudiana, collocabile nel famoso schema dell’iceberg  non  al di sotto  o al di sopra della linea a specchio dell’acqua , ma proprio a filo tra la demarcazione tra conscio e inconscio, del tutto simile allo sguardo di Narciso che nel riflesso cerca se’ stesso e vi trova solo la morte, con testimone la presenza  della ninfa Eco che da parte sua non puo’ far altro che ripetere all’infinito non solo la voce, ma anche l’intero dramma della presenza umana . Ribadisco la mia grande perplessita’  di come mai Freud ha lasciato a modello anzi a simbolo  di tutto il suo sistema psichico un personaggio  come Edipo  che puo’ anche avere una sua ragione d’essere nella prima delle sue costruzioni quella della Libido, ma proprio nulla a che fare  con la seconda  fondata sulla pulsione di morte  e non ha invece approfondito  la figura di Narciso che
 sembra  adattarsi a perfezione alle sue nuove considerazioni?  Limite tra conscio e inconscio, proprio come nella linea del mare  che puo’ essere liscia ma anche mossa e frastagliata tipo onda,  ma che sempre porta alla fusione di essere col non-essere  e quindi alla morte. Da tutto questo ragionamento se ne deduce un vero e proprio imprimatur alle nuove teorie psicoanalitiche di Freud : il riferimento a Narciso e non a Edipo innesca altresì quella figura del Super Es che probabilmente potrebbe chiudere il cerchio di una composita struttura, come dicevo sopra , quadri- e non tri- partitica della psiche umana con la sua identificazione "tout court" in una sola figura che tutto racchiude e in cui tutto culmina : la morte, di cui non possiamo dire granche' perche ' essa resta racchiusa nel simbolico della riflessione di cui unica testimone e' la ninfa Eco, il cui linguaggio simbolico di simmetria di immagine non abbiamo imparato ad interpretarlo . 

giovedì 2 ottobre 2025

ZECCHE E RONZINI


Della mia ripresa di passione della politica ho detto nell’articolo precedente, articolo al quale mi riallaccio in una sorta di continuita' e approfondimento, prendendo in esame appunto  questa ripresa di interesse che pero'  non  caratterizza per nulla  tutta quella pletora di partitini, movimentucci  con i loro patetici e intercambiabili esponenti, a cui resta la mia piu’ totale indifferenza mescolata anche con un tantino di fastidio e un latente disprezzo:  Sto parlando dei vari Liberi e eguali, Piu’ Europa, Europa verde di cui non ricordo mai il nome, quello di Renzi dopo che se ne e’ andato dal PD , Italia via o Via Italia or non ricordo bene o  la sua effimera unione con un non meglio identificato movimento pro Calenda che e’ quel personaggio  che da ragazzino interpretava il per me quasi mitico Enrico
Bottini protagonista del mio primo romanzo al quale ho lasciato “Il Cuore” nello sceneggiato diretto da Luigi Comencini, che ho scoperto solo recentemente era suo nonno. Al peggio non c’è mai fine e così  ci sono stati anche movimenti che  non sono arrivati in Parlamento come quello patetico “ delle sardine” con quello sprovveduto  ragazzetto, che diceva che Prodi era un padre storico della sinistra (roba da chiodi il democristiano piu’ democristiano di tutti,  anche come  “ phisique du role”) ed in ultimo quella ragazzina con il ghigno, Greta non so come che pare presa di sana pianta da un film  tipo Bambola assassina, che non ho mai capito cosa volesse e cosa dicesse, solo magari che aveva a che fare con il mare e le barche  e che in questi ultimio giorni e’ tornata alla ribalta  proprio per enfatizzare una barca  sulla scusa di portare aiuti umanitari a Gaza, una barca che dovrebbe rappresentare un movimento denominato:  Flottilia? Be’ continuo a saperne e volerne meno di niente,  tanto piu’  che , e in questo concordo col Generale Vannacci “l’unica flottiglia che conosco e la Decima  : “X flottiglia nostra che beffasti l’inghilterra” . Oggi e’ 2 ottobre  di questo 2025  che stante la vittoria di Trump avevo sperato potesse darci di piu’ nel senso del tempo al Futuro Anteriore, da me prospettato come unico vero e solo “tempo opportuno” secondo quell’accezione del “kairos” degli antichi greci  ed anche in vista di un auspicato ritorno ad una  nuova “eta’ dell’oro” . Invece le “forze del male” globalismo, sinistrismo, ipocrita buonismo, neo liberismo e turbo capitalismo finanziario e scientista malgrado non ce l’abbiano fatta a toglierci la liberta’ con la loro farsa di pandemia e emergenza sanitaria,  sembrano tornare con questo autunno  alla carica con tutta la rabbia e il livore di chi ha fallito la sua occasione e  cerca disperatamente una nuova opportunita’ di nuocere. Ho piu’ volte sostenuto che il motivo che abbiano fallito con il loro virus inventato covid 19 e tutte le malefatte connesse a questa sorta di spauracchio, non sia stata una sconfitta sul campo, anzi in quella bisogna ammettere che i due primi anni di marcia (2020/22) siano stati una sorta di avanzata travolgente, praticamente senza resistenza di sorta da parte delle forze contrapposte, che poi sarebbero quelle di gente come me (e rimanendo in Italia  i vari Orsini, Borgonuovo, Belpietro, Capezzone, Vannacci, Rizzo, Paragone, Montesano, Ruggeri, )  ovvero gente che non si lascia irretire ne’ spaventare e non ha mai consentito alla ragione di generare quei mostri che il suo sonno o comunque una sospensione   finisce sempre  per generare. Una vittoria dopo l’altra, una marcia trionfale dai primi giorni di quel terribile 2020 alla seconda meta’ del 2022,  quando i parametri di successo hanno cominciato a diminuire  e questo non certo per una efficace controffensiva della gente come noi, ma,  e di questo ne sono fermamente convinto, solo per il fatto che loro i bottegai, nell’accezione dei padroni e non certo in quella dei servi “non si sono messi d’accordo”  detto per inciso riporto quello che ho scritto stamani sul mio sito FB : “ I comunisti e genericamente la sinistra tutta, sono solo i servi, i kapò, i pupi con fili, di questa manovra di presa totale del potere che altro non è che un regurgito di quella del 2020 che propiziata da una fandonia sanitaria (una supposta pandemia di un terribile, micidiale quanto inesistente virus, con milioni di morti del tutto inventati) che per poco non è riuscita a dominare l'intero pianeta. Il regurgito odierno è tanto più rabbioso in quanto consapevole che se alla fine è fallita è solo perché i padroni, quelliveri, non hanno trovato un accordo. Ma attenzione nell'ambito della bottega edel suo spirito utilitaristico (da Hume in poi) non sono i poveracci dellasinistra a orchestrare il tutto (checché ne dica il famoso conflitto hegelianoin fenomenologia dello spirito) sono sempre i padroni di bottega che sono anchequelli delle antiche ferriere, evolutesi in finanziarie, agenzie di rating esconcezze del genere, che finora ci hanno presentato solo i loro volti dicomodo (Rotschild, Rockfeller, Soros, Gates, etc)

martedì 30 settembre 2025

INTERESSI NON ETERNI

 

L’ho detto piu’ di una volta : mi sono interessato  moltissimo di politica dal 1963 dal 1965, militante dell’estrema destra, ammaliato dalla filosofia di Evola che arrivai a conoscere personalmente in una riunione nella sua casa di Corso Vittorio Emanuele ove era presente anche Pino Rauti e il principe Junio Valerio Borghese e via via familiarizzatomi con  le figure di Drieu de La Rochelle, Guenon, Mircea Eliade, Ernst Junger, Carl Schmitt;  poi pero’ dopo la disfatta alle elezioni presidenziali USA del ’64 di Barry Goldwater ritirai tutta quella passione  per oggettiva scarsa applicazione nel mondo reale. L’interesse per
la politica doveva tornarmi nel marzo 2020 per via dell’infame tentativo da parte delle cosidette elites economiche e finanziarie (insomma quel deleterio spitito bottegaio di stampo anglosassone) che con la complicita’ della, malgrado tutto mai amata, sinistra stava portandoci ad una societa’ distopica tipo Grande Fratello con il
 patetica ma sempre efficace spauracchio dell’emergenza sanitaria. Superfluo sottolineare che non ho mai creduto,neppure per un nanosecondo al virus del covid 19 sia esso  costruito in laboratorio o proveniente dalla fantasiosa ridda di poveri animali innocenti, pipistrelli, scimmie, topi, scarafaggi  proprio come era stato nel lontano 1348 ai tempi della cosidetta peste nera. Debbo dire che in questo ero oramai ben approntato a non credere in fandonie, in quanto oramai da qualche anno, appartenente alla non nutrita, ma fortemente motivata  teoria dei convinti ed entusiasti assertori e seguaci delle Leggi  biologiche della  nuova medicina  del Dottor Rick Geerd Hamer. Ovviamente ridevo delle paure della gentina e scrollavo le spalle agli improperi affinche ‘ mi mettessi la ridicola mascherina, (nei fatti non una maschera ma una vera e propria museruola in quanto coprente bocca e naso) o osservassi la cosidetta distanza di sicurezza o peggio  salutassi le persone con il gomito. Sulle prima, diciamo nel marzo del
2022,
 la cosa era piuttosto esilarante, pigliavo per il culo la gente e soprattutto gli addetti ai lavori, cioe’ medici, infermieri e farmacisti   e potrei citare decine di episodi davvero spassosi  con testimoni parecchi amici che anche se magari non la pensavano esattamente come me, erano trascinati dalla mia assoluta mancanza di paura e di qualsiasi forma di prevenzione , poi pero’ la cosa comincio’ a farsi piu’ pesante, addirittura gravosa e pur restando una cosa ridicola, assumeva tutti i crismi della vera distopia che nulla aveva  a che invidiare ai romanzi di Orwell, di Huxley o magari di Breadbury, Philip Dick e occasionalmente anche Camus (tutti autori che conoscevo fin troppo bene da tempo immemorabile, ecco proprio dal periodo in cui mi interessavo di politiche nella fila del MSI e dell’organizzazione giovanile Giovane Italia e anche quella piu’ estrema di Ordine Nuovo, che fu l’ultima mia frequentazione in tal senso). Le imposizioni sempre piu’ gravose e assurde , con l’acuirsi delle stesse, quando fu immesso nel mercato lo pseudo vaccino,  cominciarono davvero a rivelarsi intollerabili, e fu allora che cominciai a fare due piu’ due eguale quattro, ovvero sembrava proprio che tutto quel ridicolo amabaradam fosse stato allestito a bella posta proprio per imporre un uso generalizzato, direi addirittura totale e onnicomprensivo, di tale vaccino visto come siero miracoloso in grado di salvare l’intera umanita’, ovvero letto nei termini piu’ concreti far guadagnare miliardi su miliardi alle case farmaceutiche produttrici di vaccini , tipo
Pfizer, Astrazecna, Moderna etc. -
 “ti conosco mascherina” era il caso di dire, “dietro a tutto c’è sempre lo sporco denaro”  quel dannatissimo spirito bottegaio di stampo anglosassone  che oramai si profondeva in tutto il mondo , come diceva Palmerston  uno degli esponenti piu’ biechi di tale mentalita’   noi non abbiamo nemici eterni e non abbiamo neppure amici eterni, abbiamo solo interessi eterni” . Guaio piu’ grosso doveva rivelarsi il fatto che l’Italia si stava  distinguendo come il Paese piu’ sollecito a mettere in atto il diabolico piano di spauracchio sanitario, un vero e proprio paese-kapo’ , specie con la ascesa al ruolo di capo del governo di uno dei piu’ indefessi difensori degli interessi finanziari e bancari della Unione Europea la famigerata UE, in verita’ un ragionerucolo da quattro soldi, del tutto incompetente anche nel suo  specifico dell’economia, che, detto per inciso  mai e poi va  considerata una materia degna di considerazione se non come aggiornamento del vecchio “conto della serva”. Come tutti i servi, o kapo’ chiamiamoli come piu’ ci aggrada, che vogliono far bella figura col loro padrone  (e qui il padrone ha appunto la fumosa connotazione dellae grandi societa’ finanziarie tipo Vanguard, Blackrock, Goldman Sachsetc e solo episodicamente ha il colto sia pure squallido di un Soros, Bill Gates, Schwab o i piu’ antichi Rotschild e Rockfeller) il servetto di turno italiano  volle far di piu’ e si invento’ l’obbligo vaccinale previo allontanamento dal posto di lavoro e misure sempre piu’ restrittive , tipo un
lasciapassare chiamato ovviamente all’inglese green pass per accedere ai luoghi pubblici e addirittura l’obbligo di farsi iniettare il siero per le persone al di sopra dei 50 anni, siero di cui tra l’altro gia’ si andavano manifestando preoccupanti effetti iatrogeni e che diverranno ancora piu’ preoccupanti negli anni a venire, come piu’ di uno studioso (uno per tutti il premio Nobel per la medicina Montaigner) aveva predetto. A quel punto la mia permanenza in Italia era divenuta insopportabile, non v’era giorno che non litigassi, anche pesantemente con qualcuno, la rottura persino con amici di antica data veniva irreparabilmente compromessa, e così decisi di espatriare e ritirarmi a Tenerife nelle Isole Canarie, dove in effetti anche se qualche idiozia tipo l’uso delle museruole nei luoghi chiusi, si respirava un’aria di maggiore liberta’. in tutto questo evolversi dei fatti, diciamo così di cronaca, era andato in parallelo accentuandosi il mio ritorno ai temi della politica
  sia internazionale che nazionale. Come la disfatta di Goldwarer nel 1964 aveva segnato il mio allontanamento così la ingiusta e manipolata sconfitta di Trump nel 2020 segno’ il mio pieno e interessatissimo ritorno e lo caretterizzo’ riprendendo i temi della destra di tradizione, di giustizia, ma non di eguaglianza e meno che mai di democrazia e liberalismo e soprattutto torno’ moltiplicata per un milione la mia ripugnanza per la sinistra , e tutti i partiti e movimenti
che ad essa si ispiravano
  (socialismo, comunismo, socialdemocrazia, e nella fattispecie attuale PD,  
5 stelle e vari movimentucci e partitini tipo chesssò Liberi e Uguali, Piu’ Europa ed anche il patetico Italia via (o via Italia, mi sbaglio sempre) di Renzi. Ecco in propositi di questi partitini e movimentucci da operetta, debbo dire che in proposito la mia indifferenza e una forte ignoranza su di essi e i loro effimeri protagonisti e’ rimasta la stessa. Liberi e eguali, Piu’ Europa, quello dei verdi (non ne ricordo neppure il nome), o il movimento pro Calenda che si era prima unito con Renzi  per arrivare al quorum, oppure il movimento delle Sardine di quello sprovveduto  ragazzetto che diceva che Prodi era un padre storico della sinistra (Roba da chiodi il democristiano piu’ democristiano anche come  “la phisique du role”) ed ancora quella ragazzina con il ghigno, Greta Guthenberg (no!  ma quello non eral'inventore  della stampa?)  non so come, che pare presa di sana pianta da un film  tipo Bambola assassina  e proprio in ultima battuta quel movimento sulla barca con la scusa della Palestina che come lo hanno denominato:  Flottilla? Io con questo concordo col
Generale Vannacci “l’unica flottiglia che conosco e la Decima  : “X flottiglia nostra che beffasti l’inghilterra”  ecco piu' o meno ho riassunto  tutta questa gente innutile, fastidiosi ronzini della politica che continuo non solo a non seguire, ma neppure a sapere nulla  e c’e’ di piu’:  non mi interessa sapere nulla di loro: neppure il nome.  

L'INTEGRALE SULLE ROTTE

In verita’ la primordiale e non soggettiva  scelta di integrale su di un altro cammino e’  a livello della grande demarcazione, vero e propr...