martedì 23 febbraio 2021

LA CONOSCI LA MASCHERINA?

 

Discorso sulle mascherine, ma quelle vere, non le museruole che oggi spacciano appunto per mascherine : sul che cosa e per che cosa, ti conosco mascherina... eh bhe!!! il discorso si fa trubolo: anzitutto viene da riflettere sul mezzo specifico di tale comunicazione ovvero Facebook, che ha sostituito il vecchio diario, che per me poi non è stato mai così definito...i quaderni neri quali quelli accennati nel post precedente, quelli con le Regioni d'Italia, poi quelli a colori sgargianti, con foderina cartonata, gli spazi vuoti delle pagine dei libri (quelle interamente bianche dell'inizio e della fine erano decisamente irresistibili).... ancora oggi il quaderno di turno ce l'ho, magari è un blocco tipo quello preso a Praga con il disegno dei piedi sulla balaustra che danno su un ponte Carlo e un Hradcany stilizzati, la tazzina di caffè; sulle pagine dei libri non ho certo smesso di apporre note, commenti per andare poi sulla tangente dei miei pensieri e scrivere scrivere scrivere. Però, ecco! oggi c'è FB, e se ci pensi è infinitamente superiore, infinitamente più variegato (ci puoi mettere foto, musiche, non solamente gli schizzi improntati là per là di cui sono pieni i miei libri e quaderni,,,che , tranquilli.... sono tutti perduti, tutti stracciati, dai giornaletti che facevo dal '57 di mia ideazione di soggetti e trama, a tutte le osservazioni che mi ricapitava di rileggere)
FB come vedi non si cancella, rimane, anche se poi non è interamente vero, che c'è la possibilità di quell' "elimina" di cui non si può dire certo che non mi sia avvalso, specie negli ultimi tempi, dopo l'amara scoperta dell'autunno scorso quando ebbi la riprova che 5 anni prima ci avevo visto fin troppo giusto e che come diceva mia nonna Lucia "chi nasce quadro non muore tondo" Però lo vedi come sono? cincischio e prendo sempre per altre strade da quella principale, vado non solo per la tangente, ma anche per la secante e la parallela; ho sempre amato i vicoli, gli scorci, la visione obliqua, detesto lo stradone, gli Champs Elysees, la Myladi Horakovè, e financo l'asse Flaminia -Corso, meglio le viuzze: via del Vantaggio, via delle Carrozze, via della Frezza, e a Parigi, rue de l'ancienne comedie, a Praga Mala Stuparska e a palermo, Vicolo Ragusi, o la Discesa dei Giudici. Dicevamo di FB: bhe la funzione è la stessa, ma ampliata, dilatata enormemente e non solamente per oggettiva complessità del mezzo, ma anche, sopratutto per una sottile, ma profondissima questione psicologica: 
ordunque qual'era la peculiarità del vecchio diario? la segretezza no? ce ne erano pure corredati di piccolo lucchetto, tanto per garantire tale segretezza, peccato però che tutta questa supposta segretezza in verità sia una bugia, il senso del diario, degli appunti sul quaderno, sulle pagine dei libri e di tutti i lucchetti di questo mondo, è nell'essere scoperto, è un pò come il vestito più bello, qual'è la sua funzione primaria? quello di essere tolto (mi pare lo dicesse Coco Chanel), così tutte le nostre riflessioni, scritte così nel timore che vengano scoperte, in realtà sottendono un desiderio profondo che vi sia qualcuno, che magari con fatica, con sotterfugi, alla fin fine vi acceda. Parlo sulle generali e mi avoco il ruolo di pontefice, va bhè, ne prendo atto e allora volto la cosa solo a livello soggettivo, i miei appunti, specie quelli sulle pagine dei libri, non sono forse una sorta di FB ante litteram? difficile che possa trovare delle mie note su i romanzi di Liala o Love story, li troverai su La montagna incantata, sul Castello, sul Crollo della mente bicamerale, quindi vi è sotteso che se una persona legge simili testi, già si tratta di una persona di un certo calibro e quindi interessante e con il quale vale la pena di interagire. Lo stesso qui su FB, dice mia moglie Mariella "mai e poi mai io mi metterei su FB, è come uno stare in piazza" Eh no! è tutta là la differenza! io con i miei argomenti "il mito individuale del nevrotico""l'inconscio è strutturato come un linguaggio" "psicologia delle masse e analisi dell'io" o magari un solo nome ma di quelli che sottendono un bel malloppone "Ulisse""il Castello""Demian"...non sono in piazza, nè su uno stradone, sono su una via laterale, anzi in vicolo stretto e anche corto , come quelli del Monopoli

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