L’ho detto in precedenti articoli : sono attratto da tutte quelle parole che vengono qualificate dal prefisso “Super” : il Super uomo di Nietzsche, ma anche quello del fumetto USA che ai miei tempi noi ragazzini conoscevamo come Nembo Kid, la benzina di Mattei Supercortemaggiore, la Supercazzola del film Amici miei, le super Stringhe della più avanzata e promettente fisica quantistica, la cui armonia va intesa in una super simmetria e ovviamente un Super Universo, che le comprende ma comprende anche un numero elevato di mondi per non dire infiniti, un po’ a somiglianza di quegli insiemi infiniti che caratterizzano l’inconscio dello psicoanalista cileno Ignacio Mattè Blanco, mondi che, chissà come , chissà quando, potremmo anche percorrere sulla scia di quell’integrale sui cammini che il fisico Richard Feynman ideò nel lontano 1948.
Il Il quadro che risulta dalle più avanzate ricerche è assolutamente sorprendente, io per la verità non ho mai creduta alla teoria di un unico primordiale Big Bang, semmai ecco un po’ alla maniera degli integrali sui cammini di Feynman, sono propenso ad ipotizzare una serie multipla, anzi una serie pressocchè infinita di tante origini, tanto da giustificare quella tesi di “inflazione cosmica” C’è da dire che l’universo dell’origine, o meglio delle multiple origini, abbia attraversato questa pochissima precisata inflazione cosmica è a tutt’oggi ancora materia di accesissime discussioni. Il punto è che se accettiamo tale idea dell’inflazione cosmica (ed io sono uno di questi) bisogna porci proprio come il Feynman dell’integrale sui cammini in relazione ad altrettanto numerose fenditure, che potrebbero benissimo venire intese come tante realtà, ognuna con un suo sviluppo, un suo processo, giustappunto un suo cammino. In verità l’inflazione cosmica e l’integrale sui cammini potrebbe essere la dimostrazione che il nostro universo possa essere solo una piccola infinitesimale parte di una realtà sterminata il cui solo pensarla fa girare la testa; il punto è che noi tutti abbiamo un orizzonte alquanto limitato e la sola idea di comunicare o entrare in contatto con regioni al di fuori del nostro Universo ci induce a dei salti vertiginosi per la nostra ragione. Il solo ammetterne la possibilità, fa subito vacillare la idea di unicità del nostro stesso essere e ci rende partecipi di una realtà fatta appunto di un numero molto vicino all’infinito di universi il cui numero e’ stato teoricamente calcolato in uno spaventoso “uno seguito da cinquecento zeri” , e neppure ciò esaurisce il problema perché nessuno può contraddire che il meccanismo che ha prodotto l’inflazione sia sempre attivo e quindi ingenerare un continuum spazio temporale che agisce praticamente sempre, ovvero una ipotesi da vertigine da far girare la testa, di un Super Universo fatto da quasi infiniti multi universi. Questo Super Universo inoltre proprio nei suoi oscuri, misteriosissimi, sconosciuti meccanismi iper segreti, l’ho detto per molti versi equiparabili a quell’inconscio come insiemi infiniti di Mattè Blanco che funziona per simmetria, può nascondere altro, molto altro: ad esempio potrebbe essere stabilita una equiparazione tra i funzionamenti della nostra mente di conscio e inconscio e il moto delle Galassie: se ammettiamo difatti che noi non siamo solo parte di un tutto, ma siamo il tutto, in totale interazione con ogni manifestazione dell’intero Universo o multi universi che siano, di tale interazione farà parte la nostra modalità di rappresentazione, ovvero una rappresentazione visibile, esterna, addirittura metaforica e logica come la coscienza, ma anche quella modalità non logica, metonimica e sempre oscura e misteriosa del nostro inconscio : dalla prima traiamo l’osservazione che le varie galassie a spirale come la nostra via Lattea oltre alla materia visibile, fatta di stelle, polveri, comete, asteroidi, nebulose e buchi neri, debbono contenere un altro elemento non meglio identificato, una forma di materia invisibile, inspiegabile, oscura senza luce che appunto viene chiamata “”MATERIA OSCURA”
Tale materia oscura, cioè senza luce, ha straordinarie somiglianze con quello che perlomeno da Freud in poi siamo abituati a chiamare inconscio e proprio come l’inconscio sfugge a qualsivoglia rappresentazione e può essere riconosciuta solo attraverso i suoi effetti . Proprio come l’inconscio di gran lunga più vasto del conscio schematicamente rappresentato dalla parte sommersa dell’iceberg, la materia oscura avvolge completamente le galassie, riempiendo lo spazio che occupano con modalità completamente sconosciute. Continuando la nostra assimilazione di mente e universo scopriamo che le galassie si comportano un po’ come noi, amano infatti vivere in comunità, famiglia, tribù, città, nazioni, ovvero a livello cosmico in ammassi sempre più vasti composti di migliaia, milioni, probabilmente infiniti membri , tanto per rifarci al solito inconscio come insiemi infiniti. Nel vederli l’etologo, il biologo, lo psicologo ed in ultimo anche l’astrofisico si chiedono : cosa li tiene insieme? La risposta sembra ovvia: per i primi una sorta di attrazione, un affiato tra esseri umani alle prese con un ambiente comune poco propenso a lasciarsi abitare, per il fisico la forza di gravità , con cui le galassie si attraggono l’un l’altra. Ma ecco che quando si fanno i debiti calcoli, i conti non tornano: la massa visibile delle galassie, quella luminosa che possiamo osservare, un po’ come i pensieri della nostra logica, è ben poca cosa rispetto alla immensità del cosmo : bisogna ipotizzare una forma invisibile di materia per spiegarci la stabilità delle immense formazioni cosmiche , una materia misteriosa presente ovunque che permea ogni cosa della nostra e altre galassie, filamenti di “materia oscura” che sono come una ragnatela cosmica che avvolge ogni regione in cui è presente la materia visibile,e noi con la nostra piccola infinitesimale coscienza siamo come una torcia che fa luce solo nello spazio del suo raggio, lasciando nel buio la sterminata vastità di tutto quello che ci circonda: Gli studi più recenti ci dicono che questa enorme, sterminata massa di materia oscura e invisibile che ci circonda rappresenta il 27% della massa totale del nostro universo e chissà quanto dei multiniversi che potremmo enumerare. Da quando le prove di questa presenza di “materia oscura” si sono moltiplicate , i fisici teorici hanno elaborato una serie di possibili spiegazioni, una delle più suggestive è quella che alla simmetria che regola il meccanismo di funzionamento dell’inconscio come insiemi infiniti secondo la interessante teoria di Mattè Blanco, viene aggiunto quel prefisso “super” sicchè si perviene alla “supersimmetria” è una teoria che parte dall’ipotesi che la materia conosciuta sia solo una parte di quella materia primordiale ingenerata da quella inflazione cosmica che avrebbe prodotto quel Super Universo fatto di infiniti multiuniversi . La teoria prevede che ogni particella conosciuta abbia un partner super simmetrico , ovvero un’altra particella che le somiglia in tutto e per tutto salvo essere molto più pesante ed avere un diverso spin (che cosa è lo spin? È una proprietà molto simile alla rotazione attorno ad un asse, intrinseca di tutte le particelle). Tutte i partner supersimmetrici hanno lo stesso nome delle particelle conosciute, con però l’aggiunta di una “s” sicchè l’elettrone diventa il selettrone, il protone sprotone il quark top , stop, e così via. Per rendere sempre riconoscibile una teoria contemplante la supersimmetria è stato convenuto di usare l’acronimo “Susy” . Il punto dolens è che per rendere credibile ogni teoria Susy, bisognerebbe trovare particelle Susy, cosa che nessuno c’è mai riuscito; è stata avanzata l’obiezione che tali particelle popolavano il Super Universo in eguale proporzione rispetto alla materia ordinaria al verificarsi di ogni inflazione cosmica , tra le quali ad esempio è stato fatto rientrare il nostro Big Bang, ma poi con il rapidissimo raffreddarsi del fenomeno di inflazione si sarebbero istinte in massa, impossibilitate a sopravvivere e quindi disintegratesi. C’è però una escamotage di Susy che sostiene che una particella particolare quella che rappresenta la partner supersimmetrica del neutrino ed eccezionalmente è denominata non sneutrino, ma neutralino, in quanto molto pesante non interagisce con le altre forze di materia e quindi può costituire enormi ammassi capaci di intensa attrazione gravitazionale. Quindi la materia oscura potrebbe essere un gas di pesanti neutralini , residui fossili di un’epoca primordiale in cui la materia supersimmetrica, Susy, dominava l’universo
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