Non posso di fare a meno di pensare a quel giorno in casa di Evola e con quel po' po' di invitati se invece di parlare di Horbiger e di altri personaggi piò o meno accreditati come campioni di esoterismo, maghi, alchimisti e quant'altro avessi invece condotto il discorso giustappunto sulla fisica quantistica, lo spin e questi altri tipo di misteri, senza apparenti implicazioni esoteriche, secondo gli studi di De Broglie, Dirac, fino magari passare dalle particelle più conosciute ovvero protoni elettroni e neutroni al flusso dell'equazione d'onda e il suo collasso, con Schrodinger. Tutti sarebbero rimasti di stucco, ma di certo non Evola che probabilmente mi avrebbe senz'altro ribattuto, magari incanalandomi la conoscenza verso lidi più improbi, ma forse più promettenti. Quelle famose proiezioni di numeri negativi, che sull'esempio del calcolo infinitesimale consentono lo spostamento al registro dell'immaginario e magari previo quell'inversione di segno portare al registro del simbolico, avrebbero potuto dar luogo a quelle inversioni programmatiche dove determinante risulta il prefisso "anti" cosi l'antiprotone, l'antineutrone, il positrone, che magari potevano applicarsi anche ai calcoli di quella famosa equazione d'onda, dove non parliamo più di stati e particelle , ma piuttosto di flussi. In effetti siamo nell'ottica di quei numeri quantici di stranezza, che in quanto indice ne ho fatto cenno nel precedente articolo: che ne dite se lo psi(maiuscolo Ψ - minuscolo ψ) del coefficiente d'onda di Schrodinger lo applicassimo appunto ad un flusso o magari a qualcosa di più complesso di una particella sia essa neutrone, protone o elettrone, ecco magari una stringa tipo quella che il giovane Gabriele Veneziano cominciò ad avanzare 5 anni dopo nel 1968? Mi sono anche sorpreso di trovare nel libro di Pauwles e Bergier un accenno, anzi parecchio più di un accenno, all'esperimento della Doppia Fenditura che a questo punto possiamo fare sia con particelle che con ondecon il quale anche in questo stesso blog coi siamo misurati più volte: Loro lo portano in termini quanto mai didascalici "prendete un foglio di carta, fateci due tagli a breve distanza e passateci un oggetto abbastanza piccolo per passare attraverso una fenditura, tipo un elettrone, ma ecco che la prima sfida al senso comune è quella che tale oggetto, passa contemporaneamente per entrambi le fenditure. producendo effetti del tutto dissimili che se una delle fenditure viene chiusa :Einstein si servì di tale esempio nel 1927 al convegno Solvay di Bruxelles nel 1927 per confutare la famosa "interpretazione di Copenahghen" di Bohr e Heisenberg, trovando di poi dalla sua personaggi come De Broglie, Dirac, Schrodinger e ci aggiungo io, il Feynman de "L'integrale sui cammini" (1948) e tutte le formulazioni della teoria delle stringhe (1960) e superstringhe ( anni settanta e ottanta) nonchè M Theory (1995) . Da quell'esperimento sono derivate diverse dottrine in particolare la meccanica ondulatoria. Siamo in una accezione più che scientifica nevvero? eppure stiamo utilizzando uno dei testi più misterici che sia stato scritto negli ultimi 70 anni e a questo punto i nomi dei fisici sopracitati andranno comparati e spesso e volentieri confusi, assimilati con quelli di Gurdjef, Flammarion, Fulcanelli, Guenon e molti altri citati da Pauwles e Bergier nel loro eccezionale saggio. "Se potessi ripercorrere la mia vita " dice uno dei due autori "non sceglierei certo di essere scrittore e passare i miei giorni in una società ritardata...mi farei fisico teorico per vivere nel cuore ardente del romanzesco vero. il nuovo mondo della fisica smentisce formalmente ed anche strutturalmente le concezioni della disperazione e della mediocrità...una conoscenza reale, oggettiva dell'evento, che coinvolge cultura e socialità, ed anche etica e comportamento, ci insegna che vi è un certo indirizzo della storia umana, che va alla ricerca di un reale accrescimento dell'essenza umana, non però affidandosi ad una esecuzione di tipo meccanico, tipo il progres sismo della nostra epoca ma piuttosto alle ragioni più profonde di una tradizione: come più di un grande pensatore ha osservato (Jung, Lacan, Mattè Blanco, Guenon, Evola) e il libro di Pauwels e Bergier ribadisce; occorre che il tempo venga coniugato al futuro, ma non un futuro semplice, bensì composto, composto di modalità passate che possano essere riprese in virtù del loro potenziale "a - venire" : il "sarà stato del futuro anteriore " Il futuro semplice, quello dello stracco e disumano "progresso" si è fin troppo toccato con mano che esso non ha prodotto che fame, terrore, miseria, disordine, guerra e distruzione, e in ultima analisi, parlando di questo secondo ventennio del terzo millennio, anche quella diffusa e generale distopia fondata su menzogne e paura,che solo qualche fantasioso scrittore poteva immaginare: diciamo che forse un giorno una delle peculiarità della coniugazione al futuro anteriore, quel "sarà" che viene "ri-assunto" nel suo stato, ma anche nel suo flusso, riuscirà a squarciare il mistero delle particelle, delle onde o delle stringhe che regolano il nostro essere .
L'associazione tra il titolo del blog LENARDULLIER con l'architetto LECORBUSIER tende ad un parallelismo con l'Archè = Principio, che deve misurarsi con la modernità = Technè, quindi un "futuro anteriore" applicabile a diversi specifici di conoscenza
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