domenica 5 febbraio 2023

QUATTRO SALTI IN PADELLA

 

Questo fatto del mangiare gli insetti , come disposto dalla UE, mi ha, diciamo così incuriosito : possibile  che dei consumati bottegai come le lobbies industriali europee,  avvezze a secoli di mercimonio possano indursi a prendere una cantonata come la commercializzazione di larve, farine di grilli e altrre schifezze del genere ? La polemica specie sui social e’ gia’  rovente:  per lo piu’ riprovazioni accorate, indignazione,  dettate dal senso comune, ma anche qualche adesione, non a caso sempre da parte dei soliti noti/idioti pseudo buonisti e iper democratici, che si riempiono la bocca con parole coniate a bella posta dal vocabolario della ipocrita sinistra, molte prese a prestito dall’idioma made in English/USA, ma qualcuna anche autoctona tipo quel termine “sostenibile” che gia’ uno degli antesignani servi della mentalita’ neoliberista dei bottegai al potere, Enrico Berlinguer l’uomo dei reiterati fallimenti, quello che non ne ha azzeccata una,  assurto a modello carismatico del sinistrismo democratico, molto poco comunista , ma tantissimo consumista e neo liberista,  aveva utilizzato  per caratterizzare uno sviluppo che doveva rivelarsi una ennesima sua “toppata”
L'Alphitobius diaperinus, ovvero il verme che si forma per deterioramento della farina minore  è il quarto insetto a cui la Commissione europea ha dato il benestare  di entrare nelle tavole dei cittadini, dopo le larve gialle, la locusta migratoria e i grilli. Come fatto cenno  una decisione che ha creato forte dibattito tra chi continua a sostenere la tesi secondo cui mangiare insetti aiuterebbe a combattere l'inquinamento ambientale e a sfamare più persone in modo "sostenibile" appunto (eh si gli insegnamenti degli incompetenti e falliti sono duri a morire) e chi ritiene che si tratti di un vero e proprio orrore alimentare, anzi diciamola tutta : una vera e propria schifezza. Ma proprio questa secondo tipo di reazione , che specie in un paese come il nostro (e comunque stante la tradizione   culinaria io ci metterei anche la Francia, la Spagna, la Grecia e perche’ no anche le ottime tradizioni in tal senso dell’Ungheria, della Boemia, un po’ di tutta l’area balcanica ) induce a nutrire qualche dubbio. Possibile che le multinazionali della UE  si dispongano ad una commercializzazione di prodotti così  controversi, con obiettivamente poco riscontro negli usi e nelle abitudini alimentari  di una buona maggioranza delle popolazioni europee? C’e’ un filmato che viene  diffuso in questi giorni sui social  che mostra una fabbrica di questi pseudo imprenditori che gia’ sono avviati  in una simile operazione, ma la cosa da piu’ di falso di “un bollettino di guerra napoleonico”, si diceva un tempo, oggi diremmo meglio:  di un articolo di Repubblica, o della Stampa o anche del Corriere della Sera, di un Tg della Tv pubblica o privata che sia, di una dichiarazione di tragica emergenza da parte di un politico o ancora peggio di un pseudo esperto  virologo, che appare a mo’ di spot pubblicitario.  Ho gia’ scritto un articolo su questa tematica in uno dei miei blog complementari a questo principale, perche’ quando utilizzo larghi tratti di articoli altrui e quindi non e’ tutta farina del mio sacco, preferisco appunto tenerlo di conserva così  
nel presente caso, ho riportato un pezzo  dell’ottimo giornalista e opinionista Giorgio Bianchi, che e’ molto piu’ esperto e piu’ addetto ai lavori di me  di me in numerose faccende  faccende, specie quelle agro-alimentari. Ebbene Giorgio Bianchi in merito a questa faccenda della commercializzazione di insetti e schifezze varie,  si chiede  “Davvero pensate che le grandi multinazionali alimentari “alleveranno insetti” e li venderanno, congelate, in pasta o essiccate?  Non avete idea dei costi di un simile processo; io SI ... e anche LORO!” Tutta questa manfrina e can can sulla commercializzazione di insetti, serve a ben altro e l’ottimo Giorgio Bianchi ce lo spiega al dettaglio :  “Per lavoro ho avuto a che fare con diversi produttori di pasta, i quali mi hanno spiegato come funzionano i meccanismi di approvvigionamento. Se una partita di grano proveniente da una qualsiasi parte del mondo mostra muffe, larve,  funghi, quel grano essere distrutto e non utilizzato per impieghi alimentari. Un doppio costo: perdita della materia prima e smaltimento del rifiuto. Una bella perdita di profitti non vi pare? Ed allora cosa si fa ? Si Mischia il grano con altro buono , fino a raggiungere una “soglia” di “accettabilità” che magari con opportune mazzette  o mirati ritocchi ai limiti di tossicita’ stabiliti per legge, ne consentiranno la commercializzazione :  “CHIARO?” si chiede il nostro amico Bianchi.  “Ora, per favore, vogliate comprendere che qui siamo di fronte allo stesso meccanismo: grandi partite di farina per uso alimentare SVILUPPANO  VERMI (che poi divengono farfalle) -  a chi non è successo di vederlo in casa propria? Invece di scartare la farina come “prodotto non idoneo all’uso alimentare umano”, disponendo di una entita’ amica come l’Unione Europea, cosa si sono inventate le lobbies agro/alimentari ? Semplice, facendo passare larve, vermi, farfalle e quant’altro come arricchimento proteico,  non si applicano piu’ le restrizioni  per una loro commercializzazione  e così  intere derrate,  marce, guaste, inutilizzabili , che fino a ieri per legge venivano scartate, oggi in virtù di una nuova legge opportunamente modificata, anzi inventata di sana pianta, diventano improvvisamente commestibili e addirittura consigliate.   “In buona sostanza” conclude il nostro Bianchi  “ vogliono rifilarvi un prodotto marcio, compromesso e inutilizzabili, che le leggi fino a ieri  imponevano di non impiegare e smaltire come rifiuto,  decidendo, PER LEGGE, che quella merda è “arricchimento proteico”!!! E voi … giù a discutere di grilli e cavallette! Poi, quando fra qualche mese si vedrà che … niente cavallette e grilli negli scaffali, qualche tonto esulterà pure, dicendo “abbiamo vinto noi”, ma in verita’  vi starete già MANGIANDO QUELLA MERDA, nelle merendine, nel pane, nella pasta e in ogni altro prodotto che includa le farine guaste il cui impiego  non ha bisogno neppure di venir menzionato , basta la semplice rassicurante, ma fumosa indicazione ”arricchimento proteico”. Diabolico eh!?” in buona sostanza  si tratta solamente di una questione di gradualita’ : prima c’erano delle leggi che in qualche modo ci salvaguardavano, imponendo standard  di tolleranza, con il via libera della UE, ci sara’ piena  liberta’ di commercializzare farine,  prodotti marci, deteriorati e quant’altro,  spacciandoli appunto  perquesto fantomatico  arricchimento proteico. Questa è la storia di grilli,  cavallette e vermi che e’ una ulteriore conferma di come i “soliti noti” che eccellono sempre per quel furbastro della mentalita’ bottegaia , manipolano con grandissima facilità le masse ovvero “i soliti idioti” che al contrario, in settecento anni di subordinazione al principio economico della bottega e dei suoi prodotti buoni, ma anche cattivi, addirittura guasti, non hanno mai mostrato particolare capacità intellettiva e di discernimento. Oggi come ieri, niente di nuovo sotto il sole : bottegai furbastri con i loro garzoni, e al di sotto  masse di creduloni irretite da menzogna e tenute a bada con la paura, come e’ successo nel 1348 , nel 1528, nel 1630, nel 1919 ed appena ieri nel 2020 : false grandi pandemie utilizzate come volano per far passare le peggiori malefatte  del sistema detto “economia di mercato “ Eh si ho deciso di mettere tale articolo , leggermente ritoccato anche su questo Blog principale, stante la rilevanza della tematica. Saranno giuste le mie osservazioni di dubbio, di perplessita’ sull’ impiego di insetti nell’alimentazione delle nostre contrade occidentali, oppure hanno ragione quelli che insistono sulla “eco/sostenibilita’ di tale diffusione ?
Ci tengo a precisare che non
  intendo neppure per scherzo passare per un cultore della cosidetta scienza economica, per me poco piu’ di un aggiornamento del “conto della serva”, tuttavia  mi sono lasciato andare in proiezioni piu’ o meno corrette su di un futuro commercio (loro lo chiamano business) di appunto queste “farine iperproteiche” che ripeto la penso in tutto e per tutto come Giorgio Bianchi “sono solo boiate” e una sorta di specchietto per le allodole, per consentire ai soliti bottegai di continuare e incrementare i loro affari in un neo liberismo alla Popper, con l’avallo di addomesticate  leggi, decreti e disposizioni di questo grande mercato che chiamano Unione Europea, dove ha successo solo chi riesce a corrompere di piu’ e a istituzionalizzare il mercimonio  

 

Nessun commento:

Posta un commento

IL RISVEGLIO DELLA RAGIONE NEL FUTURO ANTERIORE

  Io un buon libro di di saggistica lo leggo mediamente dieci quindici volte, con punte di oltre cento e magari duecento, per saggi davvero ...