sabato 21 ottobre 2023

IL MONDO MULTIPOLARE E L'ETA' DELL'ORO

 

Ecco questa ipotesi, accennata nel precedente articolo di questo stesso Blog, di rivolgersi all’eta’ dell’oro e non a quelle d’argento e di bronzo, ovvero direttamente agli dei e non a  guerrieri e mercanti  come abbiamo fatto finora, senza prendere neppure in considerazione quella iattura che ha fatto drammaticamente capolino oggi in occasione di una farsa di pandemia, dell’eta’ del ferro che vede l’intera  umanita’ degradata al ruolo di servi, servi di pochi, pochissimi scellerati padroni… questa si sarebbe sul serio una opportunita’ inusitata, anzi che dire inusitata:  una opportunita’unica e sola in tutta la storia dell’umanita’, una di quelle che non e’ stata mai e poi mai tentata, per dirla anche in termini di fisica quantistica, un diverso flusso di equazione d’onda, un diverso integrale sui cammini che si discosta  sia come limiti che come derivate, da tutte le scelte prese in esame finora. Alla base di tale ipotesi bisogna fare piazza pulita di quella che ci e’ stata passata come storia, come cultura, come essenza di questo nostro mondo oramai al capolinea della decenza e   abbracciare invece tutt’altro punto di vista, un cambiamento radicale di osservazione, ma anche di  posizione e quindi prendere in esame  un nuovo alternativo riferimento di essere al mondo.

Sono molteplici  i tentativi piu’ o meno accreditati in tal senso e spesso e volentieri hanno avuto l’epiteto di “rivoluzione “ : la rivoluzione copernicana, quella piu’ terra terra, anzi piu’ “mercato mercato” di rivoluzione industriale, quindi quelle sociali come la francese e poi qualche tempo dopo quella bolscevica;  hanno dato l’epiteto di rivoluzione anche a sorta di farse  della storia come la rivolta delle colonie americane o il cosidetto  risorgimento italiano, movimenti totalmente pilotati e asserviti ad una classe egemonica di potere come quella dei mercanti, emersa in chiave dominante nella mentalita’ anglosassone che ha costituito anche un suo braccio segreto , ma altamente operativo come la setta della Massoneria, non a caso coeva come istituzione ai cambiamenti economici indotti dalla Rivoluzione Industriale (anche questo fenomeno eminentemente inglese). Beh si! hanno chiamato rivoluzione anche quella fascista del 1922, che di rivoluzionario aveva davvero poco e ci hanno anche provato a dare un simile epiteto alla risibile “resistenza” contro le truppe tedesche sempre in Italia, emersa solo sotto copertura delle truppe angloamericane e negli ultimi giorni di guerra con la sola unica eccezione delle “quattro giornate di Napoli” che con il fenomeno  Resistenza  aveva ben poco a che fare , un po’ come la famosa canzone Bella Ciao eletta a inno, diciamo magari  colonna sonora solo  vent’anni dopo,  su ideazione di un gruppo di colti e raffinati musicisti (Nuovo Canzoniere Italiano) che l’avevano presentata al festival dei Due Mondi di Spoleto del 1964. C’è stata anche una rivoluzione in termini di conoscenza, magari per decretare una qualche fine , così come ci aveva provato Hegel nel suo “fenomenologia dello spirito” a  prendere di petto alcuni aspetti particolari dell’essenza umana, addirittura l’intera storia, ma certo l’identificazione  di uno spirito della storia con un mediocre generale del tutto gonfiato e costruito nelle sue pseudo glorie, ha costituito forse una delle piu’ grosse cantonate mai presa da un cosidetto filosofo. Piu’ seria e concreta la rivoluzione della scoperta dell’inconscio messa in atto con l’inizio del XX secolo da Sigmund Freud, anche se preceduta da molte intuizioni di geni artistici come Dante Alighieri, Shakespeare, Cervantes, Melville, ma di certo tutte queste rivoluzioni non hanno minimamente cambiato il punto di riferimento generale che e’ sempre quello bottegaio e commerciale che origina da un’altra grande grandissima gonfiatura : la pseudo peste nera del 1348. Di tale epocale evento e della sua poca attendibilita’ ho gia’ parlato in precedenti articoli, ritrovando per molti aspetti lo stesso tentativo delle stesse forze (mercanti, cioe’ bottegai, gente asservita solo al denaro, al commercio e a quell’unico valore che e’ il valore dio scambio) di innescare con la paura di una malattia e di una sua abnorme diffusione un capovolgimento giustappunto epocale del vivere sociale e dei suoi riferimenti tradizionali, quale appunto e’ stata oggi in inizio di terzo millennio  l’operazione passata sotto la denominazione di Covid-19. Bottegai e relativo bagaglio di nefandezze ascrivibile a un mondo considerato come una unica grande bottega, un mondo quindi unipolare in quanto asservito a quell’unico e solo valore che ha la sua emanazione sociale nello spirito del capitalismo e persino in una serie di credenze pseudo filosofiche denominate “liberismo”  quali efficacemente rappresentate e perseguite  dal suo epigono piu’ convincente : il mondo, la mentalita’ anglosassone e la sua derivazione in prassi, idee, convinzioni che si sono fatte scudo di tutta una serie di parole, per lo piu’ riprese dall’antico:  liberta’, democrazia, societa’ aperte, libero scambio,   ma rimanipolate a bella posta, come si era fatto in prima battuta con l’apparire appunto delle prime tendenze economiche e di mercato con l’Umanesimo e poi con il Rinascimento e il recupero di uno sfalsatissimo codice classico , per  dare impulso ad mondo concepito come unico grande mercato.
Spetta al filosofo e geo-politico Carl Schmitt di avere dato una entita’ specifica a tale
 tendenza, individuando nell’elemento mare e quindi l’elemento liquido dell’acqua come assenza di confine, di limite,  per avallare tutti i principi  di   mercimonio contenuti nello spirito anglosassone che si mescolera’ a quello nomade dell’ebraismo e avra’ nella ex colonia di isola piu’ grande degli Stati Uniti d’america, il degno e  ancora piu’ efficace perseguitore di tale tendenza al dominio fondato sul denaro (saggio del 1942 “Terra Mare”). I tempi che viviamo e le catastrofi che  come fosche nubi si addensano non soltanto tra le nostre contrade occidentali non consentono più di avere un atteggiamento accondiscendente o di indifferenza, verso le storture che alimentano il sistema mediatico e culturale di derivazione anglosassone talassica che  ha enormi responsabilità rispetto alla situazione che stiamo attraversando. Abbiamo il dovere di svelare ogni opacità, di spazzare via le tenebre, accendendo non una ma mille fiaccole, per fare in modo che la luce vinca.
Questo vuol dire fare una grossa forzatura anche dentro di noi. Dobbiamo eliminare ogni residuo di ambiguità, ogni connivenza con questo orribile mondo post moderno. Bisogna avere il coraggio di tagliare ogni collegamento, per quanto minimo sia, con i gangli del potere liberal-globalista.
  Come ha ben detto Aleksandr Dugin, "secondo i dettami del pensiero unico dominante, si può essere liberali di destra, di centro o di sinistra. Ma non si può non essere liberali" Quindi nonostante l’effervescenza del nostro mondo dal punto di vista meta politico, chiunque voglia scrivere o comunque lavorare nel sociale e' costretto a farlo su mezzi la cui linea di pensiero  è il più delle volte, antitetica alle nostre convinzioni . Questo ci porta ad essere marginali, almeno da quel punto di vista. Ma la nostra marginalità aumenta se continuiamo a tenere aperta la linea di credito nei confronti di certi giornali o certi giornalisti poiché li avvertiamo come meno ostili. Non dobbiamo accontentarci di essere rappresentati, per giunta sporadicamente – da persone meno ostili, dobbiamo pretendere di esserlo da nostri reali consimili. Per fare questo dobbiamo cambiare i rapporti di forza. Non ce lo concederanno mai per grazia ricevuta. Dobbiamo lavorare per imporci e dobbiamo avere una idea di fondo che coincide appunto con il ripudio totale e iper convinto di qualsivoglia unipolarismo e invece perseguire, il piu' lucido filosofo e nuovo geo-politico  erede della possibile risanatura del conflitto individuato da Schmitt, ovvero fare nostra la "Teoria del mondo multipolare" di Aleksander Dugin.
L'Unipolare che e' coincidente 
 con il  “pensiero unico” è oggi  il sistema culturale e valoriale dell’occidente american-centrico, di derivazione anglosassone e emanazione massonica  piu' varie sette e idee consimili (Fabian Society, Societa' aperta di Popper e concretizzazione di Soros, Big Pharma e eredita' Rockfelleriana, Protocollo Flexner  del 1910 e avri continuatori dell'industria del farmaco e dei vaccini (Gates, Fauci, OMS, etc). Per manifestarsi come tale, esso si è servito nel corso dei secoli del lavoro svolto dalle varie catastrofi succedute dalla fine dell’Impero Romano, passando per la Rivoluzione dei Lumi fino alla comparsa delle caterve allogene, e alla snaturalizzazione dei contesti sociali ed etnici dell’Europa. Quindi arriviamo ad oggi con l’apparizione della “cultura della cancellazione”, e con i tentativi di criminalizzazione di tutta quella cultura europea non compatibile con tali devianze. Detto questo, il pensiero non conforme per essere realmente tale non può che avversare sia dal punto di vista culturale e sia dal lato geopolitico, tutto ciò che conduce al mantenimento dell’egemonia americana di derivazione anglosassone . Quindi in parole più nette o il pensiero anticonformista, non conforme, antagonista etc. diventa eurasiatista o semplicemente non è. Poiché è l’eurasiatismo l’unico sistema culturale, valoriale e politico in grado di poter mettere in discussione i capisaldi del pensiero unico. Bisogna ragionare e muoversi mantenendo di pari passo sia l’aspetto filosofico e culturale con quello geopolitico. E iniziare ad occupare gli spazi. Bisogna partire da una presa di coscienza chiara. I nostri nemici non si accontentano più di relegarci ai margini, vogliono la nostra distruzione, la cancellazione di tutto quello che rappresenta la nostra storia , la nostra tradizione .
Dopo quanto accaduto con la farsa pandemica del Covid 19 l' ultimo e recentissimo tentativo globalista di annientarci, forse e'  arrivato il tempo di scendere da quella famosa tigre che sessan'anni fa il grande filosofo Julius Evola invitava a cavalcare attendendo il tempo opportuno  per una azione dirompente di recupero della tradizione, anche non disponendo di una tradizione. Quanto indicato da Dugin  con il mondo multipolare e facendo leva su alcune azioni di determinati personaggi come Trump, Dugin e  pochi altri, tutti all'opposto del mellifluo mondo del liquame del liberismo e della prassi talassico-commerciale, potra' essere fin d'ora il nostro possibile riscatto 

mercoledì 11 ottobre 2023

IL REFERENTE SBAGLIATO DELLA COSCIENZA

E se avessimo sempre sbagliato referente nelle nostre interpretazioni  del mondo?  Il pensiero alternativo di oppositori alla piega presa dagli eventi negli ultimi trecento anni , diciamo dalla cosidetta Rivoluzione Industriale della prima meta’ del XVIII secolo, ovvero Nietzsche, Schopenauer, Spengler, Evola, Guenon, con qualche modalita’ meno lampante anche Freud, Heidegger e persino qualche fisico quantistico tipo Einstein, Bohr,  Heisenberg, Schrodinger, Pauli in sodalizio con Jung nella sincronicita’, Feynman con il suo integrale sui cammini e certe suggestioni della Teoria delle stringhe e della misteriosa Teoria-M, hanno tutto sommato sempre il referente della nostra coscienza (ecco forse leggermente adombrata proprio  dagli ultimi citati i fisici , ovvero non filosofi o psicoanalisti meno che mai storici o peggio economisti). Forse alla base dell’errore di interpretazione va collocato il pensiero piu’ distorto di tutti, quello di Hegel, il teorico della dialettica e colui che affermava che cio’ che e’ reale e’ razionale e cio’ che e’ razionale e’ reale, ovvero proprio l’antitesi (tanto per usare i suoi termini di cio’ che, specie oggi, e’ sotto gli occhi di tutti, ovvero il pieno, quasi indiscusso, dominio dell’irrazionale piu’ spinto, sul reale ridotto sempre piu’ ad una sorta di geometrale dove ci si puo’ disegnare davvero di tutto. Paghiamo forse l’abbandono del criticismo Kantiano e le precise distinzioni fra Fenomeno, Noumeno e Cosa in se’, con l’adesione alla bugia o forse sarebbe meglio dire, alla cantonata piu’ dirompente delle costruzioni di pensiero  successive alla rivoluzione industriale e al  conseguente cambiamento epocale dei mezzi di produzione e dello stesso referente fondamentale che e’ stato trasferito dall’interno di se’ , (ovvero l’uomo) a quanto di piu’ estraneo da se’  e artefatto (la macchina) . Non sono certo io il primo a denunciare questa espropriazione del riferimento principale dall’interno all’esterno da se’ , Leibniz lo aveva osservato a proposito della sua ideazione del calcolo infinitesimale, antitetica alla costruzione di Newton, e Kant vi aveva sviluppato il suo impianto categoriale e il suo criticismo, ma ecco che Hegel si presenta con il suo Idealismo e la sua dialettica e vai con la via libera a tutte le argomentazioni atte a rimestare la brodaglia del mondo bottegaio, quello del commercio dell’economia, del profitto e di un unico solo valore : il denaro e il suo,  appunto… "valore di scambio". Smith, Ricardo, Say, Malthus, Spencer, Stuart Mill,  li hanno chiamati economisti, ed economia la loro teoria, ovvero una
Vermeer : i conti della serva 
sottospecie di filosofia giustificativa dell’intrigo, della corruzione, del mercimonio che e’ stata chiamata liberismo, ma che non e’ neppure un legittimo ampliamento del caro vecchio “conto della serva” . Il principale errore di Marx e dei suoi accoliti e seguaci e’ stato quello di accettare le regole del gioco sia pure in una accezione di opposizione e superamento – non si può battere il Banco che ha stabilito le regole, giocherai sempre nelle sue modalita’ e proprio quando avrai la sensazione di poter vincere in realta’ sei solo stato fagocitato nel suo sistema, sistema addirittura epocale che le antiche tradizioni hanno denominato eta’ dei mercanti o del bronzo  – un qualcosa che proprio le ultime vicende di questo terzo millennio hanno enfatizzato all’ennesima potenza : una sinistra, ovvero una ideologia che in teoria dovrebbe essere la maggiore critica del sistema  capitalistico  liberista o neo-liberista che sua che si è fatta il suo maggiore alleato, anzi il servo piu’ docile, il piu’ volenteroso dei carnefici di liberta’ - accettazione incondizionata di obblighi vaccinali, di mezzi di coercizione coatta, di violenza sui dissidenti, di discriminazioni su lavori e sullo stesso vivere sociale, etc. -  roba da far impallidire altri carnefici, quelli  di Hitler come riportato in un famoso libro. 
Anche l’altra variante del sistema bottegaio ovvero capitalismo bottegaio incentrato sul denaro e sul valore di scambio, il fascismo si e ‘ dimostrata inconsistente nel suo far leva un po’ fumosamente a principi di tradizione quasi sacrale che era stata la peculiarita’ del sistema antecedente ai bottegai, quella che sempre gli antichi testi di tutto il mondo ed anche il poeta greco Esiodo considerato il piu’ grande della letteratura greca arcaica assieme ad Omero avevano indicato come l’eta’ dei guerrieri o dell’argento. Ora secondo questa antica suddivisione delle eta’ del mondo  bronzo e argento sono entrambi fallaci perche ‘ in sostanza  hanno portato  sempre violenza, guerre, distruzione e sofferenza e peggio dovrebbe verificarsi se si sprofondera’ nell’ultime di queste eta’, quella del ferro o dei servi, per la filosofia Indu’ il Kali Yuga  ovvero il peggio del peggio, la notte senza luce, le tenebre piu’ fitte;  ora se  prendiamo qualche mio vecchio articolo di questi miei blog,  a che cosa ho sempre accompagnato lo svolgimento di tali diverse eta’ del mondo?  Semplice! :  alla nascita della coscienza :  e’ con la coscienza  e solo con il suo diffondersi in tutte le civilta’ del mondo che assistiamo a questi principi di devastazione  che sono arrivati al momento attuale e minacciano ancora di peggiorare;  quando la coscienza ancora non aveva fatto la comparsa tra le genti umane, ma tutti i comportamenti, tutte le azioni, financo tutti i pensieri, erano diretti da un altro meccanismo neuronale, quello che  lo psichiatra e filosofo Julian Jaynes ha denominato “la mente bicamerale” nel suo eccezionale saggio titolato appunto “il crollo della mente bicamerale e l’origine della coscienza”  si aveva appunto una doppia azione del cervello : una per incamerare  significati attraverso il meccanismo della condensazione di significato di un termine e applicazione per similitudine ad un altro termine (metafora)  che si era andata ad allocare nella parte sinistra del cervello, l’altra per trasferire tutta la somma delle esperienze di comportamento (metonimia) spostando, trasferendo appunto tutti i significanti, ovvero non la semplice assegnazione del significato di un  termine, ma appunto tutto quello correlato al suo farsi costituendo appunto un  apprendimento per esperienza e continuita’ che invece si e’ andata ad allocare nell’emisfero destro dello stesso cervello  Questo stato di doppia mente, una per incamerare la  condensazione dei significati, l’altro per svolgere compiti relati all’interagire con l’ambiente ecco e’ un qualcosa di cui al contrario dello stato della coscienza, non sappiamo nulla di preciso, specie temporalmente, ed e’universalmente  considerato dalle stesse antiche fonti, come “eta’ dell’oro”. Ecco come la descrive Esiodo nel suo Poema Le Opere e i giorni:
Gli uomini “vivevano come dei”; lontani dalle malattie e liberi dal faticoso lavoro, passavano la vita a gioire e banchettare. Quando poi dovevano morire, erano “come presi da giusto sonno : la loro morte era dolce e senza affanno.Questa generazione di uomini appare la migliore: onorava gli dei, ed essi facevano sì che la terra producesse da sola i suoi frutti. La vita si svolgeva così nella più grande armonia” Ecco il punto della domanda dell’inizio : Noi ci siamo sempre riferiti alla coscienza per individuare e definire l’essenza del nostro stato della nostra stessa essenza, e se avessimo sempre sbagliato referente? Se invece di rivolgersi sempre alle eta’ dell’argento e del bronzo e paventare una terza infima eta’ del ferro, ci fossimo invece rivolti ad una eta’ dell’oro, ovvero quando una coscienza analogale non aveva ancora fatto comparsa nella biologia umana?????  

lunedì 2 ottobre 2023

STRONZATE ACCREDITATE E NON ACCREDITATE

 

La  recente disavventura che l'umanità ha appena attraversato, con non ancora del tutto superati dei regurgiti distopici,  ha indubbiamente prodotto dei vistosi cambiamenti in gente  come me che tutto sommato fino al marzo 2020 non  si lasciava tanto condizionare  da illazioni piu’ o meno fantasiose su di un presunto e costante complotto di oscure e imprecisate  forze a danno dell’intera umanita’ con palesi intenti di predominio e prevaricazione;  insomma il libri di Huxley, di Orwell e anche quelli di un Philip Dick, di un Breadbury, di un Matheson restavano nel serbatoio della fantasia, mescolando scienza e politica giustappunto con quella  parola di premessa “fanta” che aveva un correlato forse ancora più immediato piu’ che nei romanzi di Ian Fleming, nella serie di traduzione cinematografica che ne era stata fatta dell’agente 007
James Bond, cui ancora oggi il volto dell’attore Sean Connery ne resta il piu’ convincente protagonista. Un Agente 007  in  perenne lotta contro il subdolo “Dottor No”,  di una ancora piu’ fantomatica setta  denominata Spectre, dove tutte le paure e apprensioni in materia di distopia e complotti venivano come accantonate e mantenute in una sorta di cassetto di ripiano piu’ basso, riservato appunto alle fantasie e sogni meno probabili.  Quello che e’ accaduto nel marzo 2020 e l’incubo dei mesi, addirittura anni successivi, perlomeno fino alla fine dell’estate del 2022 ha spalancato quel
cassetto   e all’improvviso tutto il materiale informe in esso contenuto a cominciato a prender forma, andandosi a depositare sui neuroni del nostro cervello con lo specchio di disvelare un qualcosa che si era sempre relegato alla fantasia, ad un irrazionale persino un tantino  caricato e di certo neppure pensabile che potesse informare la realta’ . La verita’ e’ che  di colpo siamo stati costretti a fare marcia indietro sulle  nostre convinzioni, sulle nostre credenze di razionalita'  e tutto sommato di intrinseca giustezza dello status quo,   e non solo in termini di idea,  ma con tanto di interpreti atti a recitare la parte del Dr.No con molta piu’ veridicita’ dei vari attori che nei film di James Bond si erano succeduti, ovvero i quanto mai vivi e vegeti quindi concreti reali :
Rotschild, Rockfeller, Soros, Gates, Schwab, con in piu’ gli svariati livelli di  servi (Macron, Trudeau, Merkel,etc.) i vari finanzieri e banchieri (Draghi, Monti,etc) fino alle infime categorie dei giornalisti, opinionisti e pseudo esperti da TV. (talmente infimi da non meritare neppure una menzione). Questo va rilevato sull'intera concezione storica, che ha un riscontro preciso in teorie e prassi emerse negli ultimi secoli, con l'avvento di una concezione del mondo incentrata sul denaro, il commercio, l'economia, il mercato e il riferimento ad un solo valore, dopo l'elisione di tutti i valori che un tempo si scambiavano, che è il valore di scambio. Beh!!! non nego che qualche volta anche io avevo inceduto in fantasie poco ortodosse, tipo dubbi sul fatto che fossimo stati sulla luna, che invece del Titanic fosse affondato il suo piroscafo gemello Olimpic, la teoria delle quattro lune di Horbiger e qualche altra fantasia riprese da un ricettacolo di simili  informazioni che fu il libro di Pauwels e Bergier “Il mattino dei Maghi”   che avevo letteralmente divorato nella mia fanciullezza. l’alchimia, il Mistero della cattedrali come  riportato da Fulcanelli, pero’ ecco mai e poi mai mi ero lasciato minimamente convincere dagli avvistamenti di UFO, alieni e roba del genere con tanto di rapimenti con tutto che negli anni sessanta e settanta ero un assiduo frequentatore del caffe’ lo Zodiaco , il cui proprietario

Epifanio Del Buono straconvinto assertore della,  non solo esistenza ma addirittura frequentazione di frotte di alieni,  ti si sedeva nel tavolo dove eri magari con una bella ragazza  per raccontarti le sue strampalate avventure di alieni mostrandoti anche un ritratto del capo di tali alieni, ovviamente suo intimo amico  che guarda caso  era spiccicato a lui. 
Al di la’ di tali sempre un po’ estemporanei entusiasmi per questa o quella teoria,  o fantasia come la si voglia chiamare, c’è stato in me pero’ un sospetto: non e’ che tutte queste illazioni  di complotti nasconda in realta’ una sorta di compensazione sulla società, di chi, ecco il punto dolens,  nella vita professionale e sociale non è riuscito a combinare un granché? Si lo ammetto questo e’ il sospetto che mi ha sempre tenuto nei limiti e non mi ha fatto mai oltrepassare il confine della credenza assoluta in simili teorie. Gli alieni, le astronavi  nella preistoria di Kolosimiana memoria, Il terrapiattismo e vai chi piu’ ne ha piu’
ne metta….e’ anche quel tipo di lamentela che fa si che ci si senta eternamente vittime, un ampliamento del “piove governo ladro”, che si riversa nel troppo caldo, nel troppo freddo, nel “le stagioni non sono piu’ quelle di un tempo” ed ancora  geremiadi sulla troppa delinquenza, sul traffico, sull’inquinamento, sul buco dell’ozono, sulla crisi energetica , sul traffico, sull'insicurezza, insomma su tutto, che poi e’ anche  un po’ quello che l’immancabile Freud aveva osservato nei suoi studi, nella fattispecie nel saggio “il perturbante “ dove c’e’ appunto questo individuo sempre insoddisfatto sempre lamentoso che finisce
per essere giustappunto estremamente fastidioso, nelle sue connessioni  patologiche di continua geremiade e che nel mio caso personale ha sempre informato la dizione di “rompicoglioni” - rompicoglioni che ha una sorta di imprimatur di immaginario collettivo nella quasi religioso ossequio dell’antico adagio popolare “ muore il bue e l’asinello, muore la gente piena di guai, solo i rompicoglioni non muoiono mai”. Riserve dunque grosse come una casa su questo vero e proprio mondo del complottismo, dove gioca, anche questa componente non secondaria del suo credo, che pero’ un po’ paradossalmente la farsa della recente distopia, ha  enfatizzato in maniera abnorme creando una ridda di figure di uccelli del malaugurio spacciati per esperti, pennivendoli da strapazzo e quant’altro che hanno affollato fino al parossismo tutti i mezzi di comunicazioni, dalle televisioni, ai social, alla stampa, financo  agli intrattenimenti ancora  concessi con l’adozione forzata di   strumenti di coercizione, tipo i lasciapassare per vaccinati, le museruole, l’interdetto, la forzata riprovazione sociale con tanto di paladini ingaggiati dal sempre in vendita mondo dello spettacolo e della informazione  (attori di cinema, di serie televisive, conduttori di programmi, giornalisti, opinionisti  etc.) ed ancor su disposizioni degne del migliore Woody Allen nel film “il dittatore dello stato libero di Bananas :
il non poter prendere il caffe’ seduto, ma in piedi si - in casa si, ma fuori no - in un tram si, sulla spiaggia no,  per scongiurare il contagio da  un sempre piu’ improbabile virus che aveva i suoi tempi dalle cinque alle sette  come una stanza ad ore di una puttana. Sono queste figure, la totale irrazionalita’ dei vari provvedimenti adottati, che hanno manifestato la nefandezza del potere e quindi, come nel mio caso, hanno ridato corpo ad una serie di perplessita’ che prima di tale grande farsa erano state accantonate e relegate nel registro del “ poco maturo “ o addirittura nel “perturbante “ del saggio Freudiano. Vedere capi di Stato che mandavano amatemi, cosidetti esperti che cantavano canzoncine  natalizie sul tema del “vaccinatevi, vaccinatevi” era insomma  vedere la realizzazione delle assurde disposizioni del Woody Allen nel citato film, insomma un vero e proprio “cio’ che e’ irrazionale e’ reale e viceversa, in netta contrapposizione con la massima Hegel, che quindi anche questa e  la sua tanto strombazzata filosofia della dialettica, delle varie morti:  dell'arte, della scienza, della storia, con le sue vacche tutte nere e una improbabile nottola che volava solo sul fare del tramonto, diventava una cumulo di  emerite stronzate. 


IL RISVEGLIO DELLA RAGIONE NEL FUTURO ANTERIORE

  Io un buon libro di di saggistica lo leggo mediamente dieci quindici volte, con punte di oltre cento e magari duecento, per saggi davvero ...