lunedì 11 novembre 2024

DALLE STALLE ALLE STELLE

 

Incredibile come puo' cambiare tutto: quattro anni fa quando la cricca Soros/Biden riuscì con i brogli e la mistificazione ad allontanare Trump, quel tutto sembrava indicare che per il mondo fosse oramai arrivato quel Kali yuga, che per gli orientali era il declino finale della stirpe umana e anche la tradizione occidentale menzionava come eta’ dei servi; le
persone che non avevano ceduto ai ricatti  e alla paura che il sistema di potere stava perpetrando contro l’umanita’ in genere,  cominciavano a perdere la speranza e molti stavano  arrivando  a pensare che forse non  valeva piu' continuare la farsa di una vita straccata in preda a gentaglia come Soros, Gates, Schwab e tutto lo stuolo di perfidi figuri tra cui figuravano non pochi italiani  come Conte, Draghi, Colao, Speranza,  con il loro stuolo  stuolo infinito di lecchini, giornalisti, pseudo esperti, gente della comunicazione e dello spettacolo, tanto che le persone piu anziane tipo me, si rallegravano per essere alquanto avanti negli anni, perlomeno ci si ricordava  momenti di epoche molto piu’  felici e non si aveva nessun tipo di interesse, non parliamo di invidia, verso le generazioni piu’ giovani alle quali si stava consegnando un avvenire degno delle peggiori fantasie distopiche di Orwell  Huxley.
Guarda oggi invece dopo il fatidico esaltante, luminoso immagnifico "5 novembre 2024 " Per la prima volta quasi mi dispiace di essere tanto vecchio e non potermi godere il meraviglioso periodo che ci si prospetta, pero' perlomeno sono contento per i miei figli per i miei nipoti in particolare, che si spera non dovranno mai piu' subire una mortificazione e i soprusi della farsa della cosidetta pandemia di coronavirus del 2020. Oggi e' San Martino 11 novembre e si dice che sia anche la festa di quelli che ci ripensano (nella fattispecie i cornuti)... ebbene si tutti quanti noi che non si sono piegati, siamo un po' come cornuti, ci ripensiamo e cerchiamo di trovare una ragione a tutto il male che ci e' stato fatto. Ma questo forse valeva fino al ieri del 5 novembre, da oggi no, oggi siamo al sesto giorno della nuova era, il ritorno a quella esiodea eta' dell'oro che identifica la realtà come ripetizione di un archetipo divino.
Ogni aspetto positivo della vita ha un prototipo in una sfera superiore . «Fiumi, montagne, territori, città presuppongono un archetipo ultraterreno che ne è forma, quando non venga addirittura concepito come un doppione esistente ad un livello cosmico più alto» Esiodo (VIII-VII sec. a.C.) E' infatti Esiodo che ci offre la prima rievocazione di tale eta' dell' oro, che visse durante il regno di Crono, prima dell’avvento di Zeus: "Gli dei immortali … fecero una stirpe aurea di uomini mortali, che vissero al tempo di Crono. Era l'età dell'oro, e il mondo era cullato da un'eterna primavera. La terra produceva spontaneamente i suoi frutti, senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello, o squarciata dai vomeri. Gli zefiri accarezzavano i fiori nati senza seme, le messi e i campi erano sempre gialli di spighe, e fiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra. Tali e quali agli dèi, gli uomini della stirpe aurea
l'eta' dell'oro
trascorrevano la loro esistenza con animo sgombro di angosce, lontani dalla fatica e dalla miseria. Trascorrevano il loro tempo tra svaghi e danze, in serena allegria. Senza alcuna fatica, si nutrivano di frutta selvatica: bastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo, le fragole montane, le corniole, le more attaccate alle siepi spinose, le ghiande che cadevano dalle querce. Senza bisogno di giudici e di leggi, essi onoravano spontaneamente la lealtà e la rettitudine. A quel tempo non vi erano villaggi né mura, né gli uomini si combattevano. Ciascuno viveva lieto, nell'ozio, e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nasceva. Non esistevano soldati, né elmi, corazze, o armi di alcun tipo. Sconosciuta era la guerra.Né incombeva su questa felice stirpe la odiosa  vecchiaia, ma sempre con lo stesso vigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza, lontani da tutti i malanni. E quando giungeva per essi il tempo della morte, chiudevano gli occhi, con la dolcezza di chi viene rapito dal sonno
.” L’archetipo divino o perlomeno emanazione di quel divino, ha assunto le sembianze di Donald Trump e della sua splendida moglie Melania, ben degna di essere assimilata al lignaggio di dea dell’Olimpo.  Con la figura tra lo storico e il mito,  del ritorno , dell’ “eterno ritorno” per dirla con Mircea Eliade , quale appunto e’ stato questo del 5 novembre (eh beh piu’ sospirato  ritorno di quello di Trump e Melania !?), ritengo che  sarebbe giusto far iniziare da esso un nuovo modo di
contare i giorni. Diceva Einstein  "non tutto cio' che puo' essere contato conta e non tutto cio' che conta pio' essere contato"  forse la cosa piu’ importante e’ osservare una nuova modalita’ di contare e quindi coniugare il tempo, che non consideri piu’ le sole categorie del passato, presente e futuro, ma dia ad ogni nuova piece di accadimento il senso di un av-venire che puo’ essere tale solo in una accezione di ri-assunzione di un passato di tradizione, una inusitata modalita’ che possiamo ritrovare in  un futuro non piu’ semplice ma composto, un futuro anteriore, quel “sara’ stato” che appunto da’ spazio, tempo e anche qualcosa in piu’ , per far contare quello che davvero conta.   

Nessun commento:

Posta un commento

IL RISVEGLIO DELLA RAGIONE NEL FUTURO ANTERIORE

  Io un buon libro di di saggistica lo leggo mediamente dieci quindici volte, con punte di oltre cento e magari duecento, per saggi davvero ...