Incredibile come puo' cambiare tutto: quattro anni fa quando la cricca Soros/Biden riuscì con i brogli e la mistificazione ad allontanare Trump, quel tutto sembrava indicare che per il mondo fosse oramai arrivato quel Kali yuga, che per gli orientali era il declino finale della stirpe umana e anche la tradizione occidentale menzionava come eta’ dei servi; le
persone che non avevano ceduto ai ricatti e alla paura che il sistema di potere stava perpetrando contro l’umanita’ in genere, cominciavano a perdere la speranza e molti stavano arrivando a pensare che forse non valeva piu' continuare la farsa di una vita straccata in preda a gentaglia come Soros, Gates, Schwab e tutto lo stuolo di perfidi figuri tra cui figuravano non pochi italiani come Conte, Draghi, Colao, Speranza, con il loro stuolo stuolo infinito di lecchini, giornalisti, pseudo esperti, gente della comunicazione e dello spettacolo, tanto che le persone piu anziane tipo me, si rallegravano per essere alquanto avanti negli anni, perlomeno ci si ricordava momenti di epoche molto piu’ felici e non si aveva nessun tipo di interesse, non parliamo di invidia, verso le generazioni piu’ giovani alle quali si stava consegnando un avvenire degno delle peggiori fantasie distopiche di Orwell Huxley.Guarda oggi invece dopo il fatidico esaltante, luminoso immagnifico "5 novembre 2024 " Per la prima volta quasi mi dispiace di essere tanto vecchio e non potermi godere il meraviglioso periodo che ci si prospetta, pero' perlomeno sono contento per i miei figli per i miei nipoti in particolare, che si spera non dovranno mai piu' subire una mortificazione e i soprusi della farsa della cosidetta pandemia di coronavirus del 2020. Oggi e' San Martino 11 novembre e si dice che sia anche la festa di quelli che ci ripensano (nella fattispecie i cornuti)... ebbene si tutti quanti noi che non si sono piegati, siamo un po' come cornuti, ci ripensiamo e cerchiamo di trovare una ragione a tutto il male che ci e' stato fatto. Ma questo forse valeva fino al ieri del 5 novembre, da oggi no, oggi siamo al sesto giorno della nuova era, il ritorno a quella esiodea eta' dell'oro che identifica la realtà come ripetizione di un archetipo divino. Ogni aspetto positivo della vita ha un prototipo in una sfera superiore . «Fiumi, montagne, territori, città presuppongono un archetipo ultraterreno che ne è forma, quando non venga addirittura concepito come un doppione esistente ad un livello cosmico più alto» Esiodo (VIII-VII sec. a.C.) E' infatti Esiodo che ci offre la prima rievocazione di tale eta' dell' oro, che visse durante il regno di Crono, prima dell’avvento di Zeus: "Gli dei immortali … fecero una stirpe aurea di uomini mortali, che vissero al tempo di Crono. Era l'età dell'oro, e il mondo era cullato da un'eterna primavera. La terra produceva spontaneamente i suoi frutti, senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello, o squarciata dai vomeri. Gli zefiri accarezzavano i fiori nati senza seme, le messi e i campi erano sempre gialli di spighe, e fiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra. Tali e quali agli dèi, gli uomini della stirpe aurea
l'eta' dell'oro |
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