sabato 21 novembre 2020

il "GREAT RESET" FACILE FACILE

 

Il termine “Great Reset”, “Grande Resettaggio ” come manovra più o meno manifesta dell’attuale fase di questo incredibile 2020, perpetrato da non meglio identificate branche della nuova economia mondiale  è quanto mai inquietante  e in una qualche maniera, tragicamente azzeccato. Il termine viene usato dal distillato massimo della finanza e dei poteri iperconsumistici, dato che è un termine diffuso dal World Economic Found, cioè da quelle  persone che organizzano Davos Il Forum economico mondiale, cioe’ quella  fondazione senza fini di lucro con sede a Cologny, vicino a Ginevra, nata nel 1971 per iniziativa dell'economista ed accademico Klaus Schwab. La fondazione organizza ogni inverno appunto presso la cittadina sciistica di Davos in Svizzera, un incontro tra esponenti di primo piano della politica e dell'economia internazionale con intellettuali e giornalisti selezionati, per discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, anche in materia di salute e di ambiente. Oltre a questo celebre incontro annuale, il Forum economico mondiale organizza ogni anno un meeting in Cina e negli Emirati Arabi Uniti e diversi incontri a livello regionale. La Fondazione produce anche una serie di rapporti di ricerca e impegna i suoi membri in specifiche iniziative settoriali Per loro il Great Reset è “Una finestra di opportunità per riplasmare la ripresa post Covid definendo le priorità di un nuova gestione mondiale  Già il fatto che gli “Stackeholders”, i “Portatori di interessi,” nominati da nessuno si arroghino pubblicamente di decidere i destini del mondo dovrebbe far rabbrividire la gente e spingere la gente in piazza con torce e forconi. The Great Reset è un progetto ampiamente finanziato, incredibilmente ambizioso, coordinato a livello internazionale, guidato da alcune delle più grandi multinazionali e attori finanziari del pianeta e portato avanti da organismi statali e ONG cooperanti. La sua anima è una combinazione di fantascienza dell’inizio del XX secolo, idilliaci manifesti sovietici, l’ossessività di un contabile squilibrato con una dipendenza dal gioco d’azzardo e una versione digitale aggiornata di “Manifest Destiny” “Destino manifesto”.  La ragione matematica delle élite per il  Great Reset è che grazie alla tecnologia il pianeta è diventato piccolo e il modello economico di espansione infinita è fallito, ma ovviamente i super ricchi vogliono continuare a rimanere super ricchi, quindi hanno bisogno di un miracolo, un’altra bolla , oltre a un sistema chirurgicamente preciso per la gestione di ciò che percepiscono come “le loro risorse limitate”. Quindi, vogliono disperatamente una bolla che fornisca nuova crescita dal nulla – letteralmente – mentre contemporaneamente cercano di stringere le cinture dei contadini, uno sforzo che inizia con la “modifica comportamentale”, ovvero il ripristino del senso di diritto dei contadini occidentali alla vita alta standard e libertà (vedi terribile “privilegio”). La ragione psicologica del grande ripristino è la paura di perdere il controllo della loro proprietà, il pianeta. Le élite mondiali suppongo che, se possiedi miliardi e muovi trilioni,  tutto il resto diventa il nulla formiche ed i loro beni polvere. Alla fine chi è un operaio, un impiegato, un disoccupato, nei confronti di un Bill Gates o di un Soros? Nessuno. L’obiettivo pratico del Grande Resettaggio  è quindi quello di ristrutturare radicalmente l’economia mondiale e le relazioni geopolitiche sulla base di due presupposti: il primo , che ogni elemento della natura e ogni forma di vita sia parte dell’inventario globale (gestito dallo stato presumibilmente benevolo, che, a sua volta, è di proprietà di diversi ricchi improvvisamente benevoli, attraverso la tecnologia). il secondo:che tutto l’inventario deve essere rigorosamente contabilizzato: essere registrato in un database centrale, essere leggibile da uno scanner e facilmente identificabile, ed essere gestito da computer e reti informatiche, utilizzando le più avanzate risorse della “scienza”. L’obiettivo è quello di contare e poi gestire e controllare in modo efficiente tutte le risorse, persone comprese, su una scala senza precedenti, con un’ansia digitale e una precisione mai viste,  il tutto mentre i padroni , i ricchi, i privilegiati, continuano a fiorire nella loro ricchezza ed a godere un mondo ed una natura liberate dalla fastidiosa presenza degli uomini comuni, elementi parassitari e fastidiosi. La riforma in questione ha lo scopo di sconvolgere tutti i settori della vita, su scala planetaria: governo, relazioni internazionali, finanza, energia, cibo, medicina, lavoro, urbanistica, immobili, forze dell’ordine, interazioni umane, e inizia con il cambiamento del nostro modo di pensare di noi stessi e del nostro rapporto con il mondo. Per effettuare questo profondo cambiamento bisognerà distruggere la privacy, ed un primo passaggio per ottenere l’azzeramento della riservatezza sarà proprio lo strumento medico, quello del controllo delle epidemie e delle malattie. Il risultato finale desiderato è un gigantesco, senza gioia, altamente controllato trasportatore globale di tutto e di tutti, dove la privacy è tremendamente costosa, il dissenso è impensabile, e la sottomissione spirituale è obbligatoria. È come una cura medica permanente  24 ore su 24, 7 giorni su 7, tranne che i farmaci sono sia chimici che digitali, e ti riportano alla nave madre, che può poi punirti per un cattivo comportamento, per esempio bloccandoti l’accesso a certi luoghi o bloccando il tuo conto in banca digitale. Quindi, a livello sensoriale – per quanto riguarda il denaro e il potere – questo trasportatore è un tentativo dei super ricchi di organizzare e monetizzare i loro “beni”, comprese le persone, in modo più efficiente che mai. A livello teologico, l’iniziativa è plasmata sul transumanesimo, un sistema di credenze formali fondate sul sentimento patologico per cui tutte le cose naturali sono difettose e quindi devono essere modificate per essere rese perfetti, con una fusione con le macchine che però è la morte stessa del concetto tradizionale di vita. Questi processi, se resi evidenti, sono assolutamente e totalmente inaccettabili da qualsiasi società ancora minimamente sana e  porterebbero la gente in piazza con i forconi e le torce, quindi sono spesso nascosti dietro il concetto fumoso di “Sostenibilità” ed in documenti “ambiziosi”, ma chiari e logici come un piano quinquennale di epoca sovietica. Fa parte di questo disegno tutta la cagnara sul “Green deal” dove si chiede al popolo di sacrificare il proprio benessere e la propria ricchezza sull’altare di un “Bene superiore scientifico” non dimostrato, non 
la sinistra
di questa elite’ che ha trovato un ottimale alleato  nel comunismo di stampo cinese e nella  ipocrita e buonista mentalità di sinistra, falsamente definita democratica e progressista,  l’equivalente di quei volenterosi carnefici di Hitler descritti in un famoso saggio di alcuni anni fa. Ovviamente l'America ha un ruolo di fondamentale importanza in questa colossale e maligna operazione e quindi ecco che si spiega la feroce ostinazione perseguita dalle cosiddette forze democratiche e di sinistra, in realtà ultima espressione di quel capitalismo iper consumista, di sbarrare la strada, con imbrogli, falsi, manipolazioni, all'unica persona che in questi ultimi anni ha dimostrato nei fatti di opporsi a tale  disegno : Donald Trump

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