giovedì 10 agosto 2023

RUBLO DIGITALE CONTRO GREAT RESET


Sono fermamente convinto che l’unica speranza per il mondo venga dalla Russia di Putin! Non v'e' difatti altro Paese che non stia dimostrando, nei fatti, nelle idee, una capillare azione di disturbo e di annichilimento  di tutte le distopie di Great Reset e di controllo Orwelliano della Societa' , come i recenti eventi di farsa pandemica e di altri improbabilissimi  cataclismi climatici  starebbero a dimostrare . Anche il progetto di un rublo digitale rientra a tutto tondo in tale strategia : difatti  sembra proprio che la Banca Centrale Russa vada ipotizzando un rublo digitale  CBDC (Central Bank Digital Currency)  solo per combattere la finanza occidentale assoggettata alle élite finanziarie, dato che la Russia è stata estromessa dal BIS (Banca Regolamenti Internazionali) e dallo SWIFT.(ovvero Società per la Telecomunicazione Finanziaria Interbancaria Mondiale, in acronimo SWIFT, società cooperativa con sede legale a Bruxelles, in Belgio, fondata nel 1973 dai principali azionisti di Clearstream e Euroclear che agisce come intermediario finanziario esecutore delle transazioni finanziarie, in moneta o di asset diversi, ad esempio titoli, digitali che si svolgono sulla rete da lei gestita ed utilizzata dalla quasi totalità delle banche del mondo). La tendenza ad introdurre le valute digitali delle banche centrali (CBCD) si sta rapidamente affermando in
molti Stati del mondo: dopo il recente annuncio della Banca Centrale Europea di una proposta di legge per immettere l’euro digitale, è la volta della Russia dove il presidente Vladimir Putin ha firmato 
 una legge sull’introduzione del rublo digitale e la creazione di una piattaforma elettronica corrispondente. Sarà possibile effettuare transazioni con il nuovo formato monetario utilizzando la piattaforma del rublo digitale, uno speciale sistema informativo gestito dalla Banca di Russia. Il rublo, dunque, avrà tre forme: contante, non contante e digitale. Secondo la legge, il rublo digitale sarà utilizzato come mezzo per pagamenti e bonifici, ma non si prevede la possibilità di aprire un conto in banca utilizzando rubli digitali o di ottenere un prestito in rubli digitali. Uno degli obiettivi principali nell’accelerazione del progetto del rublo digitale è creare un nuovo sistema di pagamenti in grado di aggirare le sanzioni occidentali e l’esclusione dal sistema Swift. 
I cittadini russi non saranno costretti a utilizzare la CBDC e l’uso del rublo digitale sarà una scelta volontaria lasciata alla decisione dei singoli, secondo quanto riferito il 24 luglio dal governatore della Banca di Russia Elvira Nabiullina: «Nessuno costringerà nessuno a entrare nel rublo digitale, m a speriamo davvero che sia più conveniente ed economico sia per le persone che per le imprese, e inizieranno a usarlo. Questa è una nuova opportunità». Resta, però, il fatto che  tale Banca Centrale sia uno strumento che, se finisse  in mani sbagliate, potrebbe generare quello che tutti temono, cioè, il controllo assoluto sulla società, un “lager digitale”, come ha avuto modo di esprimersi l’economista russo Valentin Katasonov. Tale rischio potrebbe crescere qualora in Russia, dopo Putin, sorgesse un leader liberista e filo-occidentale- In realtà, in Russia si può quasi dire che la situazione bancaria sia inversa a quella degli Stati Uniti nel modo seguente:  negli Stati Uniti, le maggiori banche private controllano il governo e la sua politica monetaria grazie al loro controllo diretto sulla Federal Reserve stessa.
In Russia, le maggiori banche del Paese, come Sberbank, VTB, ecc. sono in realtà a maggioranza statale, il che significa che il governo russo detiene la quota di controllo e ha la totale voce in capitolo. Il motivo per cui temiamo un rublo digitale CBDC è che esso venga usato dal cartello finanziario globalista in una distopica azione di controllo, come la farsa della recente pandemia  ha mostrato , quasi a mo’ di grandi manovre.  Ciò avverrebbe, ipoteticamente, in vari modi, consentendo loro di bandire il contante e di utilizzare solo CBDC tracciabili, nonché di programmare CBDC per servire gli interessi del capitale finanziario; ad esempio, aumentando la “velocità del denaro” di un sistema bancario mettendo dei timer sulla valuta, costringendovi a spenderla entro una determinata scadenza anziché accumularla nei risparmi.
Ma ricordiamo che la  banca centrale russa non è collegata alle istituzioni finanziarie occidentali e al gigantesco sistema bancario Rothschild del mondo. Il capitale privato e le istituzioni bancarie aziendali non possiedono la banca centrale russa, non hanno alcuna partecipazione o azione in essa, a differenza delle istituzioni occidentali. Pertanto, qualsiasi CBDC creato dalla banca centrale russa serve di fatto solo lo Stato russo. Inoltre, Putin ha espressamente dichiarato che il Rublo digitale non sostituirà il denaro contante – anche se, è vero, nessuno di noi prende in parola i governi quando si tratta di queste cose, quindi non vanno biasimate perplessita’, dubbi e riserve. Diciamo pero’ che il governo russo ha una storia di ascolto delle richieste della popolazione molto piu’ rassicurante dei governi occidentali in ispecie, lo ripeto dopo il grande trauma della farsa pandemica e di quelli che hanno cercato di far seguito tipo la mobilitazione della guerra tra Russia e Ucraina e ora la risibile emergenza climatica. E’ pur vero che  durante la farsa  pandemica, il governo russo si è inizialmente unito al carrozzone delle vaccinazioni e delle relative restrizioni, ma dopo una serie di proteste e anche legittime perplessita’ della parte sia  pure minoritaria dei cervelli piu’ lucidi,   la maggior parte delle discrasie distopiche è stata eliminata. È così che dovrebbe funzionare una sana governance. Nessuno sta suggerendo che i governi debbano essere sempre perfetti e non introdurre mai idee sbagliate, ma quello che noi cittadini chiediamo è che se le idee sbagliate sono state inventate, dopo aver espresso il nostro rifiuto, vengano rimosse in modo sommario. Il governo russo lo ha fatto finora, almeno per la maggior parte. Rimangono alcune mele marce all’interno della struttura che continuano a spingere certe istanze nefaste, che si tratti di vaccinazioni o di certificati digitali, eccetera, ma non si otterrà mai un sistema completamente amichevole alla distopia, salvo che non si istituisca un controllo orwelliano totale; d’altronde ricordiamo che la banca centrale russa non è più membro della BRI o del sistema SWIFT, i suoi membri del consiglio di amministrazione non fanno parte di alcuna società “internazionale” come i direttori delle banche centrali occidentali. Quindi perché i loro CBDC dovrebbero servire istituzioni occidentali o internazionali di qualsiasi titolo? -
 Si può persino sostenere che il CBDC della Banca di Russia sia un’arma contro la finanza internazionale, dato che le altre banche commerciali russe – le poche rimaste – hanno già manifestato la preoccupazione che il CBDC possa causare loro gravi perdite di profitto. Il motivo è ovvio: I cittadini russi che scelgono di aprire conti in “Rublo digitale” direttamente presso la banca centrale russa rappresenteranno una perdita di potenziali clienti per le banche commerciali che si contendono quegli stessi conti e depositi. Ricordiamo anche  che la Banca di Russia ha dovuto persino rassicurare le Banche commerciali  ricordando che la maggior parte dei clienti preferirà comunque tenere conti anche presso di loro, dato che i conti in Rublo digitale presso la Banca centrale non matureranno interessi come quelli delle banche commerciali. Questo dimostra che ci sono più argomenti a favore del fatto che il CBDC russo danneggi le banche commerciali private e i loro interessi che non il contrario:  in particolare viste le prove che Putin ha utilizzato la  Nabiullina e la banca centrale per distruggere e limitare gli interessi delle banche private in Russia.
Putin e la Nabiullina 
Certo, è probabilmente un’ipotesi molto lontana dal percorso Putin-5D, ma è anche lontanamente possibile che la Banca di Russia e il CBDC facciano parte di un piano a lungo termine per strappare completamente il controllo della finanza occidentale/londinese e restituirlo al popolo. Ma un simile piano ipotetico funzionerebbe a lungo termine solo in concomitanza con diversi altri sviluppi critici, come la rivoluzione multipolare Russia-Cina che sconvolge l’intera architettura finanziaria del globo, o almeno la loro sfera, e riporta il mondo a valute sostenute da beni reali. Quindi, questo significa che dovremmo amare e fidarci del CBDC russo? Non necessariamente, il motivo è che, anche se per il momento rimane apparentemente innocuo, tutto può cambiare in futuro.  Come si e’ detto in precedenza un politico filo-occidentale/liberale potrebbe ipoteticamente succedere a Putin e decidere di riorientare completamente la Russia nella direzione del “Grande reset”, quindi di trasformare i CBDC in tutto ciò che si temeva che fossero. Questo non vuole nemmeno essere un’approvazione clamorosa del sistema di banche centrali della Russia o di qualsiasi altra banca centrale, in generale si deve continuare ad essere sostanzialmente  critici nei confronti di qualsiasi tipo di istituto bancario di stampo usuraio,  ma quello  russo sembra certamente il migliore del lotto.  C’è la possibilità che Putin stia conducendo una lunga crociata personale per riformare lentamente l’intero sistema, con l’obiettivo finale di una vera
e propria moneta garantita dall’oro o da asset, utilizzata dall’intera nascente sfera di resistenza/multipolare  alla Dugin rappresentata dai BRICS.
 (Acronimo che rappresenta  i paesi che condividono una situazione economica in via di sviluppo e abbondanti risorse naturali strategiche e, soprattutto, sono stati caratterizzati da una forte crescita del prodotto interno lordo (PIL) e della quota nel commercio mondiale e si propongono di costruire un sistema commerciale globale attraverso accordi bilaterali che non siano basati esclusivamente sul  petrodollaro, il che significa una de-dollarizzazione  delmercato finanziario globale) In effetti, una piccola ma interessante notizia è passata sotto silenzio molto recentemente.
Putin ha firmato una legge per una serie sperimentale di “banche islamiche” in quattro regioni chiave della Russia, che hanno una maggiore popolazione musulmana: Daghestan, Cecenia, Bashkiria e Tatarstan. Questa sperimentazione durerebbe due anni, fino al 2025, e vieterebbe l’uso della banca per finanziare tabacco, alcol, armi, gioco d’azzardo, ecc. Soprattutto, però, vieterebbe l’uso di tassi di interesse in qualsiasi prestito o transazione. Il che potrebbe davvero essere l’innesto verso quel processo di mondo multipolare ipotizzato dal pensiero di Aleksander Dugin che potrebbe davvero rappresentare la fine del mondo commerciale di bottegai inaugurato dallo spirito anglosassone e dal suo successore statunitense

 

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